Vaccini Covid. Giani (Toscana): “No alla competizione tra territori. Ma servono dosi e dovremmo produrle in Italia”
“Non possiamo permettere che i territori entrino in competizione tra loro per assicurarsi la vaccinazione prima di altri”, ha ribadito il governatore evidenziando come la questione di fondo resti la carenza di dosi: “Ecco perché sono dell’avviso che dovremmo essere noi a produrli, in Toscana come in altre regioni italiane, dove abbiamo le migliori strutture e professionalità per poterlo fare. Non c’è tempo da perdere”.
25 FEB - “La somministrazione del vaccino deve svolgersi nel rispetto dei criteri di equità e non in base al numero di persone positive, che può eventualmente emergere in un Comune piuttosto che in un altro. La diffusione del virus segue traiettorie non del tutto prevedibili e non sempre arginabili, nonostante il massimo impegno che mettiamo in questo. Non possiamo permettere che i territori entrino in competizione tra loro per assicurarsi la vaccinazione prima di altri”. Lo afferma in una nota il presidente della Toscana,
Eugenio Giani, che evidenzia come il problema di fondo sia comunque legato alla carenza di dosi.
“Ritengo - sottolinea Giani - che occorra accelerare il più possibile sulla vaccinazione di tutta la popolazione nel più breve tempo possibile per arrivare quanto prima all’immunità di gregge. Per fare questo servono i vaccini in grande quantità e il più rapidamente possibile. Ecco perché sono dell’avviso che dovremmo essere noi a produrli, in Toscana come in altre regioni italiane, dove abbiamo le migliori strutture e professionalità per poterlo fare. Non c’è tempo da perdere”.
25 febbraio 2021
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