Covid. A Chieti posti in esaurimento. La Asl: “Sembrano non bastare mai”
All’ospedale di Chieti, dove i ricoverati sono saliti a 83, dopo che è stata offerta la disponibilità ad accogliere anche alcuni pazienti delle Asl di Aquila e Teramo, in affanno. Il Dg Schael: “Stiamo studiando tutte le soluzioni possibili, ma questo non vuol dire che non saranno ricoverati altri pazienti che dovessero arrivare nelle prossime ore. Nessuno sarà rimandato indietro”. Oggi la Rianimazione dell’ospedale di Vasto ha aperto ai malati Covid, e i 4 posti letto a disposizione sono stati già occupati.
09 NOV - “Si corre per ampliare il numero di posti letto per i malati Covid, ma sembrano non bastare mai". Così la Asl di Vasto, Lanciano e Chieti descrive la situazione nell’area a causa dell’aumento di pazienti covid. All’ospedale di Chieti i ricoverati sono saliti a 83, dopo che è stata offerta la disponibilità ad accogliere anche alcuni pazienti delle Asl di Aquila e Teramo, “in particolare affanno”, riferisce la Asl.
“Stiamo studiando tutte le soluzioni possibili - rassicura il Direttore generale della As
l Thomas Schael - per aver maggiore disponibilità di posti letto, ma questo non vuol dire che non saranno ricoverati altri pazienti che dovessero arrivare nelle prossime ore. Nessuno sarà rimandato indietro, e ognuno troverà posto in qualche modo nelle nostre strutture”.
Su quanto accaduto nella giornata di ieri, con le ambulanze rimaste in attesa sul piazzale del Pronto Soccorso, per Schael “non deve far prefigurare scenari apocalittici”. Il Dg spiega che “i mezzi sono arrivati in contemporanea, e per evitare che si trovassero insieme al triage pazienti Covid sospetti o accertati con altri malati, si è preferito lasciarli in ambulanza in attesa dei risultati del tampone rapido, che necessita di poco più di venti minuti. L’attesa, quindi, è stata determinata da una scelta di tipo prudenziale, e non dalla difficoltà a trovare una collocazione”.
Intanto oggi la Rianimazione dell’ospedale di Vasto ha aperto ai malati Covid, e i 4 posti letto a disposizione sono stati già occupati.
Per la giornata di domani è stata indetta una riunione dell’Unità di crisi della Asl, durante la quale saranno messe a punto nuove misure per riorganizzare l’assistenza, nell’ambito delle strutture aziendali, e individuare altri spazi da destinare ai contagiati.
09 novembre 2020
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