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Commissario del Crob e Dg dell’Asm. Per il Tar Basilicata la nomina di Sabrina Pulvirenti è legittima

La decisione di assegnare alla Dg dell’Asm anche la guida del Crob aveva sollevato perplessità. Ma per i giudici la scelta della Giunta è legittima
considerato che la nomina è di carattere temporaneo, in quanto la Regione Basilicata ha contestualmente indetto il nuovo procedimento per la nomina del nuovo direttore generale del Crob, e che Pulvirenti ha accettato l'incarico "senza nuovi e maggiori compensi oltre a quelli già in godimento”.

14 FEB - Non vi sono illegittimità nella designazione di Sabrina Pulvirenti come commissario straordinario del Crob di Rionero in Vulture, in aggiunta alle sue mansioni di Direttore Generale dell’Azienda sanitaria locale di Matera. Lo ha stabilito il Tribunale Amministrativo Regionale della Basilicata, respingendo il ricorso presentato dall’ex direttore generale facenti funzioni del Centro oncologico regionale, Cristiana Mecca, contro i provvedimenti adottati nell'ottobre 2022 dalla Giunta regionale lucana guidata dal Presidente Vito Bardi, e dallo stesso governatore Bardi.

Il caso aveva sollevato perplessità anche da parte della Fp Cgil Potenza, secondo cui la nomina “stride con il principio di esclusività del rapporto di lavoro che si instaura tra l’Azienda sanitaria e il direttore generale”, a cui si aggiunge “il potenziale profilarsi di un conflitto di interessi tra chi si trova contemporaneamente a dirigere e rappresentare le istanze di due diverse aziende dello stesso servizio sanitario regionale, un’azienda sanitaria e un istituto di ricerca, appare davvero complicato immaginare come Pulvirenti possa ricoprire i due incarichi ed esercitare appieno le sue funzioni, garantendo contestualmente la concreta direzione del Crob e dell’Asm. Peraltro, anche alla luce del decreto legislativo 171 del 2016, in presenza di una rosa ancora valida di idonei all’incarico di direttore generale, appare ancor più contraddittoria la scelta di commissariare, per poi indire un nuovo avviso pur essendo imminente la pubblicazione dell’aggiornamento biennale dell’elenco”.

Per i giudici amministrativi, tuttavia, la nomina è legittima. I giudici, riferisce una nota dell’Asm, hanno infatti “considerato equiparabile la risoluzione del contratto di lavoro con l’ultimo direttore generale del Crob, Gerardo Di Martino, a causa della sua ‘perdurante e prolungata assenza’ dal lavoro, con la situazione di decadenza dall’incarico di un direttore generale, circostanza per la quale la legge prevede la possibilità di ricorrere ai nomi inseriti nella lista di idonei individuata al termine dell’ultima selezione per la nomina contesa. Lista in cui era stata inserita la stessa Mecca”.

Ma altrettanto legittima è stata considerata dal TAR, spiega l’Asm, “la valutazione compiuta dalla Giunta Regionale di Basilicata a favore del commissariamento e dell’indizione di una nuova selezione ‘per motivi di carattere economico’ dal momento che la dottoressa Pulvirenti ha accettato di guidare il Crob, fino all’esito della selezione, ‘senza nuovi e maggiori compensi oltre a quelli già in godimento’”.

Infine il Tar di Basilicata ha escluso l’illogicità che sarebbe stata rappresentata dal "contemporaneo svolgimento" da parte di Sabrina Pulvirenti "delle funzioni di direttore generale sia dell’Asm che del Crob”, atteso che “la nomina della controinteressata come commissario con i poteri di direttore generale del Crob è di carattere temporaneo, in quanto la Regione Basilicata ha contestualmente indetto il nuovo procedimento per la nomina del nuovo direttore generale del Crob”.

14 febbraio 2023
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