Barmasse: “Esiste grave carenza guardie mediche”
La risposta a un’interrogazione di Pour l’Autonomie: “La carenza è stata aggravata dalle dimissioni da parte dei sanitari in servizio in Valle per motivazioni di natura fiscale. L’Usl ha messo in atto le misure di contenimento percorribili riorganizzando la presenza dei sanitari. È stato attivato un tavolo di lavoro per valutare una serie di proposte di natura contrattuale ed economica” da presentarsi “a breve” ai sindacati.
07 OTT - “Esiste una grave carenza di medici convenzionati di continuità assistenziale nonostante l’Usl, nel corso del 2021, abbia pubblicato sette avvisi per incarichi provvisori e di sostituzione. A questo proposito si segnala che in queste settimane la carenza è stata aggravata dalle dimissioni da parte dei sanitari in servizio in Valle per motivazioni di natura fiscale, dovute al cosiddetto ‘regime forfettario’ nell’ambito della tassazione reddituale”. Lo ha detto l’assessore regionale alla sanità,
Roberto Barmasse, rispondendo in aula ad un’interrogazione a risposta immediata sull'assenza di guardie mediche ad Aosta e in alta Valle presentata dal gruppo Pour l’Autonomie.
“Nella serata del primo ottobre scorso - ha precisato – il servizio di continuita' assistenziale (turno dalle 20 alle 8) non è stato attivato per l'assoluta carenza di medici convenzionati. In particolare, i medici titolari delle sedi dei distretti di Aosta e alta Valle risultavano aver già raggiunto il massimo dei turni assegnati nella programmazione e non vi sono state ulteriori disponibilità per coprire turni aggiuntivi rispetto a quelli pianificati”.
“L’Usl, dopo un incontro con i medici di continuità assistenziale, ha messo in atto le misure di contenimento percorribili - ha proseguito l’assessore - riorganizzando la presenza dei sanitari disponibili nelle varie sedi distrettuali. In contemporanea è stato attivato un tavolo di lavoro per valutare una serie di proposte di natura contrattuale ed economica, che saranno presentate a breve alle Organizzazioni sindacali di categoria per stipulare, in tempi brevi, un Accordo integrativo regionale specifico che dovrà tenere conto anche dei dati di attività del servizio”.
La replica del consigliere
Marco Carrel: “Ci premeva fare luce su questa situazione grave e significativa. Sarebbero da rivedere i calendari e l'organizzazione dei turni: non è possibile lasciare scoperti due interi distretti per un’intera notte. Sono convinto che l’Assessorato porrà rimedio a questo problema”.
07 ottobre 2021
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