Nursind: “Sbloccare assunzioni a tempo indeterminato nei presidi di Lucca e Valle del Serchio”
“Servono almeno 30 infermieri e 15 operatori sociosanitari: tutti i settori sono in sofferenza, tra ferie sospese, malattie non sostituite e continuo ricorso a straordinari e reperibilità. Le rassicurazioni fornite dall’Azienda sanitaria sono del tutto insufficienti”. Così il sindacato autonomo degli infermieri, sulla questione della carenza di organico nell’Asl Nord Ovest.
01 MAR - “Servono almeno 30 infermieri e 15 operatori sociosanitari tra presidi ospedalieri e territoriali tra Lucca e la Valle del Serchio: tutti i settori sono in sofferenza, tra
ferie sospese, malattie non sostituite e continuo ricorso a straordinari e reperibilità. Le rassicurazioni fornite dall’Azienda sanitaria sono del tutto insufficienti”. Con queste parole il Nursind, sindacato autonomo degli infermieri, torna sulla questione della carenza di organico nell’Asl Nord Ovest, dopo i numeri forniti dagli stessi vertici aziendali.
“Ventotto infermieri assunti in 2 anni, come la stessa Asl Nord Ovest ha documentato - dichiarano in una nota
Teresa Porta e Roberto Pasquinelli della segreteria provinciale Nursind di Lucca - non possono essere sufficienti a coprire il fabbisogno di organico, né tantomeno a fare fronte a turnover e pensionamenti.
È necessario subito sbloccare le assunzioni a tempo indeterminato, attingendo dalla graduatoria ancora in essere”.
“La situazione è drammatica a causa del picco di accessi al pronto soccorso per malattie stagionali - continua il sindacato - che accentua la perdurante carenza di personale. Le lunghe assenze come gravidanze e aspettative non vengono sostituite. L’Azienda sanitaria è orientata ad assumere personale a tempo determinato, ma in numero insufficiente e in palese ritardo, mentre la mobilità interaziendale non viene attivata”.
“
A rendere il clima ancora più teso ci si mettono continui e inspiegabili errori in busta paga, tra indennità non pagate e presenze mancanti. Senza contare l’inserimento continuo di nuove norme e disposizioni aziendali senza una opportuna informazione capillare preventiva”, proseguono Porta e Pasquinelli.
“Ogni processo di riorganizzazione porta a una riduzione del personale in organico o un aggravio nelle mansioni degli infermieri: è necessario procedere subito a nuove assunzioni a tempo indeterminato - conclude il Nursind - se vogliamo evitare un incremento del rischio clinico”.
01 marzo 2019
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