Ortopedia oncologica pediatrica. Al Meyer arriva Giovanni Beltrami
Tra i massimi esperti di chirurgia ortopedica oncologica, specializzato in protesi su misura con stampa 3D, Beltrami approda a Firenze dopo avere guidato l’Ortopedia oncologica pediatrica del Careggi e raccolto esperienze all’estero in prestigiosi ospedali degli Stati Uniti, ma anche in India, Svizzera, Regno Unito e Hong Kong. Collaborava già da anni, con il pediatrico fiorentino per dare risposta ai casi più impegnativi, dal 2016 questa collaborazione ha assunto un carattere continuativo: solo negli ultimi tre anni ha operato 585 bambini, prevalentemente al Meyer.
12 FEB - Uno dei massimi esperti di chirurgia ortopedica oncologica, specializzato in protesi su misura con stampa 3D, approda al Meyer. È
Giovanni Beltrami - fiorentino, 53 anni -, che entrerà a far parte dell’Università di Firenze, a seguito della selezione per professore associato di Ortopedia e traumatologia presso il Dipartimento di Scienze della Salute, e che, presso il pediatrico del capoluogo toscano, dirigerà la struttura complessa di Ortopedia pediatrica. A darne notizia una nota dell’Aou Meyer.
“L’arrivo di Beltrami - si legge nella nota - permetterà all’Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer di dare ulteriore impulso all’innovazione nel campo di questa branca della chirurgia dedicata ai piccoli pazienti: il docente fiorentino è stato tra i primi, a livello internazionale, a impiantare su bambini protesi personalizzate, realizzate su misura grazie alla tecnologia della stampa 3D, e capaci di dare risposta a problematiche molto complesse e finora non risolvibili”.
Dopo la laurea in Medicina e la specializzazione conseguite a Firenze, Beltrami ha arricchito il suo curriculum con esperienze all’estero in prestigiosi ospedali americani come il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York e la Mayo Graduate School of Medicine di Rochester, ma anche in India, Svizzera, Regno Unito e Hong Kong.
Membro di importanti società scientifiche nazionali e internazionali, è autore di 60 pubblicazioni su riviste internazionali e 280 pubblicazioni a stampa e ha partecipato, in qualità di relatore, a più di un centinaio di convegni di carattere scientifico.
Alle spalle ha una lunga esperienza in sala operatoria, maturata soprattutto nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi intervenendo su problematiche che richiedono un’alta specializzazione: dalle patologie oncologiche alle infezioni, dalle displasie alle fratture complesse.
Da anni, collabora con il pediatrico fiorentino per dare risposta ai casi più impegnativi, ma dal 2016 questa collaborazione ha assunto un carattere continuativo: solo negli ultimi tre anni ha operato 585 bambini, prevalentemente al Meyer, lavorando in team multidisciplinare con i colleghi dell'Ospedale pediatrico.
Presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer, Beltrami ha preso parte alla realizzazione di un progetto che rappresenta un fiore all’occhiello nel panorama della sanità nazionale. Si tratta del Progetto Edy (Early diagnosis young) e consiste nella creazione di un percorso diagnostico privilegiato dedicato ai bambini con una sospetta patologia oncologica. Solo negli ultimi tre anni sono 177 i pazienti presi in carico e operati all’interno di questo progetto, 62 di loro arrivano da fuori regione e l’età media è 9 anni. Il percorso concentra in un’unica sessione tutti gli accertamenti necessari per arrivare a una diagnosi, accelerando i tempi e riducendo al minimo il disagio per i bambini e per le famiglie. Si tratta di un modello organizzativo che prevede la presenza e la collaborazione di una équipe multispecialistica e un notevole sforzo organizzativo per gli operatori coinvolti.
12 febbraio 2020
© Riproduzione riservata
Altri articoli in QS Toscana