Vaccini Covid. Al via piano stratificazione popolazione per la somministrazione. Barmasse: “Definiremo la pianificazione, personalizzandola”
Metodologia basata su algoritmi che servirà per attribuire le priorità per la somministrazione. Ogni soggetto, sulla base di alcune variabili (fascia d’età , comorbilità, prestazioni specialistiche, farmaci, ricoveri, accessi ospedalieri) viene inserito in un Cluster; questo viene ulteriormente affinato prendendo in considerazione le patologie a maggior rischio prognostico con Covid.
29 GEN - Nell’ambito del Piano vaccinazione Covid-19 in Valle d'Aosta è stato consegnato lo studio sulla stratificazione della popolazione valdostana: si tratta di una metodologia basata su algoritmi di intelligenza artificiale che servirà per attribuire le priorità per la somministrazione del vaccino. Lo hanno comunicato l’assessorato regionale della Sanità e l’Usl della Valle d'Aosta.
Lo studio è stato realizzato dalla società Gpi spa di Trento.
“Per la corretta programmazione della Fase 2 della vaccinazione anti Covid-19 nella nostra regione - ha spiegato l’Assessore
Roberto Barmasse - abbiamo voluto far realizzare uno studio specifico sulla popolazione valdostana, correlando i bisogni sanitari con i criteri anagrafici di ogni singola persona al fine di definire la corretta priorità di somministrazione del vaccino. Gli esiti dello studio ci permetteranno di definire, al meglio, la pianificazione vaccinale in Valle d’Aosta, personalizzandola”.
Il documento è stato elaborato con la finalità di supportare i processi di pianificazione del Piano Vaccini. “Ogni soggetto, sulla base delle variabili fascia d’età , comorbilità , prestazioni specialistiche, farmaci, ricoveri, accessi ospedalieri - è spiegato in una nota - viene inserito in un Cluster che viene ulteriormente affinato prendendo in considerazione quelle patologie che potrebbero mostrare un aumentato rischio prognostico rispetto al Covid-19. Le patologie prese in considerazione sono quelle cardiologiche croniche e acute, quelle respiratorie croniche e acute, quelle metaboliche, le deficienze immunitarie, i tumori, i trapianti. L’appartenenza ad un determinato cluster stabilisce la priorità utile alla programmazione degli interventi vaccinali”.
29 gennaio 2021
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