Omicidio stradale. Protocollo Asl Sud Est-Procura per analisi tossicologiche del sangue entro 48 ore
Obiettivo è “garantire l’applicazione severa ed efficace della legge” nei casi di omicidio stradale o di incidenti stradali con lesioni gravi o gravissime. Per il Dg D’Urso “il trampolino per un’importante collaborazione tra istituzioni anche sul piano della prevenzione dell’uso e abuso di alcol e di sostanze stupefacenti”.
30 LUG - “Una forte collaborazione tra le istituzioni per dare risposte sempre più veloci e puntuali nei casi di omicidio stradale o di incidenti stradali con lesioni gravi o gravissime”. Così una nota della Ausl Toscana Sud Est annuncia la firma di un protocollo con la Procura di Arezzo per le analisi del sangue pronti entro 48 ore nei casi di omicidio stradale o di incidenti stradali con lesioni gravi o gravissime. “Tempi brevi e certi, quindi, per individuare l’eventuale presenza di alcol o droga in chi si trovava alla guida del mezzo incidentato”.
Il protocollo segue la firma di quello a livello regionale tra Toscana e Procura della Repubblica di Firenze, che viene adesso declinato nelle singole province, con l’obiettivo di sciogliere i nodi più controversi della norma come il prelievo coatto, il coinvolgimento attivo delle forze dell’ordine sia per l’accompagnamento dell’interessato al Pronto Soccorso che per la sua eventuale immobilizzazione in caso di prelievo coatto, la facoltà del medico di valutare se lo stato di salute psico/fisica dell’interessato sia compatibile con l’azione di prelievo coatto, il coinvolgimento dell’Ordine dei Medici per quanto riguarda le certificazioni mediche ed altri aspetti legati alla copertura assicurativa per gli aspetti civilistici, quando il sanitario viene investito della funzione di ausiliario.
“Questo Protocollo di intesa è il trampolino per un' importante collaborazione tra istituzioni anche sul piano della prevenzione dell’uso e abuso di alcol e di sostanze stupefacenti – afferma nella nota il direttore generale
Antonio D’Urso – Come Asl, riteniamo fondamentale qualsiasi azione volta alla prevenzione. In questo senso l’attenzione va soprattutto verso i nostri giovani. A livello aziendale, le strutture coinvolte nel protocollo sono il Pronto Soccorso e il Laboratorio di Analisi, che ringrazio per il lavoro che stanno svolgendo. I ringraziamenti vanno ovviamente anche alla Procura e a tutte le forze presenti questi mattina, che garantiscono una collaborazione interistituzionale nell’ottica del cittadino”.
“In Toscana siamo i primi a garantire indagini tossicologiche entro 48 ore su matrice di sangue – ha spiegato
Agostino Ognibene, responsabile dell’Area Funzionale Medicina di Laboratorio – Avere la prova certificata della contestualità dell’uso di sostanze alteranti da parte di chi guida, è fondamentale a livello giudiziario. Questo non può essere fatto con i campioni di urina, ma solo con il prelievo del sangue e la sua analisi immediata. Il laboratorio di Tossicologia di Arezzo, diretto dalla dr.ssa Silvia Corezzi, ha quindi individuato una procedura e si è organizzato in modo tale da garantire questo servizio. Si parte dal primo agosto”.
“Ringrazio l’Azienda sanitaria per la sua disponibilità. Quella degli incidenti stradali, con gravi e gravissime conseguenze, è una piaga anche nella nostra provincia – ha dichiarato il Procuratore
Roberto Rossi – Si tratta di reati che prevedono gravi sanzioni ma, senza un immediato riscontro tossicologico, la severità della legge rischia di non avere la giusta efficacia. Adesso possiamo operare con rigore, grazie a strumenti concreti che l’Azienda ci mette a disposizione”.
La conclusione è stata affidata al Prefetto, Anna Palombi: “Ci siamo interrogati tante volte su come velocizzare certe procedure avendo risultati rigorosi sull’uso di sostanze stupefacenti ed alcol. Questo protocollo rappresenta un importante strumento e dovrà essere affiancato anche da altre iniziative che tutte le istituzioni, in sinergia, potranno mettere in piedi”.
In base al XVII rapporto ACI-CENSIS, la guida sotto influsso di alcol e droghe rappresenta il più grande problema (61,6%), seguito dall'eccesso di velocità (57,0%) per i giovani tra 18 e 29 anni; preoccupante risulta anche la percentuale di giovani che pur sapendo di doversi mettere alla guida sceglie di non limitare il consumo di alcol o di sostanze stupefacenti. In Toscana, dai dati del "Sistema integrato regionale per la sicurezza stradale" sugli incidenti stradali avvenuti nel 2015, emerge che nella regione ci sono stati 15.863 incidenti con lesioni a persone, che hanno causato 247 morti e 20.957 feriti. La maggior parte delle vittime sono pedoni, conducenti e passeggeri di veicoli a due ruote, che costituiscono il 61% dei morti per incidente stradale in Toscana nel 2015.
30 luglio 2019
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