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Intramoenia. In Veneto trattenuta del 5% su libera professione da reinvestire su lotta a liste d’attesa

Servirà a finanziare l’operazione “ospedali aperti di notte”, che prevede l’apertura delle strutture fino alle 23.00 per almeno tre giorni alla settimana e dalle 8.00 alle 12.00 domenica e nei giorni festivi, e a rafforzare le misure per l’erogazione delle prime visite specialistiche e delle prime prestazioni diagnostiche. Zaia: “Sforzo significativo per diagnosticare prima e curare meglio”. La delibera


27 GIU - Con un provvedimento approvato oggi su proposta dell’assessore alla Sanità Luca Coletto, la Giunta regionale del Veneto ha disposto l’utilizzo delle risorse derivanti dalla trattenuta del 5% sui compensi per la libera professione esercitata dai dirigenti medici e sanitari.

I proventi derivanti dalla trattenuta saranno dedicati in primi alla riduzione delle liste d’attesa, con particolare riguardo all’erogazione delle prime visite specialistiche e delle prime prestazioni diagnostiche e per finanziare l’operazione “ospedali aperti di notte”, che prevede l’apertura delle strutture fino alle 23.00 per almeno tre giorni alla settimana e dalle 8.00 alle 12.00 la domenica e nei giorni festivi.

“Si tratta di risorse considerevoli – commmenta il Presidente della Regione Luca Zaia – che reinvestiamo per migliorare ancora le liste d’attesa, probabilmente il settore sanitario al quale le gente è più sensibile. Diagnosi e cure ancora più veloci – aggiunge il Governatore – sono uno dei segnali più percepiti di una sanità che funziona e quella del Veneto, dopo il riconoscimento di migliore d’Italia da parte della ricerca ‘Bersaglio’ della Scuola Superiore di sant’Anna, funziona e vuole funzionare sempre meglio”.

“L’operazione ospedali aperti di notte poi – prosegue Zaia – continua a ottenere ampio gradimento tra le persone e va assolutamente sostenuta. I suoi costi annui sono elevati, ma la risposta ottenuta ci spinge a proseguire, costi quel che costi”.

“Non dimentichiamo infatti che l’obiettivo primo della nuova legge del 2016 per il governo delle liste d’attesa – ricorda Zaia – indica nel 90% la percentuale minima per il rispetto dei tempi previsti per ogni singola fascia di prestazioni. Per alcune già ci siamo, per altre manca poco o pochissimo. Con la decisione di oggi faremo altri significativi passi avanti”.

27 giugno 2017
© Riproduzione riservata

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