Aor San Carlo, assunti 25 infermieri. Bardi: “La nostra è politica dei fatti”
Il presidente della Regione parla di “importantissimo risultato” e aggiunge: “Cogliamo obiettivi che occupano stabilmente un posto prioritario nel nostro pensiero di amministratori: potenziamento del Ssr, risposte occupazionali stabili” dopo il Covid “senza ansie per il futuro nel precariato o con l’emigrazione”.
31 OTT - “Continuiamo così con la politica dei fatti e dei risultati concreti, in uno dei settori strategici per il futuro della nostra terra per offrire, contestualmente, opportunità occupazionali e maggiori servizi sanitari e di cura, nei presidi territoriali lucani, ai nostri cittadini”. Lo ha detto, in una dichiarazione diffusa dall’ufficio stampa, il presidente della Regione Basilicata,
Vito Bardi, riferendosi all’assunzione a tempo indeterminato per 25 infermieri all’azienda ospedaliera regionale San Carlo.
Il governatore lucano ha espresso “un forte ringraziamento al vicepresidente della Giunta e assessore alla Salute, Francesco Fanelli, e al direttore generale dell’Azienda ospedaliera regionale San Carlo, Giuseppe Spera, per l’importantissimo risultato raggiunto, grazie al lavoro sinergico tra Regione e Aor, e cioè il completamento della graduatoria di stabilizzazione Covid” con la sottoscrizione ieri mattina “di 25 contratti a tempo indeterminato per infermieri”.
“Cogliamo così, contemporaneamente, a mio parere – ha aggiunto il governatore lucano – 3 obiettivi che occupano stabilmente un posto prioritario nel nostro pensiero di amministratori del massimo ente territoriale lucano: continuare nell’opera di potenziamento del sistema della sanità regionale dotandolo di figure professionali essenziali e qualificate quali quelle infermieristiche; dare risposte occupazionali stabili nella loro regione a tanti nostri giovani che possono così pensare al loro futuro senza le ansie del precariato e il richiamo per necessità dell’emigrazione che, a loro volta, alimentano la sfiducia e lo spopolamento del nostro territorio; onorare l’impegno assunto con i giovani infermieri impegnati, senza sosta, con spirito di abnegazione professionale, nell’affrontare e superare il lungo periodo dell’emergenza Covid”, ha concluso Bardi.
Come accennato, sono 25 i contratti a tempo indeterminato per infermieri sottoscritti, quattordici dei quali contribuiscono al completamento della graduatoria di stabilizzazione covid approvata dall’Azienda ospedaliera regionale ‘San Carlo’.
“Investire sul capitale umano – ha commentato, in un’altra nota, l’assessore
Francesco Fanelli - è una delle componenti fondamentali per il rafforzamento del nostro servizio sanitario. In tal senso, la strutturazione definitiva del personale infermieristico e il superamento del precariato consentiranno di garantire una qualità assistenziale ancora più elevata attraverso protocolli e processi pienamente acquisiti. L’arrivo di nuove risorse è ossigeno per il nostro sistema sanitario regionale, in sofferenza anche a causa della limitazione del turnover nello scorso decennio, e – ha concluso l’assessore alla Salute - rappresenta uno strumento necessario per incrementare l’offerta dei servizi e le cure al cittadino”.
“La stipula degli ultimi contratti, 14 stabilizzazioni, 9 assunzioni da concorso unico e 2 mobilità da fuori regione - ha dichiarato il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera San Carlo,
Giuseppe Spera- va a potenziare il contingente disponibile ed elimina il precariato, in particolare nell'area dei professionisti della salute, in risposta ai bisogni espressi dai cittadini in forma sempre più complessa e provenienti da un’area territoriale vasta. La procedura di assunzione del personale infermieristico – ha continuato Spera - è rispettosa della capienza del Piano triennale dei fabbisogni 2023-2025 per l'annualità in corso, mentre per la successiva annualità i numeri sono ulteriormente incrementati nel nuovo Piano. Alla soddisfazione si aggiunge l’espresso ringraziamento volto al dipartimento amministrativo aziendale e all’unità operativa Gestione risorse umane per l'impegno profuso”.
31 ottobre 2023
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