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Perugia. Manager e medici argentini visitano strutture universitarie e ospedaliere. A breve accordi nel campo della ricerca e dell’assistenza sanitaria


La visita si inserisce nell’ accordo quadro firmato nel luglio 2014 tra l’Università degli Studi di Perugia e l’Istituto Universitario di Medicina dell’Ospedale Italiano di Buenos Aires. Nelle prossime settimane procederanno a redigere piani attuativi per la definizione di accordi operativi.

06 MAG - Una delegazione argentina composta da medici e manager dell’Ospedale Italiano, uno dei presidi sanitari più qualificati nella nazione sud americana, è stata ospite lunedì e martedì scorso dell’Università di Perugia e dell’Azienda Ospedaliera di Perugia. Gli incontri sono avvenuti grazie alla collaborazione del Prof. José Maria Kenny, docente dell’Ateneo ed oggi addetto scientifico presso l’ Ambasciata italiana a Buenos Aires.

“La visita – spiega una nota dell’ufficio stampa dell’Ao di Perugia - si inserisce nell’ accordo quadro firmato nel Luglio 2014 tra l’Università degli Studi di Perugia e l’Istituto Universitario di Medicina dell’Ospedale Italiano di Buenos Aires, il cui docente di riferimento è il Prof. Giuseppe Ambrosio, direttore della struttura di Cardiologia e Fisiopatologia del S. Maria della Misericordia”.

La delegazione era composta dall’Ing. Franco Livini, Presidente della Società Pirelli – Argentina e Presidente della "Fundación Istituto Universitario del Hospital Italiano" e dell´Ospedale Italiano di Buenos Aires, dal Prof. Marcelo Figari, Rettore dell´Istituto Universitario e responsabile della sezione di Chirurgia della patologia di testa e collo e dal Prof. Matteo Baccanelli, Direttore del Dipartimento di relazioni istituzionali e della struttura di Chirurgia vascolare encefalica.

“La delegazione – riferisce la nota - ha illustrato alcuni aspetti organizzativi ed assistenziali dell’Ospedale Italiano, fondato nel 1865, e gestito da una associazione privata senza fine di lucro, finanziata da 155.000 sottoscrittori di un’assicurazione sanitaria. 22 poliambulatori, 750 posti letto, di cui 200 per terapie intensive, con 42.000 interventi chirurgici all’anno. L’attività chirurgica di maggior rilievo è rappresentata da un numero elevato, circa 300, di trapianti di organo”.

“Oltre all’attività ospedaliera- ha spiegato il capodelegazione Franco Livini, viene garantita l’assistenza domiciliare per circa 800 pazienti. Da 15 anni abbiamo anche attivato corsi di formazione per medici, farmacisti ed infermieri, con progetti di dottorato e master, ed avanzati programmi di ricerca, svolti in collaborazione internazionale”.

Dopo l’incontro di lunedì a Palazzo Murena, presente il Magnifico Rettore Prof. Franco Moriconi e i Prof. Franco Baldelli, delegato per la sanità, Loris Nadotti, delegato per brevetti, innovazione e trasferimento tecnologico, la Prof.sa Elena Stanghellini, delegata alla Relazioni Internazionali, e il Prof. Fabio Maria Santucci, delegato alla cooperazione internazionale, è seguito nella mattinata di martedì 3 Maggio, un incontro sugli aspetti gestionali ed organizzativi, con il direttore generale dell’ Azienda Ospedaliera Dr. Emilio Duca. All’incontro hanno anche partecipato il prof. Giuseppe Ambrosio e il direttore sanitario Diamante Pacchiarini che hanno poi illustrato agli ospiti nel corso di un visita al S. Maria della Misericordia i percorsi assistenziali ed organizzativi della centrale del 118 diretta dal Dr. Mario Capruzzi. La delegazione ha inoltre avuto incontri con il direttore della struttura di Chirurgia Vascolare Massimo Lenti e con la Dr.sa Maria Paola Martelli della struttura di Ematologia.

Gli ospiti infine hanno incontrato, presso il Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologia, la Prof. Carla Emiliani e il suo gruppo di ricercatori in biotecnologie.

La due delegazioni, “preso atto che dagli incontri sono emerse aree di comune interesse in ambito di ricerca e didattica, e di organizzazione assistenziale sanitaria e innovazioni tecnologiche, nelle prossime settimane procederanno a redigere piani attuativi per la definizione di accordi operativi, anche nell’ambito delle attività del CUIA – Consorzio delle Università Italiane per l’Argentina, di cui Perugia è stata socio fondatore”.

06 maggio 2016
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