Asl Centro area Empolse. Snami: “Proclamate 48 ore di sciopero dei medici del 118”
Previste 48 ore di sciopero a partire dalle ore 8 del prossimo17 luglio. I medici, denuncia il sindacato, stanno svolgendo tutti obbligatoriamente da un anno circa 50 ore in più al mese rispetto all’orario normale e a questo carico di lavoro si vanno ad aggiungere anche 48 ore di reperibilità. Una situazione preoccupante”
13 LUG - “Siamo ancora una volta costretti a segnalare la condizione ormai incancrenita dei medici del 118 dell’area Empolese dell'Asl Toscana centro. Con l’estate la situazione del monte orario è diventata ancora più pesante: alle legittime ferie del personale aggiungiamo le malattie stagionali e le altre attività che devono essere garantite in quanto oggetto di convenzione, come l’assistenza ad eventi che si vanno a sommare alla già esorbitante attività istituzionale.
È quanto hanno dichiarato
Genoveffa Alfiero, Snami Est Toscana e
Alberto Nannelli Snami Cimo emergenza Toscana che difronte alla mancanza di soluzioni da parte dell’Azienda proclamato un nuovo sciopero, di 48 ore dalle ore 8,00 del giorno 17 luglio
“In questi mesi l’Azienda ha continuato ad ignorarci e a fare ostruzionismo alle nostre legittime richieste, facendo finta che il problema sia solo dello Snami e rifiutando di prendere in considerazione tutte le soluzioni che avevamo proposto – hanno dichiarato – i medici stanno svolgendo tutti obbligatoriamente da un anno circa 50 ore in più al mese rispetto all’orario normale e a questo carico di lavoro si vanno ad aggiungere anche 48 ore di reperibilità, che spesso si traducono in ulteriori turni in caso di malattie, più frequenti anche a causa del superlavoro.
In realtà noi vogliamo sottolineare che il nostro interesse primario è il cittadino che necessita di assistenza sanitaria in emergenza, oltre al benessere del personale sanitario. In realtà le due cose vanno di concerto, in particolare per il personale di Emergenza, che a differenza di altre categorie è maggiormente esposto a stress post traumatico e proprio per questo diventa vitale la possibilità di poter beneficiare dei giusti riposi e di una regolare successione della turnazione.
Stiamo combattendo per avere una vita più vivibile anche nell’interesse delle persone assistite – hanno concluso – noi lavoriamo in scienza e coscienza e questa situazione ci fa preoccupare, in quanto un calo di attenzione dovuto alla stanchezza può fare la differenza”.
13 luglio 2018
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