Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Mercoledì 17 LUGLIO 2024
Campania
segui quotidianosanita.it

Campania. Pascale, via a 55 assunzioni. Intersindacale: “Bene ma è solo soluzione tampone”

Saranno 25 gli infermieri e 10 i tecnici radiologi che andranno a rinfoltire il personale dei comparti dell’Istituto dei tumori di Napoli. Nella lista dei 55 nuovi assunti anche 6 medici, 12 operatori socio sanitari, un farmacista e un dirigente tecnico analista. Per il reclutamento si farà ricorso allo scorrimento di graduatorie di altre aziende. La Cisl punta il dito sul disequilibrio tra personale che produce Drg e primari ricercatori esclusi dalla produzione. IL DOCUMENTO

11 GIU - Cinquantacinque nuove assunzioni: è la prima risposta della Regione Campania alla carenza di personale, soprattutto paramedico, per ridurre le liste d’attesa degli interventi chirurgici e degli esami di Radioterapia del Pascale. Saranno 25 gli infermieri e 10 i tecnici radiologi che a stretto giro andranno a rinfoltire il personale dei comparti dell’Istituto dei tumori di Napoli. Nella lista dei 55 nuovi assunti anche 6 medici, 12 operatori socio sanitari, un farmacista e un dirigente tecnico analista.

I metodi delle assunzioni? Si farà ricorso, laddove non ci sono graduatorie di concorsi già attivate nell’Istituto, a convenzioni con altre aziende sanitarie che abbiano graduatorie attive. Con le 55 new entry, che vanno a coprire un vuoto creatosi negli ultimi 4 anni , sarà possibile, quindi, aumentare le sedute operatorie, riducendo le liste d’attesa degli interventi chirurgici e dei trattamenti radioterapici (e quindi far funzionare a pieno regime apparecchiature ad alta tecnologia come il Cyber Knife). Con questo nuovo organico le sale operatorie potranno, infatti, funzionare tutti i giorni dal lunedì al venerdì di mattina e di pomeriggio e anche, se necessario, il sabato mattina (in questo caso soprattutto per l’intramoenia).

Nella lista dei neo assunti il numero degli infermieri è maggiore di quello dei medici: “Questo perché – spiega Sergio Lodato, commissario straordinario dell’Istituto - si è di fatto preferito assumere laddove c’era maggiore sofferenza e alla luce anche del fatto che il Pascale vanta quasi un medico per ogni posto letto”.

All’assunzione dei nuovi 55 dipendenti, il commissario straordinario, Sergio Lodato, è giunto dopo diversi tavoli di confronto e un lavoro laborioso con la Regione e i commissari, avviati il 7 gennaio scorso, e durante i quali il presidente De Luca ha sempre sostenuto l’Istituto.

“La Regione Campania - sottolinea Lodato - ha voluto premiare il nostro Istituto riconoscendolo polo strategico per la ricerca, la cura e la diagnosi delle malattie neoplastiche. Non a caso in Campania il Pascale figura al primo posto per interventi chirurgici e accessi per chemioterapia. E sempre in questo ambito il presidente De Luca, nel nuovo piano ospedaliero regionale, ha dato all’Ircss partenopeo 60 posti letto in più”.


Le reazioni dell’intersindacale
Secondo l’intersindacale medica che nei giorni scorsi ha dichiarato lo stato di agitazione – le assunzioni servono ma rappresentano una soluzione tampone a una situazione di crisi che non scioglie i nodi strutturali dell’Istituto. In vista, infatti, ci sono da un lato l’atto aziendale, con cui attuare la riorganizzazione prevista dal Piano ospedaliero e su cui calibrare i tagli a primari e dirigenti, e dall’altro il consolidamento del passaggio, previsto dalle norme nazionali, da un sistema di remunerazione a budget ad un altro misto in cui contano la quantità e qualità delle prestazioni erogate. Due punti intimamente legati. Il finanziamento riconosciuto dai precedenti Protocolli d’intesa era comprensivo sia della quota per le attività assistenziali sia di una fetta modesta per la ricerca. Si tratta di una torta di 100 milioni all’anno e altri 3,5 milioni per la ricerca e finanziamenti pubblici e privati per 1,8 milioni. “Comunque anche con questi diversi criteri – rimarca Lodato - dal 2007 l’Istituto ha sempre chiuso gli esercizi finanziari in pareggio di bilancio”.

“La questione della qualità dell’assistenza oncologica – avverte Antonio De Falco leader della Cimo - riguarda tutta la Regione. Va bene assumere in deroga come De Luca ha deciso per Cardarelli e Pascale, ma la sanità campana soffre anche in altre aziende. Basta vedere quello che accade nei pronto soccorso della Asl Napoli 1”. Dello stesso tenore le obiezioni di Raffaele Tortoriello della Iul medici.

Altro nodo: i borsisti e precari, almeno 100 quelli impiegati nelle corsie del Pascale su cui si regge una consistente fetta delle attività assistenziali e di ricerca. “I contratti sono a rischio – aggiunge de Falco – e il commissario Lodato questo nodo non l’ha mai affrontato. La fibrillazione è dovuta anche al taglio delle strutture complesse”. Il Pascale è obbligato a passare da 29 posizioni a 21 per i primari mentre le strutture semplici sono circa 90 ma in base agli standard di legge sono da dimezzare. L’attività clinica e dunque la produzione, non potranno non risentirne. Il commissario Lodato intanto punta a fare del Pascale un centro di formazione per adeguare l’offerta sanitaria di altre strutture oncologiche in un’ottica di rete e così superare lo scoglio di avere attivi in regione 64 centri chirurgici che operano tumori al colon di cui 52 non ne effettuano più di 10 all’anno e solo cinque (tra cui il Pascale insieme a Monaldi, Università Federico II e Moscati) anche 100. “Evidentemente – conclude Marfella della Cisl medici - alcune decine di queste chirurgie sono da eliminare per distribuire il personale nei centri che funzionano”.


Un documento della Cisl: tutti i nodi ancora irrisolti
Ma proprio la Cisl provinciale di Napoli (Roberto D’Angelo), insieme all’aziendale ha elaborato un articolato documento in cui elenca le criticità attuali dell’istituto.

“Al momento il Pascale – si legge nel documento - copre il proprio bilancio in termini di DRG per circa i due terzi del bilancio e in termini di benchmarking comparativo regionale, costituisce una eccellenza sanitaria assoluta in regione Campania alla pari delle migliori e sovraccaricate realtà sanitarie regionali di alta specializzazione come ad esempio il Cardarelli, che pero’ non è un Irccs”.
 
Il nodo è “L’eccesso di personale che non produce Drg non inferiore al 55% del totale rispetto ad una media ottimale, per le strutture sanitarie sia pure ad alta specializzazione come il Cardarelli, non superiore al 30%. Medici dei servizi, direzione sanitaria, che si sommano ai ricercatori”. L’Istituto prevede, nella organizzazione attuale 42 strutture complesse in totale, di cui 20 producono DRG e ben 22 su 42 (52% del totale) escluse dalla produzione (amministrazione, servizi, ricerca).
 
“Ad aggravere la situazione - si legge ancora nel documento Cisl inviato alla regione e al commissario Lodato - il 100 % della produzione dovrà necessariamente essere spalmata in aggiunta per gli altri 70 posti letto previsti dal Piano ospedaliero necessari a salvare alcune posizioni apicali, primariati, che graveranno su non più del 45 % dei medici in organico”.
 
Insomma un eccesso di Primari peraltro esclusi, come da norma, nei turni di reperibilitàe ambulatori. I tagli previsti, peraltro, sono a carico, paradossalmente ed esclusivamente, delle strutture complesse che producono Drg e non su quelle generali. Un punto gestionale – rimarca la Cisl - da riequilibrare in sede di atto aziendale. Tra i punti affrontati dal sindacato il nodo dei farmaci ad alto costo, l’organizzazione delle emergenze/urgenze in Istituto è particolarmente carente sulle 24h che ha provocato la eliminazione dell’Istituto dal giro delle Sperimentazioni cliniche di fase I laddove la carenza di infermieri, “gravissima, per le sale operatorie, non è quindi che l’ultima goccia che sta mettendo in difficoltà la corretta gestione in equilibrio di bilancio dell’Ente”. Tutti punti su cui il sindacato mantiene in piedi lo stato di agitazione.  
 
Ettore Mautone

11 giugno 2016
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Campania

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy