Influenza. L’Asl L'Aquila invia 4 mila lettere di invito alla vaccinazione
Sono già 20mila le dosi somministrate nella provincia dell'Aquila. Ora la Asl spera di convincere altre 4 mila persone. "Il vaccino serve anche a evitare di ammalarsi di altre patologie che possono provocare effetti molto seri in coloro che sono già fragili”, dichiara Domenico Pompei, direttore del dipartimento di Prevenzione della Asl.
06 DIC - Sono state 20mila dosi di vaccino contro l'influenza stagionale somministrate in tutta la provincia dell'Aquila dall’inizio della campagna antinfluenzale (i 10 novembre) a oggi, ma per la Asl numero 1 Avezzano Sulmona L'Aquila non basta. Per questo la Asl ha spedito oltre 4 mila lettere ad altrettanti cittadini per convincerli a vaccinarsi. L’iniziativa si rivolge in particolare a chi compie 65anni, agli allevatori e al personale della scuola, delle forze dell'ordine e delle associazioni di volontari che cooperano col 118 per il soccorso di emergenza.
"Va ricordato che vaccinarsi è attualmente l'unica forma di protezione contro l'influenza – ha dichiarato
Domenico Pompei, direttore del dipartimento di Prevenzione a cui fa capo il servizio di Igiene pubblica della Asl - Le categorie a rischio, soprattutto, ma non solo, over 65 e persone con malattie croniche, sono le più vulnerabili. Il vaccino serve non solo a tutelarsi, ma anche a evitare di ammalarsi di altre patologie che possono provocare effetti molto seri in coloro che sono già fragili. Studi consolidati a livello mondiale dimostrano che il vaccino è sicuro e che è uno scudo insostituibile contro il rischio influenza".
Quest'anno la Asl aquilana ha attivato un sistema informatizzato che, tramite la rete predisposta all'interno dell'azienda, consente di conoscere, in tempo reale e in qualunque momento, numero di dosi somministrate e giacenze disponibili, permettendo di avere sempre il polso della situazione e di mettere in atto le azioni necessarie per dare massima efficacia alla vaccinazione. Grazie alla rete messa a punto, anche i medici di base possono monitorare i loro assistiti su quantità di vaccino già inoculata e numero di utenti ancora da proteggere tramite somministrazione del farmaco.
06 dicembre 2015
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