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Covid. L’allarme della Lilt Firenze: “Ritardi preoccupanti nelle diagnosi dei tumori”

“È l’effetto di un sistema sanitario inevitabilmente polarizzato dalla pandemia, che a causa dell’eccessiva pressione ha ritardato i controlli e gli esami a tutti gli altri malati. I numeri emersi oggi dall’analisi dei dati Agenas ci restituiscono una situazione molto allarmante. È necessaria ora una regia unica regionale, efficace, in grado di recuperare il tempo perduto”.

09 APR - “Passata l’emergenza Covid negli ospedali, corriamo il rischio di averne subito un’altra: l’aumento dei malati oncologici a causa dei ritardi dell’attività di screening e delle diagnosi precoci. È l’effetto di un sistema sanitario inevitabilmente polarizzato dalla pandemia, che a causa dell’eccessiva pressione ha ritardato i controlli e gli esami a tutti gli altri malati”. Forte preoccupazione è espressa dalla Lilt-Lega Italiana per la lotta ai tumori di Firenze per voce del suo presidente Alexander Peirano.

“I numeri emersi oggi dall’analisi dei dati Agenas ci restituiscono una situazione molto allarmante, che avrà come conseguenza l’aumento di determinate patologie tumorali a causa di ritardi accumulati nei mesi scorsi, penso ai tumori del colon-retto e della mammella. È facile immaginare - continua il presidente - che adesso ci vorrà un’attenzione particolare verso tutte quelle malattie che sono particolarmente sensibili agli interventi precoci e che si tradurranno, nostro malgrado, in una nuova e maggiore pressione sul sistema sanitario”.

“È necessaria ora una regia unica regionale – spiega -, efficace, in grado di recuperare il tempo perduto. Auspichiamo che realtà come Ispro - Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica - possano intervenire efficacemente in tutta la Toscana così come l'esperienza fiorentina insegna. Bisogna organizzare il sistema per affrontare il probabile aumento della domanda di assistenza ai malati oncologici”.

Ricorda il presidente Litlt Firenze: “dietro ai numeri statistici ci sono persone che rischiano di avere un percorso sanitario più complicato con inevitabili riflessi sulla qualità della loro vita”. La prevenzione resta l’arma più importante nella lotta ai tumori “e non parliamo solo di attività medica, ma di educazione fin dalla scuola ai corretti stili di vita. La Toscana è da sempre alfiere in questo campo: è qui che è partito, ad esempio, lo screening mammografico. Ed è necessario ora agire in maniera coordinata ed omogenea su tutto il territorio regionale per recuperare del tempo prezioso. La Lilt fiorentina da più di 90 anni sostiene la cultura della prevenzione in campo medico come elemento portante della salute dei nostri concittadini, ma anche come elemento che potrà garantire la sostenibilità del sistema sanitario. Non c'è futuro senza prevenzione”.

09 aprile 2021
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