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Asl Lanciano-Vasto-Chieti. Al via da oggi vaccinazione Covid con Novavax e da domani la quarta dose ai fragili

Alla Asl sono state assegnate 6.400 dosi, che permettono di soddisfare la richiesta da parte di quanti finora non si erano vaccinati per diffidenza verso la formulazione dei vaccini impiegati. Il Novavax è un vaccino a base proteica, che contiene, cioè, un frammento della proteina spike del Covid-19, preso da cellule specializzate. Pur trattandosi di proteine provenienti dal Sars-Cov-2, in esso non è presente alcun virus vivo.

28 FEB - Da oggi presso i centri vaccinali della provincia di Chieti è disponibile il Novavax, il cui utilizzo contro il Covid-19 è stato approvato dall’Aifa per l’uso d’emergenza nello scorso mese di dicembre. Il vaccino può essere richiesto al momento, senza necessità di prenotazione, per le prime dosi, oltre che per i richiami, che devono essere effettuati a distanza di 3 settimane.

Alla Asl Lanciano Vasto Chieti sono state assegnate 6.400 dosi, che permettono di soddisfare la richiesta da parte di quanti finora non si erano vaccinati per diffidenza verso la formulazione dei vaccini impiegati. Il Novavax è un vaccino a base proteica, che contiene, cioè, un frammento della proteina spike del Covid-19, preso da cellule specializzate che dirigono una risposta immunitaria contro il virus che causa l’infezione. Pur trattandosi di proteine provenienti dal Sars-Cov-2, nel vaccino non è presente alcun virus vivo, e rappresenta una possibilità aggiuntiva che viene offerta alle persone che intendono proteggersi dal contagio o dalla malattia grave. Attualmente l’85% dei cittadini residenti in provincia di Chieti è vaccinato con una dose, l’80% con 2 dosi e il 59% con tre dosi, su una popolazione di 372.840 abitanti. Al momento sono circa 217 mila le persone che hanno ricevuto la dose booster.

Intanto a partire da domani, 1° marzo, sarà possibile richiedere la somministrazione della quarta dose della vaccinazione anti Covid da parte dei soggetti fragili indicati nei documenti ministeriali. Si tratta di persone trapiantate, o in attesa di ricevere un organo, o che presentano una grave compromissione della risposta immunitaria, quali malati oncologici e di Aids, dializzati, o pazienti che seguono terapie farmacologiche ad alto dosaggio protratte nel tempo.
Anche in questo caso l’accesso agli hub è libero e non occorre la prenotazione: è sufficiente che siano trascorsi almeno 4 mesi dalla somministrazione della terza dose.

28 febbraio 2022
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