Tempi di vestizione. Nursing Up Veneto: “All’Ulss 2 contratto disapplicato da 4 anni, ci devono 6mln di euro”
Secondo il sindacato a tanto ammonta il riconoscimento che la Ulss deve agli infermieri per la mancata applicazione di quanto previsto nel CCNL nel quadriennio 2018-2021. Silvestrini: “Non regaleremo nulla a nessuno, da parte del nostro legale è stato notificato la diffida ad adempiere in attuazione all’art 8, comma 5 lett. n del CCNL del 21.05.2018”
di Endrius Salvalaggio
21 GIU - Nella Ulss 2 Marca Trevigiana il personale del comparto rappresentato dal segretario regionale Nursing Up, Guerrino Silvestrini proclama lo stato di agitazione per la mancata applicazione del riconoscimento dei tempi di vestizione dettati dall’ultimo contratto CCNL del 21.05.2018
“Nel corso del quadriennio 2018-2022, abbiamo sempre cercato di sollecitare, in tutti i modi – commenta il dirigente regionale Nursing Up,
Guerrino Silvestrini – la direzione della Ulss 2 Marca Trevigiana sull’applicazione dell’articolo 8, comma 5 lett n del CCNL del 21.05.2018 sul 0riconoscimento dei tempi di vestizione/svestizione', che è di circa 10 minuti per ogni giorno di servizio, per tutto il personale infermieristico e sanitario. A distanza di quattro anni tale inadempienza sta generando un significativo danno sia economico che di diritto a tutto il personale del comparto interessato”.
L’art. 8 comma 5 lett. n del CCNL 21.05.2018 dispone che: “è oggetto di contrattazione integrativa aziendale “n) l’eventuale innalzamento dei tempi previsti dall’art. 27, commi 11 e 12 (Orario di lavoro), per le operazioni di vestizione e svestizione, nonché per il passaggio di consegne, di ulteriori e complessivi 4 minuti, nelle situazioni di elevata complessità nei reparti o nel caso in cui gli spogliatoi non siano posti nelle vicinanze dei reparti”. E l’Art. 27, commi 11-12 del CCNL vigente, a sua volta, stabilisce che “nei casi in cui gli operatori del ruolo sanitario e quelli appartenenti a profili del ruolo tecnico addetti all’assistenza, debbano indossare apposite divise per lo svolgimento della prestazione e le operazioni di vestizione e svestizione, per ragioni di igiene e sicurezza, debbano avvenire all’interno della sede di lavoro, l’orario di lavoro riconosciuto ricomprende fino a 10 minuti complessivi destinati a tali attività, tra entrata e uscita, purché risultanti dalle timbrature effettuate, fatti salvi gli accordi di miglior favore in essere. Nelle unità operative che garantiscono la continuità assistenziale sulle 24 ore, ove sia necessario un passaggio di consegne, agli operatori sanitari sono riconosciuti fino ad un massimo di 15 minuti complessivi tra vestizione, svestizione e passaggi di consegne, purché risultanti dalle timbrature effettuate, fatti salvi gli accordi di miglior favore in essere”. Da ultimo sempre il predetto Art. 27, al comma 13, recita: “Sono definibili dalle Aziende ed Enti le regolamentazioni di dettaglio attuative delle disposizioni contenute nel presente articolo”.
A causa della mancata applicazione della norma sui tempi di vestizione/svestizione in quattro anni, dai conti forniti dal sindacato degli infermieri Nursing Up, i circa 2500 dipendenti hanno accumulato “circa 40 ore medie annue che, moltiplicate per 4 anni, sono già oltre 160 ore medie. 160 ore medie per 15 euro e per 2500 dipendenti nel quadriennio abbiamo accumulato un credito di circa 6 milioni di euro, che l’Azienda sanitaria Ulss 2 avrebbe dovuto già provvedere a liquidare”.
“Anche se in sede prefettizia - spiega il segretario regionale Nursing Up -l’azienda Ulss 2 si è impegnata a presentare successivamente un’offerta, che ha quantificato in 1,6 milioni di euro, l’equivalente alla liquidazione del primo anno di circa 600 euro e per i rimanenti tre anni eventualmente il recupero orario, ma ancora oggi non ci sono proposte scritte e incontri definitivi tra direzione e sindacati di comparto in vista. Di certo c’è, invece, che l’azienda sanitaria Ulss 2 Marca Trevigiana è inadempiente da 4 anni sul riconoscimento della retribuzione sui tempi di vestizione/svestizione.
“Non regaleremo nulla a nessuno, anzi alla direzione è stata notificata da parte del nostro legale la diffida ad adempiere in attuazione all’art 8, comma 5 lett. n del CCNL del 21.05.2018 e su questo andremo avanti nelle aule del tribunale se gli interessati non saranno dignitosamente ristorati da parte dell’azienda sanitaria”, conclude Guerrino Silvestrini
Endrius Salvalaggio
21 giugno 2022
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