Incentivi alla natalità. Marconi (Udc) interpella la Giunta sulle iniziative da adottare
La risposta in Aula è stata affidata al presidente della Giunta regionale, Luca Ceriscioli, che ha segnalato come una vera ripresa sarà possibile solo a seguito di un miglioramento delle condizioni economiche generali, ma ha parlato della possibilità di intervenire sui percorsi adottivi ed evidenziato quanto già fatto sul fronte della Pma con l’attivazione del centro di eccellenza di Marche nord.
23 OTT - “Livelli di natalità ai minimi storici. Un Paese che nel 2050 avrà un dato relativo alla popolazione inattiva pari all’84% rispetto a quella attiva. Un calo, quello delle nascite, che si accompagna a quello altrettanto preoccupante delle adozioni, percorso sempre più arduo e selettivo per coppie fatte oggetto, spesso, di atteggiamenti di diffidenza e di una cultura negativa. Le caratteristiche dell’iter adottivo paiono del tutto simili, in quanto a difficoltà, all’accessibilità alle cure per favorire la fertilità naturale, solo parzialmente a carico del Sevizio sanitario nazionale”. Questo il quadro allarmante in cui si muove una interpellanza presentata, nelle Marche, dal consigliere regionale dell’Udc,
Luca Marconi, indirizzata alla Giunta regionale.
In quattro punti, l’esponente Udc ha chiesto e sollecitato interventi dell’Esecutivo affinché verifichi con il Governo, in particolare con il Ministero della salute, se sia possibile garantire la gratuità di tutte le cure necessarie per favorire la natalità, compresa la procreazione medicalmente assistita. Inoltre, affinché si impegni economicamente e organizzativamente ad incentivare la formazione di futuri genitori e operatori verso la pratica delle adozioni, sia nazionali che internazionali, e a favorire lo snellimento delle pratiche burocratiche ad essa connesse. In tal senso, Marconi ha avvertito di aver inviato una lettera all’Esecutivo, affinché si utilizzi la legge regionale 30 per finanziare la formazione di future coppie adottanti.
Il consigliere Marconi ha chiesto, infine, che venga data piena applicazione alla legge 194, in modo particolare nella parte relativa alla possibilità concessa alla donna di giungere ad una scelta pienamente informata e consapevole, anche attraverso i consultori familiari privati presenti sul territorio, “un presidio fondamentale – secondo l’esponente Udc – per la preparazione alla genitorialità e l’assistenza riguardo ai problemi della sterilità e dell’infertilità”.
La risposta in Aula è stata affidata al presidente della Giunta regionale, Luca Ceriscioli. Il presidente, riferisce una nota del Consiglio Regionale della Marche, ha segnalato come “una vera ripresa della natalità potrà esserci soltanto quando cambieranno in meglio le condizioni economiche generali”. “Sui numeri più piccoli – ha aggiunto Ceriscioli – si può lavorare mettendo attorno ad un tavolo tutti i soggetti coinvolti nel percorso adottivo, per renderlo più agevole. Qualcosa si è già fatto sul fronte dell’assistenza alla procreazione naturale con l’attivazione del centro di eccellenza di Marche nord”. Ceriscioli ha infine ribadito che non esiste alcun pregiudizio di ordine ideologico a convenzionare consultori familiari privati per una attività complementare a quella pubblica e ha confermato l’impegno per una applicazione della prima parte della legge 194 non più a macchia di leopardo, ma in modo uniforme sul territorio.
Nella replica, il consigliere Marconi ha invitato a ragionare sull’opportunità di sostenere, anche attraverso una fiscalità ad hoc, la famiglia. “Perché – ha concluso – è soltanto attraverso una decisa ripresa della natalità e un convinto sostegno alla famiglia che anche l’economia può davvero ripartire”.
23 ottobre 2017
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