Calabria. Fismu-Ftm: “No alla demedicalizzazione del servizio di emergenza urgenza”
Il sindacato solidale con i medici del 118 e a sostegno della ferma posizione della Fnomceo. Esposito: “Un errore di forma e di sostanza: la presenza di un medico su una ambulanza spesso è la differenza tra la vita e la morte del paziente. Non si può prescindere da questa professionalità”.
05 LUG - In Calabria continua la polemica dopo la ferma presa di posizione del presidente della Fnomceo
, Filippo Anelli, contro le dichiarazioni di alcuni relatori nel simposio “Vibo Emergency Medicine”, che avrebbero pubblicamente definito i medici che lavorano sulle ambulanze "file da cancellare". A sostegno della massima istituzione ordinistica nazionale dei medici anche la Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti-Fismu (ora Fmt).
Per Francesco Esposito, segretario generale Fismu (ora Fmt) "è un errore di forma, per il linguaggio usato, ma anche di sostanza: non capire l'importanza del medico sull'ambulanza è da incoscienti. Senza medico si ingolfano i pronto soccorso si amplifica la spesa e soprattutto si fanno correre dei rischi ai pazienti. Nella prima ora dell’intervento la presenza di un medico può fare la differenza tra la vita e la morte di un paziente.”
“Abbiamo l'impressione - conclude Esposito - che la Regione Calabria guardi sempre di più al modello lombardo che ha dimostrato di essere un completo fallimento nell'organizzazione territoriale. Evidentemente la salute dei calabresi non interessa più a nessuno. Bene ha fatto il presidente Anelli ad intervenire con fermezza su queste dichiarazioni. Il Governo regionale prende le distanze da queste proposte”.
05 luglio 2023
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