Marche. Ceriscioli: “Regione non ha più rapporti con Medlife e non ci furono vantaggi per l'appalto al centro dell'indagine”
Il governatore fornisce alcune precisazioni dopo che il dirigente del Servizio regionale Salute ed ex direttore generale Asur Piero Ciccarelli "si è messo in aspettativa". E garantisce: “Il primo atto dopo la lettura degli articoli di giornale è stato incaricare il segretario generale di prendere contatto con i diretti interessati per valutare e intraprendere iniziative che mettessero l'ente al riparo".
26 APR - La Regione Marche non ha più rapporti con la Medilife spa, l'azienda al centro di un'inchiesta della Procura di Ancona su appalti sanitari con nove indagati (tra cui alcuni dirigenti della sanità marchigiana), da settembre, quando è scaduta la proroga del contratto di appalto per la stampa della documentazione cartacea dell'Asur, "concessa dalla precedente amministrazione" e non più rinnovata. Lo ha riferito, secondo quanto si apprende dall’Ansa, il presidente
Luca Ceriscioli nella sua comunicazione sulla vicenda nell'aula del Consiglio regionale, rilevando che "non ci sono vantaggi, né attività legate a quell'appalto".
La Regione non ha ricevuto atti ufficiali, ha precisato, ma ha saputo dell'inchiesta "solo dalla stampa. Il primo atto dopo la lettura degli articoli di giornale è stato incaricare il segretario generale di prendere contatto con i diretti interessati per valutare e intraprendere iniziative che mettessero l'ente al riparo". E a seguito di quei colloqui il dirigente del Servizio regionale Salute ed ex direttore generale Asur
Piero Ciccarelli "si è messo in aspettativa".
A ciò bisogna aggiungere che i dirigenti coinvolti non ricoprono più gli incarichi che avevano all'epoca dei fatti". Esprimendo "massima fiducia nell'attività della magistratura" e auspicando che si faccia chiarezza in tempi rapidi, il governatore ha anche parlato della parte dell'inchiesta relativa ad alcuni contributi elettorali erogati dalla Medilife: "si è parlato della campagna elettorale del presidente, ma poi si è chiarito che si trattava probabilmente di un contributo al Pd".
26 aprile 2016
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