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Scontro tra Saccardi e il sindaco di Arezzo sulle Società della Salute

Ghinelli parla di “paghette” per “prendere ordini” e sostiene che“la ‘zonona’ non funziona e non funzionerà” e quelle risorse “era meglio impiegarle per scelte a favore degli aretini e dei toscani”. L’assessore replica: “Le risorse che dalla Regione vanno alle Società della Salute o ai distretti sono per realizzare per l’appunto i servizi sociali e socio-sanitari. Sempre che le amministrazioni comunali le sappiano utilizzare a favore dei loro cittadini”.

19 LUG - Botta e risposta tra il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, e l’assessore alla Salute della Regione Toscana, Stefania Saccardi. In una nota diffusa sui media locali, Ghinelli attacca la Regione sostenendo che “ci ‘pagano’ per realizzare il programma politico del presidente Rossi. A poco è valso dire che la ‘zonona’ non funziona e non funzionerà, a poco è valso dire che le Società della Salute non hanno funzionato e difficilmente lo faranno in realtà come la nostra. A poco è valso chiedere un coinvolgimento più diretto dei sindaci e dei territori”.
 
“Queste risorse – attacca ancora il sindaco di Arezzp - era certo meglio impiegarle per scelte a favore degli aretini e dei toscani. Il 2 agosto i sindaci della ‘zonona’ prenderanno insieme una decisione. Da parte del Comune di Arezzo vale il solito principio ‘siamo disposti a collaborare, ma indisponibili a prendere ordini’. Faremo ogni scelta nell’interesse della nostra città senza tabù, ma senza farci baloccare da ‘paghette’ davvero quasi offensive e per ogni scelta pretendiamo impegni e questa volta scritti, altrimenti sarà scontro su tutta la linea”.

Parole ha cui l’assessore Saccardi ha voluto replicare in una nota. “Le risorse che dalla Regione vanno alle Società della Salute o ai distretti sono, come l’amministrazione dovrebbe sapere bene, risorse che vanno a disposizione delle amministrazioni comunali per realizzare per l’appunto i servizi sociali e socio-sanitari. Sempre che le amministrazioni comunali le sappiano utilizzare a favore dei loro cittadini”.

“Queste risorse - chiarisce Stefania Saccardi - provengono in parte dal Fondo sanitario e in parte dal Fondo sociale. Se Ghinelli avesse letto la delibera, avrebbe visto che devono essere rendicontate in termini di programmazione di servizi sociosanitari per il territorio. Stupisce quindi che si chiamino "paghette" risorse aggiuntive che il Comune di Arezzo avrà a disposizione per migliorare e accrescere i servizi per i propri cittadini, anche per quelli che hanno votato per Ghinelli e non per Rossi”.

“E’ offensivo - dice ancora l’assessore Saccardi - che si ritengano "paghette" le risorse che vengono stanziate dalla Regione per realizzare i servizi sociali. Se il sindaco di Arezzo ritiene di non utilizzare le risorse messe a disposizione dalla Regione Toscana per i suoi cittadini, ce le restituisca e noi le utilizzeremo per i cittadini di altre zone. Le risorse aggiuntive - chiarisce - sono state stanziate dalla Regione non per un programma politico, come sostiene Ghinelli, ma per aiutare e sostenere le zone che decidono di unirsi a migliorare e unificare i servizi, e per evitare che l’unificazione delle zone potesse andare a penalizzare i bilanci sul sociale di alcuni Comuni che avevano quote sociali diverse rispetto ad altri. Ma ciò che conta davvero - conclude -, e che il sindaco di Arezzo non ha compreso, è che queste risorse sono messe a disposizione dei Comuni per rendere servizi ai cittadini, compresi quelli, ripeto, che hanno votato per il sindaco di Arezzo”.

“Per quanto invece attiene all’unificazione delle zone - afferma infine l’assessore - è ancora in corso una riflessione all’interno della Giunta e del Consiglio sull’assetto definitivo”.

19 luglio 2018
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