Accordo Regione-Cesvot per supportare le associazioni nell’adeguamento alla riforma del Terzo settore
Saccardi: “Con questo progetto che verrà gestito da Cesvot, vogliamo dare assistenza e consulenza a tutte le associazioni per tutti gli adempimenti previsti dalla riforma. Vogliamo che tutte le associazioni abbiano l'opportunità di cogliere tutti i vantaggi che la riforma del terzo settore offre”
30 MAG - Regione Toscana e Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana) hanno stipulato un accordo di collaborazione finalizzato a supportare le associazioni nell’adeguamento alla recente riforma del Terzo settore.
"La riforma alla quale tutti gli enti del terzo settore dovranno adeguarsi è molto complicata”, ha detto l’assessore al Diritto alla salute e al welfare
Stefania Saccardi nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’accordo. “Con questo progetto, che finanziamo noi come Regione e che verrà gestito da Cesvot, vogliamo dare assistenza e consulenza a tutte le associazioni, piccole o grandi che siano, per tutti gli adempimenti previsti dalla riforma. Noi vogliamo che tutte le associazioni e tutti gli enti abbiano l'opportunità di cogliere tutti i vantaggi che la riforma del terzo settore offre. Da anni Regione e Cesvot collaborano per migliorare la programmazione degli interventi rivolti al terzo settore. Cesvot dispone tra l'altro di un sistema informativo costantemente aggiornato sulle organizzazioni del terzo settore, le attività svolte, i servizi realizzati. Ci è sembrato dunque naturale sviluppare questa collaborazione anche alla luce di quanto previsto dalla recente riforma”.
"All'inizio del prossimo anno tutte le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale e le Onlus sono chiamate a modificare i propri statuti in adeguamento a quanto previsto dalla riforma del Terzo settore”, ha aggiunto il presidente del Cesvot
Federico Gelli. “Non è una semplice operazione ‘tecnica’, come potrebbe apparire, di sostituzione di vecchie norme degli statuti con norme nuove. E' in realtà una sfida complessa, che anzitutto investe la "missione" degli enti. La riforma, infatti, chiede di scegliere uno o più settori di attività di interesse generale con chiarezza; individuare il "modo" in cui le attività sono realizzate (volontariato, mutualità, attività di impresa); adottare nuovi strumenti di trasparenza e pubblicità; modificare la governance affinché le attività possano essere svolte più efficacemente. Un processo d i ripensamento globale, più che una semplice operazione di modifica statutaria. Per questo, il tempo che ci separa dal 3 febbraio 2019 non è moltissimo e deve essere messo a frutto con spirito costruttivo”.
Il progetto prevede, oltre l'ordinaria attività di consulenza erogata da Cesvot alle associazioni di volontariato, 27 giornate di consulenza itinerante su tutto il territorio regionale (il calendario è disponibile sul portale www.cesvot.it). In ciascuna delle sedi delle delegazioni territoriali di Cesvot tutti gli enti del terzo settore potranno incontrare professionisti della materia, che offriranno loro, su appuntamento, tutta l'assistenza necessaria per aiutarli a definire il nuovo statuto.
Il servizio di consulenza, gratuito, è rivolto alle organizzazioni di volontariato e a tutti gli enti del terzo settore con sede in Toscana. Gli enti costituiti prima dell'entrata in vigore del Codice del terzo settore (3 agosto 2017) dovranno rispondere alle esigenze di adeguamento statutario entro il 3 febbraio 2019. Il servizio sarà offerto da un team di esperti capaci di rispondere alle richieste in modo personalizzato.
La Regione finanzia questo progetto con 65.000 euro.
30 maggio 2018
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