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Influenza. Con l’autunno alle porte, i farmacisti del Veneto lanciano l’allarme: “Dosi a rischio, si faccia chiarezza subito”

“Siamo a settembre e la questione dovrebbe già essere stata affrontata”, tuona il presidente di FarmacieUnite per il Veneto Franco Muschietti Gariboldi. A giugno le farmacie avevano provveduto alla prenotazione dell’ordinativo dei dosi di antinfluenzali, “ma le stesse aziende ci hanno già anticipato che non sanno ancora se saranno in grado di garantire la fornitura. Ancora una volta noi farmacisti ci troviamo in un limbo dove nessuno ci dice e garantisce nulla”.

di Endrius Salvalaggio
02 SET - La corsa ai vaccini antinfluenzali dello scorso anno e i disagi causati dalla carenza di dosi per i cittadini non inclusi nella campagna del Ssn rischia di replicarsi anche quest’anno. Dal Veneto arriva infatti l’allarme delle farmacie: l’autunno è alle morte ma sulle dosi non c’è alcuna garanzia.
 
Già lo scorso anno le farmacie hanno avuto problemi di approvvigionamento di vaccini antinfluenzali da distribuire a quei cittadini che, non rientrando nelle categorie a rischio, intendevano acquistare il vaccino privatamente. Questo a causa della programmazione sbagliata e della maggiore necessità dovuta alla situazione pandemica. Il timore è che quanto accaduto lo scorso anno si possa ripetere.

“Siamo a settembre e la questione delle dosi dei vaccini dovrebbe già essere stata affrontata. Ancora a giugno ci è stato detto dalle aziende farmaceutiche di prenotare l’ordinativo dei vaccini antinfluenzali – argomenta  il presidente di FarmacieUnite per il Veneto Franco Muschietti Gariboldi – ma allo stesso tempo, le stesse aziende, ci hanno già anticipato che non sanno ancora se saranno in grado di garantire la fornitura. Ancora una volta noi farmacisti ci troviamo in un limbo dove nessuno ci dice e garantisce nulla”.

Il nocciolo della questione per FarmacieUnite, che in Veneto rappresenta 240 farmacie, è che ogni farmacista dovrebbe sapere per tempo utile se i vaccini antinfluenzali saranno distribuiti oppure no, evitando come l’anno scorso un ping-pong di notizie sulle dosi a disposizione.

“Ante pandemia, mediamente venivano distribuiti nelle farmacie circa un centinaio di dosi di  vaccini antinfluenzali - dice il presidente di FarmacieUnite Veneto –. L’anno scorso dopo varie incertezze siamo arrivati ad avere circa una trentina di dosi, con l’aggravante che non c’era nemmeno una regola fissa per la distribuzione, come ad esempio se la precedenza l’avesse chi aveva prenotato il vaccino per primo o chi ne aveva più bisogno e se poi le trenta dosi erano per tutti oppure a scalare in base al giro d’affari della farmacia. Quello che chiediamo sin da ora, è che ci sia chiarezza e che qualcuno ci dica se avremo le dosi dei vaccini antinfluenzali e quante per farmacia, oppure se, come l’anno scorso, non saranno distribuite attraverso questo canale. Abbiamo utenti che ci stanno già chiedendo informazioni, perché vorrebbero prenotarlo, e noi che siamo la farmacia dei servizi non sappiamo se possiamo farlo oppure no”.

Endrius Salvalaggio

02 settembre 2021
© Riproduzione riservata

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