Chirurgia robotica. Doppio record italiano a Careggi con 1.515 interventi di cui 1.149 in urologia
Questo doppio risultato è al centro del Convegno sulla chirurgia robotica in corso a Firenze, presieduto dal professor Marco Carini direttore del Dipartimento oncologico di Careggi e dell’Urologia oncologica mininvasiva robotica ed andrologica dell’Azienda ospedaliero-universitaria fiorentina.
15 FEB - "Careggi è il primo ospedale in Italia per numero di interventi robotici nelle varie specialità chirurgiche e conferma il primato nazionale anche per la chirurgia robotica urologica. Nel 2018 sono state eseguite nell’ospedale fiorentino un totale di 1515 procedure chirurgiche robotiche, di cui 1149 in ambito urologico. Questo doppio record è al centro del Convegno sulla chirurgia robotica presieduto dal professor
Marco Carini direttore del Dipartimento oncologico di Careggi e dell’Urologia oncologica mininvasiva robotica ed andrologica dell’Azienda ospedaliero-universitaria fiorentina. L’evento è in corso all’Auditorium del CTO di Careggi in Largo Palagi a Firenze e si concluderà e domani". È quanto si legge in una nota dell'Aou Careggi.
"Careggi nel 2009 è stato fra i primi ospedali del Sistema sanitario pubblico italiano a sperimentare la chirurgia robotica - ricorda Carini - e negli anni, grazie all’impegno della Regione Toscana è stato in grado di progredire portando ai massimi livelli queste tecnologie innovative con il supporto di investimenti strutturali adeguati, come la realizzazione di nuovi blocchi operatori concepiti e attrezzati per garantire le massime prestazioni ai robot chirurgici. Questa esperienza - prosegue Carini - dimostra come oggi l’eccellenza sia sempre di più un gioco di squadra che si ottiene solo grazie all’interazione competente e generosa di chirurghi, anestesisti, clinici, infermieri, personale sanitario specializzato, ma anche ingegneri, manager e funzionari che a tutti i livelli si sono fortemente impegnati per il successo di questa impresa di sistema".
"La Regione - dichiara l’assessore al Diritto alla Salute della Toscana
Stefania Saccardi - ha investito molto nella chirurgia robotica innanzi tutto nell’intento di fornire le migliori cure attualmente disponibili soprattutto alle persone malate di tumore. I risultati raggiunti dall’Azienda Careggi, che ringrazio con tutti i suoi operatori, dimostrano che siamo sulla strada giusta, ma anche che possiamo e dobbiamo continuare a crescere nell’impegno e nell’eccellenza al servizio dei cittadini".
"A Careggi nel 2013 è stato eseguito uno fra i primi prelievi di rene da vivente con procedura robot-assistita - aggiunge la nota - e nel 2017 è stato realizzato dall’equipe diretta dal professor
Sergio Serni il primo trapianto di rene in Italia da donatore a cuore fermo mediante chirurgia robotica".
"La robotica è ormai fondamentale nella chirurgia urologica in ambito oncologico - conclude Carini -. Con questa tecnica siamo in grado di eseguire interventi estremamente complessi sia nelle fasi demolitive sia in quelle ricostruttive con buone possibilità di recupero funzionale in un sempre maggior numero di pazienti".
"La robotica rappresenta un investimento complesso per il Sistema e per la salute dei cittadini. Come dimostra l’esperienza di Careggi, diventa sostenibile quando si raggiungono grandi numeri con un relativo bilanciamento dei costi complessivi grazie alla riduzione delle giornate di degenza post operatoria - è il Commento di
Rocco Damone direttore generale di Careggi -. Ma non è solo un investimento economico, rappresenta anche un volano per la crescita professionale a tutti i livelli, per il progresso scientifico nella didattica, nella ricerca e nell’organizzazione sanitaria che devono adattarsi a questa nuova tecnologia in continua evoluzione".
15 febbraio 2019
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