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Toscana. Presentate le linee guida sull’amianto

Previste da una legge regionale dello scorso ottobre, le linee guida sono state approvate dalla Giunta regionale ad aprile. Saccardi: “C'è il divieto dell'utilizzo ma questo non ci esime dal mettere in atto una serie di azioni che vanno dalla sorveglianza sullo smaltimento alla sorveglianza sui mesoteliomi, fino a quella sugli ex esposti all’amianto". LE LINEE GUIDA

18 MAG - Sono state presentate questa mattina dagli assessori alla Salute Stefania Saccardi e all’Ambiente Federica Fratoni le “Linee guida sull’amianto. Criteri e priorità per l’esercizio delle azioni della Regione Toscana”. 

“Il tema amianto viene affrontato dalla Regione con trasversalità, perché coinvolge oltre al settore ambiente, anche al sanità e il governo del territorio”, ha detto Fratoni. “L'obiettivo ambizioso ma assolutamente necessario che ci poniamo è quello di una rappresentazione e di un'azione organiche che in modo sinergico, vadano verso un traguardo comune. Il passaggio di oggi è fondamentale. Intanto partiamo da un quadro conoscitivo completo sullo stato dell'arte in Toscana, che è l'elemento fondamentale dal quale partire per una corretta pianificazione - che stiamo redigendo - e che arriverà nei prossimi mesi all'attenzione del consiglio regionale. Vogliamo dare una rappresentazione complessiva delle tante azioni che la Regione Toscana sta mettendo in campo, ci sono già iniziative volte alla rimozione delle coperture, penso ai bandi sull'efficientamento energetico, alle agevolazioni fiscali: un'azione quindi che si dipana in varie direzioni e che mi auguro trovi la sensibilità, ma certamente sarà così, di tutti gli attori in campo”.
 
“Sappiamo - ha proseguito Fratoni - che la normativa nazionale ha 25 anni, ma la situazione dei nostri edifici con presenza di fibre d'amianto è ancora importante. Quindi dobbiamo incentivare e sostenete adeguatamente un'attività che è in capo alle pubbliche amministrazioni ma che è anche in capo ai cittadini, alle imprese, agli operatori, e che ha bisogno di elementi di conoscenza e di supporto adeguato per condurre a un obiettivo che ci auguriamo possa essere il migliore possibili e raggiunto in tempi rapidi”.

“L’obiettivo è aumentare la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori in relazione alla presenza di amianto”, ha aggiunto Stefania Saccardi. “C'è il divieto dell'utilizzo ma questo non ci esime dal mettere in atto una serie di azioni che vanno dalla sorveglianza sullo smaltimento - in Toscana nel 2016 sono state smaltite circa 52mila tonnellate -, alla sorveglianza sui mesoteliomi, fino ad arrivare al Piano che l'assessorato al diritto alla salute ha varato nel 2016 e che riguarda la sorveglianza degli ex esposti all'amianto: attraverso un accordo con le organizzazioni sindacali e con le associazioni di categoria, abbiamo messo in piedi una serie di sportelli per diffondere la possibilità per tutti i lavoratori che hanno avuto a che fare con l'amianto di avere una attenta sorveglianza sanitaria completamente gratuita e sia possibile monitorare costantemente il loro livello di salute. Tante altre le attività che mettiamo in campo insieme all'assessorato all'ambiente, dalla sorveglianza delle acque fino a un registro che 'Istituto per la prevenzione e la ricerca oncologica, l'ISPRO, tiene in piedi su questo fronte, facendo in modo che i lavoratori e le persone in generale siano sempre più protette da questa sostanza”.

Previste dalla legge regionale 55 del 5 ottobre 2017, le linee guida sono state approvate dalla Giunta regionale il 9 aprile scorso e contengono 6 punti fondamentali:
- un quadro conoscitivo provvisorio, formulato sulla base dei dati raccolti dalle strutture regionali competenti fino ad ora;
- i criteri e le priorità delle azioni da sostenere per contenere e ridurre il rischio dalla esposizione all'amianto;
- i criteri per lo sviluppo degli interventi posti in essere fino ad oggi;
- i criteri con i quali gli enti locali attivano servizi per la rimozione e lo smaltimento dell'amianto proveniente da utenze domestiche, nell'ambito dei contratti di servizio stipulati per la raccolta dei rifiuti oppure ricorrendo a specifiche convenzioni;
- la gestione di situazioni di emergenza derivanti da eventi di natura straordinaria;
- gli indirizzi per la gestione uniforme degli esposti.

In attuazione di queste disposizioni, è stato costituito presso l'assessorato all'ambiente un gruppo di lavoro cui hanno collaborato, oltre la Direzione Ambiente ed Energia, il settore Progetti speciali e processi trasversali in ambito di prevenzione, il settore Educazione ed istruzione e il settore Politiche e iniziative regionali per l'attrazione degli investimenti, inoltre, Lamma e Arpat.

18 maggio 2018
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