Estar. Concorso per amministrativi. Piovi replica a Marcheschi: “Piena trasparenza”
Il Dg dell’Estar replica così al consigliere regionale che in un’interrogazione avanza dubbi sulla trasparenza del concorso per assistente amministrativo. “Il percorso è stato del tutto trasparente e non necessita di alcuna rettifica. È il solo a garantire la necessaria copertura dei fabbisogni delle Aziende Sanitarie nei tempi necessari, oltre che a costituire un’importante occasione per migliaia di giovani”
05 AGO - “Il percorso del concorso è stato del tutto trasparente e non necessita di alcuna rettifica. Peraltro, non è difforme da quanto fatto per tutti gli altri concorsi banditi finora da Estar”.
Monica Piovi, direttore generale di Estar (Ente di supporto tecnico amministrativo regionale), replica al consigliere regionale di Fratelli d’Italia
Paolo Marcheschi, che in un’interrogazione avanza dubbi sulla trasparenza del concorso per assistente amministrativo, le cui preselezioni si sono tenute ad Arezzo dal 29 al 31 luglio. In particolare, Marcheschi chiede di sapere come mai, essendo stato il concorso bandito per 9 posti, questi siano stati poi elevati a 237; e come mai, in conseguenza di questo aumento, non siano stati estesi con un nuovo avviso i tempi di presentazione delle domande di concorso.
“Nel bando pubblicato sul Burt il 5 giugno scorso – precisa Monica Piovi - era stato previsto espressamente che il numero di posti per ciascuna Azienda o Ente avrebbe potuto essere elevato per la copertura di tutti i posti disponibili, e che la modifica del numero di posti messi a concorso sarebbe avvenuta entro l’inizio della prova orale. Questo perché da parte di tutte le Aziende erano ancora in corso le procedure per la definizione del numero esatto degli assistenti amministrativi da assumere nel triennio. Oltretutto - ricorda la dg di Estar - il numero dei posti messi a bando costituisce un impegno all’assunzione da parte delle Aziende e richiede tra l’altro anche una dichiarazione di copertura finanziaria delle assunzioni, e quindi deve essere un’operazione puntuale e ragionata”.
Quanto all’opportunità di estendere con un nuovo avviso i tempi di presentazione delle domande, Piovi spiega che non è stato ritenuto opportuno riaprire i termini di presentazione delle domande “in primo luogo perché la partecipazione è stata molto elevata (6.757 domande); in secondo luogo, perché la riapertura del bando, facendo riaprire tutta la procedura, avrebbe vanificato lo sforzo compiuto per garantire la disponibilità della graduatoria nei primi mesi del 2020, facendo slittare di almeno 3/4 mesi la disponibilità della graduatoria, considerato anche il periodo estivo”.
“Proprio per la sua importanza per l’intero Ssr – chiarisce ancora Monica Piovi – il concorso è stato necessariamente bandito prima di completare la raccolta puntuale del fabbisogno di ciascuna Azienda, in quanto era indispensabile riuscire ad attivare il percorso concorsuale in modo da poter avere la graduatoria all’inizio del 2020. Sia per i pensionamenti programmati che per le nuove norme su “quota cento”, nonché per i fenomeni di mobilità verso altre regioni - osserva Piovi - è facilmente prevedibile un turn over elevato, ed è quindi inderogabile per il SSR l’esigenza di assicurare una graduatoria valida a tempo indeterminato a cui attingere, per non interrompere lo svolgimento di importanti attività di supporto amministrativo ai servizi sanitari e socio-sanitari”.
“Completata il 24 luglio l’analisi dei fabbisogni da parte delle Aziende, nel sempre rispettato principio di massima trasparenza – aggiunge – è stato quindi aggiornato il numero di posti messi a concorso, tra l’altro con notevole anticipo rispetto a quanto previsto nel bando stesso”.
“Il percorso è stato del tutto trasparente e non necessita di alcuna rettifica – prosegue Piovi – ed è il solo a garantire la necessaria copertura dei fabbisogni delle Aziende Sanitarie nei tempi necessari, oltre che a costituire un’importante occasione per migliaia di giovani; peraltro non è difforme da quanto fatto per tutti gli altri concorsi banditi fino ad ora, a cominciare dal concorso per infermieri che, a fronte dei due posti banditi per l’Azienda Ospedaliera Senese, ha visto la partecipazione di 12.669 professionisti. Preme ricordare – conclude – che, per garantire la massima trasparenza, oltre alla pubblicazione nell’apposita sezione del bando per la presentazione delle domande, visto il forte interesse da parte dei cittadini, come peraltro fatto anche per il concorso degli infermieri, ancora prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il bando era stato anticipato fin dal 28 maggio sul sito web per favorire la più ampia partecipazione”.
05 agosto 2019
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