A.O. S.Maria di Terni. Un concerto in ospedale per celebrare il primo anno di attività del Centro di ascolto psicologico
Nei primi 12 mesi di attività il centro al centro si sono rivolte alcune centinaia di persone e 176 di queste sono andate al di là della prima accoglienza in relazione ai loro specifici problemi. Gli accessi hanno riguardato in particolare donne (tre su quattro), persone con età media di 52 anni, soprattutto lavoratori dipendenti o pensionati.
25 MAG - Un concerto in ospedale, un evento sotto il segno della novità per celebrare il primo anno di attività di un’altra novità, ovvero il Centro di Ascolto Psicologico (CAP) nato per iniziativa del Servizio di Psicologia dell’Azienda Ospedaliera “S.Maria” di Terni, e reso possibile anche grazie al contributo della Fondazione CARIT. Il concerto: “Musica e Salute: Concerto di primavera” ha visto esibirsi presso la sala conferenze del “Santa Maria” oltre centocinquanta ragazzi, il coro e l’orchestra del Liceo Musicale “F. Angeloni” di Terni e il coro della sezione Arte e Musica del Liceo Classico “G.C.Tacito” si è tenuto martedi 24 maggio. Il concerto, che ha avuto una grande partecipazione di pubblico, ha previsto l’esecuzione di sedici brani con un repertorio che va dalla musica classica alla musica leggera, dalle colonne sonore alla musica etnica con una esecuzione finale che prevede la fusione delle competenze e delle performance dei due gruppi.
Tutti gli utenti del Santa Maria hanno potuto seguire l’evento in diretta mediante la diffusione via streaming da tablet, cellulari e computer ma anche mediante gli schermi posizionati in zone strategiche dell’ospedale. La voce dei ragazzi e la musica è entrata così per due ore in tutti i locali dell’Ospedale, è arrivata come in un grande abbraccio a tutti i pazienti. Obiettivo prioritario del Centro d’Ascolto, primo del suo genere in Italia, è quello di rendere l’aiuto psicologico più accessibile a tutti i soggetti , ricoverati e non , familiari ma anche operatori.
“E’ un modo per rendere concreto un concetto a volte abusato e banalizzato come quello della qualità della cura e della vita”, afferma il direttore generale dell’Azienda umbra
Maurizio Dal Maso.
“L’esperienza di questo primo anno del Centro – afferma il direttore del Servizio di Psicologia del Santa Maria
David Lazzari – è stata senz’altro positiva”. Nei primi 12 mesi di attività il centro al centro si sono rivolte alcune centinaia di persone e 176 di queste sono andate al di là della prima accoglienza in relazione ai loro specifici problemi. Chi si è rivolto al Centro?
Soprattutto donne (tre su quattro), persone con età media di 52 anni, soprattutto lavoratori dipendenti o pensionati. Due su tre sono hanno chiesto aiuto per problemi psicologici legati ad una malattia fisica, utenti dell’ospedale spesso accompagnati dai familiari. Poco più della metà delle persone (56%) hanno chiesto aiuto per problemi personali mentre le altre per problemi di familiari. Circa due persone su tre (66%) hanno proseguito questo primo momento di aiuto presso il servizio di psicologia ospedaliera in ragione delle loro problematiche, mediante approfondimenti diagnostici o interventi di gruppo o individuali.
25 maggio 2016
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