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Risorse dimezzate: registro tumori a rischio


Passati da 380 a 180 mila i fondi a disposizione del registro. Allo studio una modifica dell’assetto che consenta di non arrestare le attività. Ieri in Commissione sanità si è discusso sull’ipotesi di dar vita a un unico centro interaziendale dedito alla sorveglianza epidemiologica che coinvolga la sezione di Sanità pubblica dell’Università di Perugia, le aziende ospedaliere e le Usl

11 MAG - La sopravvivenza del Registro tumori della Regione Umbria è a rischio a seguito di una forte diminuzione delle risorse passate da 380 a 180 mila euro. Ciò ha già comportato l’esclusione dalla convenzione, in scadenza a settembre, di tutte le attività relative alla salute materno-infantile.

Per far fronte all’emergenza, la Commissione sanità del Consiglio regionale ieri ha discusso su un ripensamento dell’attuale assetto che consenta di proseguire le attività del Registro con le risorse oggi a disposizione. Tra le ipotesi la costituzione di un unico centro interaziendale dedito alla sorveglianza epidemiologica che coinvolga la sezione di Sanità pubblica dell’Università di Perugia, le aziende ospedaliere e le Usl.

È necessario “adottare provvedimenti per far sì che l’attività di raccolta ed elaborazione dati non subisca interruzioni e non vanifichi il lavoro fin qui svolto, anche perché si è rivelato essenziale per le attività di programmazione sanitaria e per l’organizzazione del Servizio sanitario regionale”, hanno affermato in una nota il presidente della Terza commissione Attilio Solinas e i consiglieri Carla Casciari e Giacomo Leonelli (PD).
 
“Ritengo che l’istituzione di un Centro strategico regionale di sanità pubblica ed epidemiologia a carattere interaziendale e interistituzionale offrirebbe l’opportunità di fornire le informazioni utili all’ottimizzazione della gestione del Servizio sanitario regionale, razionalizzando costi e personale in carenza di risorse”, ha detto Fabrizio Stracci, coordinatore scientifico della sezione di Igiene e Sanità pubblica del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell'Università degli Studi di Perugia audito per l’occasione dalla commissione.

Al termine dell’audizione, il presidente della commissione Attilio Solinas ha detto che “una Regione avanzata come la nostra, che è stata la prima in Italia ad attivare il Registro tumori in convenzione con l’Università, nel 1993, non può fare a meno di attività che hanno consentito alla sanità umbra di lavorare in maniera più efficace, trattandosi non della mera raccolta ed elaborazioni dati relativi ai tumori, ma incidendo efficacemente sull’organizzazione del Servizio sanitario”. 

11 maggio 2018
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