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Via libera alla Manovra finanziaria in Toscana. Scontro in Aula sulle risorse destinate alla sanità

A favore hanno votato i gruppi del Pd e di Art.1-Mdp, mentre tutti i gruppi di opposizione (Movimento 5 stelle, Lega, Gruppo misto-Tpt, Sì - Toscana a sinistra, Fi e Fdi) si sono espressi con voto contrario. Sollevata, durante il dibattito, la questione delle risorse insufficienti destinate alla sanità. 

22 DIC - Il Consiglio regionale ha votato la proposta di legge “Bilancio di previsione finanziario 2019-2021” mercoledì scorso, approvandola a maggioranza. A favore hanno votato i gruppi del Pd e di Art.1-Mdp, mentre tutti i gruppi di opposizione (Movimento 5 stelle, Lega, Gruppo misto-Tpt, Sì – Toscana a sinistra, Fi e Fdi) si sono espressi con voto contrario. Sollevata, durante il dibattito, la questione delle risorse insufficienti destinate alla sanità. 
 
“Nel 2019 avremo nel preventivo una cifra analoga a quella del 2018: circa 16 miliardi di euro”, ha esordito Jacopo Alberti (Lega), con alla mano tutti i numeri del bilancio, che ha ripercorso a partire dal disavanzo e dagli interventi sul fronte della tutela della salute e della sanità per il 2019. “Non ci risultano 86 milioni di aumento in sanità - ha affermato - ma il 12,63 per cento in meno rispetto al 2018, e questo cosa significa?”. “Se vuol dire avere curato peggio i cittadini toscani noi non ci stiamo. Cari colleghi e assessori, noi pensiamo che i conti pubblici toscani non siano felix, ma infelix”.
 
“Abbiamo discusso in commissione Sanità e pensiamo che questo Bilancio dia risposte a chi ha bisogno”, ha affermato il presidente Stefano Scaramelli (Pd), che ha parlato di questioni di carattere abitativo, di contrasto alla povertà con l’ausilio del terzo settore, di risorse per la violenza di genere, di acquisto di generi di prima necessità per persone in difficoltà, di attenzione alle famiglie con bimbi disabili o in procinto di fare trapianti fuori regione, di investimenti nella prevenzione. “Questo bilancio ci metterà nella condizione di aumentare i servizi - ha concluso - e di ridurre il super ticket”.
 
Per quanto riguarda la riduzione del budget della sanità, l'assessore al Bilancio Vittorio Bugli ha replicato che “Nel 2018 è di 6 miliardi e 972 e nel 2019 sarà di 6 miliardi e 976; lo abbiamo revisionato con cautela rispetto a quello che è l’impegno previsto in finanziaria nazionale”. Rimanendo sulla sanità l’assessore ha annunciato che “nei prossimi giorni si parlerà di ticket: prenderemo provvedimenti da questo punto di vista e faremo vedere come sta la situazione da noi rispetto ad altre regioni campione”.
 
Bugli ha rivendicato lo ‘scaglionamento’ in base al reddito Isee deciso dalla Toscana, “unica regione in Italia”, fin dal 2013, quando “il ministro Tremonti ci obbligò a mettere 30 milioni di ticket”. Il fondo sanitario per le regioni aumenterà di 1 miliardo, ma “è lo stesso miliardo che c’era nelle finanziarie del governo di centrosinistra e che sapevamo essere insufficiente”. Anche perché “ci si dovrebbe pagare 600milioni di farmaci innovativi; 800 di nuovi Lea e 600 milioni di nuovi contratti”. 

22 dicembre 2018
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