Cellule staminali e midollo osseo. Veneto firma convenzione con associazioni di donatori
Le convenzioni con Admor e Adoces durerà 3 ani e avrà lo scopo di promuovere e meglio gestire l’attività di donazione delle cellule staminali emopoietiche e l’iscrizione al Registro nazionale dei donatori di midollo osseo (IBMDR) tramite quello regionale. Zaia: “Sostenere la donazione è un dovere che richiede di non allentare mai l’impegno per mantenere gli standard di eccellenza sanitaria e intraprendere sempre nuove sfide a beneficio della salute dei cittadini”. LE CONVENZIONE
21 SET - Il Presidente della Regione del Veneto,
Luca Zaia, ha firmato due convenzioni rispettivamente con Federazione Donatori Midollo Osseo ADoCes Odv – Associazione Donatori Cellule staminali “Tatiana Cacciatori” (rappresentata da
Paolo Zoppi) e Coordinamento Associazioni Donatori di midollo osseo (ADMO) del Veneto Onlus (rappresentata da
Mara Rosolen). I documenti individuano i rispettivi ruoli dei firmatari, definendo i rapporti tra la Regione e le associazioni coinvolte con lo scopo di promuovere la donazione volontaria e gratuita delle cellule staminali emopoietiche e l’iscrizione al Registro nazionale dei donatori di midollo osseo (IBMDR) tramite quello regionale.
“Per loro stessa natura e per l’attività importante che le contraddistingue, ADMOR e ADoCeS concorrono attivamente da anni al successo del nostro servizio sanitario – ha commentato il Presidente in una nota -. Se oggi le donazioni in questo ambito sono uno dei fiori all’occhiello della sanità veneta lo si deve anche al lavoro instancabile di questi volontari. La Regione con questo atto si conferma al loro fianco e li sostiene anche sul piano operativo. Nel contrastare la malattia, il trapianto di cellule staminali e quello di midollo osseo sono già una grande arma nel presente ma sarà sempre più strategico nel futuro. Sostenere la donazione è un dovere che richiede di non allentare mai l’impegno per mantenere gli standard di eccellenza sanitaria e intraprendere sempre nuove sfide a beneficio della salute dei cittadini”.
“Come Regione – ha proseguito Zaia –assicuriamo la partecipazione alle attività previste a livello nazionale e locale per il raggiungimento degli obbiettivi nel reclutamento dei donatori, attività svolte in stretto contatto con le nostre strutture trasfusionali. Inoltre, garantiamo la formazione del personale sanitario delle associazioni, come medici, infermieri e biologi, con una preparazione mirata alle attività out door che la normativa affida ad esse”.
Le associazioni svolgono una importante azione di informazione e mediante un’attività di supporto al reclutamento di donatori che prevede anche la raccolta di dati anamnestici e campioni biologici in specifiche manifestazioni.
21 settembre 2020
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