Ospedale di Cortina in gestione a privati. Dalla Regione linee guida per la stesura del bando
L’ospedale avrà 40 posti letto di Ortopedia e traumatologia, 20 di Medicina generale e 20 di Recupero e riabilitazione funzionale. A questi si aggiunge un Punto di Primo Intervento. L’affidamento sarà di almeno 9 anni con possibilità di proroga di 5 anni.
Coletto: “Tutto confermato nelle linee guida per il bando a riprova che le polemiche che si sono succedute non avevano motivo di essere”.
20 FEB - Un passo avanti verso l’affidamento dell’Ospedale Codivilla-Putti di Cortina d’Ampezzo a un gestore privato-accreditato.
La Giunta della Regione Veneto, su proposta dell’assessore alla Sanità, ha infatti approvato oggi le linee guida per la redazione del bando attraverso il quale sarà scelto l’operatore. Il precedenza la Giunta regionale aveva già approvato la scheda di dotazione ospedaliera che assegna all’ospedale complessivamente 80 posti letto ripartiti in 40 di Ortopedia e traumatologia, 20 di Medicina generale e 20 di Recupero e riabilitazione funzionale. A questi si aggiunge un Punto di Primo Intervento.
“Tutto confermato nelle linee guida per il bando a riprova che le polemiche che si sono succedute non avevano motivo di essere”, ha affermato l’assessore alla Sanità
Luca Coletto. "Il Progetto gestionale che gli offerenti sono tenuti a presentare deve essere infatti articolato nelle seguenti aree e funzioni: osteomileite e infezioni ossee, ortopedia, riabilitazione, sindrome chimica multipla Posto di Primo Intervento, servizi ambulatoriali. Si noti – aggiunge – la presenza dell’osteomielite e delle infezioni ossee, sul cui presunto e non veritiero taglio si sono costruiti mesi e mesi di tormentone catastrofista senza fondamento”.
Tra le linee guida è prevista anche la cosiddetta “clausola sociale” a garanzie dei dipendenti che prestano la loro opera presso la struttura.
Confermati anche i lavori di adeguamento del Padiglione Codivilla (20 milioni a carico della Regione) e del Padiglione Putti, di proprietà dell’Inail e condotto in locazione dall’Ulss 1 Dolomiti (ulteriori 15 milioni a carico di Inail).
Per quanto concerne l’aspetto economico, “il valore della produzione della gestione affidanda - si legge nella delibera - sulla base del quale gli offerenti dovranno formulare le proprie offerte, è determinato:
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dal budget fissato dalla Regione, per un importo pari a € 5 milioni, per le attività remunerate a prestazione in favore di cittadini veneti;
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dal finanziamento a funzione per l’attività di PPI e di servizi di poli-ambulatori;
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da un extra-budget presuntivo di € 10 milioni correlato alla capacità gestionale di realizzare mobilità attiva extraregione, nel rispetto dei principi per la regolazione dei flussi finanziari tra le Regioni per il governo della mobilità extra-regionale di cui alla decisione assunta in sede di Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome di cui all’atto rep. 16/104/CR7a/C7 del 29 settembre 2016 e delle linee attuative disposte dalla Regione del Veneto con la DGR n. 1816 del 15 novembre 2016 e s.m.i..
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dagli introiti della gestione derivanti dalla capacità gestionale di realizzare mobilità attiva extra-nazionale”.
La durata dell’affidamento è parametrata agli ammortamenti degli investimenti previsti ed è di almeno 9 anni, con possibilità di proroga di 5 anni.
20 febbraio 2018
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