Farmaci biosimilari. Roche su sentenza Tar Toscana: “Messi al centro gli effettivi bisogni del paziente”
Dario Scapola, Direttore Market Access di Roche, commenta la sentenza che ha annullato la delibera toscana. “Comprendiamo le esigenze delle Regioni alle prese con stringenti vincoli di bilancio e condividiamo la necessità di razionalizzazione della spesa farmaceutica”, ma per Scapola l'accesso ai farmaci non deve essere limitato da ragioni economiche.
27 MAR - “Una decisione importante a tutela dell’appropriatezza prescrittiva”. Così
Dario Scapola, Direttore Market Access di Roche S.p.A., commenta la recente sentenza del TAR della Toscana sui farmaci biologici. “Siamo fermamente convinti che, accogliendo il nostro ricorso, la giustizia amministrativa abbia messo al centro gli effettivi bisogni del paziente, affermando la centralità dell’autonomia prescrittiva da parte del medico, sulla base di un principio applicabile ad ogni situazione in cui l’accesso del paziente al medicinale possa essere limitato per esclusive ragioni economiche”.
In questa prospettiva, Scapola evidenzia che “comprendiamo bene le esigenze di tutte le Regioni alle prese con stringenti vincoli di bilancio, e condividiamo la necessità di razionalizzazione della spesa farmaceutica, in un’ottica più ampia di sostenibilità del Sistema Salute. Solo come Roche, in questi anni abbiamo restituito al Servizio Sanitario Nazionale più di mezzo miliardo di euro, tra ripianamento allo sfondamento della spesa farmaceutica – il cosiddetto payback – e i rimborsi per gli adempimenti di accordi negoziali. Questo si è tradotto in più di 50 milioni di euro per la sola Regione Toscana. (In particolare Roche ha contribuito con un payback tra il 2013 e il 2017 pari a 297.166.876 € a livello nazionale, 37.735.661 € per la sola Toscana; a cui si aggiungono i 276.351.024 € di rimborso negoziali per il quinquennio 2013-2018, di cui 22.452.876 € andati alla Regione)”.
Inoltre, illustra ancora Scapola, “Roche Italia investe ogni anno nel Paese circa 40 milioni di euro in ricerca clinica, un impegno che si traduce in un beneficio diretto non solo per i 230 centri coinvolti e i quasi 11.000 pazienti. Nella sola Regione Toscana, sono attivi oggi 98 studi clinici in 22 centri diversi per un totale di oltre 1.100 pazienti”.
“Come azienda che da sempre ha a cuore il diritto alla salute di tutti i cittadini – conclude il Direttore Market Access di Roche S.p.A. - auspichiamo di continuare la proficua collaborazione con tutte le Regioni, anche ai fini dell’elaborazione di una nuova governance, che possa conciliare controllo della spesa farmaceutica, innovazione e diritti dei medici e dei pazienti, consapevoli di essere parte di un Sistema in cui ognuno deve fare la sua parte. Pertanto, siamo fiduciosi che le autorità di riferimento e le imprese possano sempre mettere in primo piano la salute delle persone garantendo la libertà di prescrizione ai medici e l’accesso alle migliori cure ai pazienti, in un contesto di sostenibilità del SSN”.
27 marzo 2019
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