Arrivano i Robot che assistono gli anziani a casa e all’esterno. Sperimentazioni nelle Marche e in Toscana
Per due settimane alcuni anziani volontari delle Marche trascorreranno le loro giornate assistiti dal robot domestico "Dora", in grado di fornire servizi che vanno dallo spostare gli oggetti al ricordare le medicine. In Toscana saranno invece testati il robot condominiale “Oro” e quello da esterno “Coro”.
03 DIC - Sono programmati per fare la spesa, gettare la spazzatura, comunicare a distanza con i familiari e garantire la sicurezza dell’anziano tra le mura domestiche o all'esterno. Ora i tre robot sviluppati dall’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa in collaborazione con l’Irccs Inrca - l’Istituto Nazionale di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico per Anziani - verranno testati per la prima volta in condizioni reali, all’interno di strutture che un giorno potrebbero concretamente farne uso. E’ la fase finale del progetto europeo “Robot-Era” (Implementation and Integration of advanced Robotic systems and intelligent Environments in real scenarios), che ha lo scopo di sperimentare servizi robotici avanzati integrati negli ambienti di vita (casa, condominio e quartiere) per favorire il benessere dell’anziano e dei familiari, supportandoli nelle attività quotidiane.
All’Inrca - che ha il ruolo di studiare l’accettabilità della tecnologia da parte dell’utente – verrà testato “Dora”, il robot domestico. Nel mese di dicembre, per un periodo di due settimane, presso la “Casa Amica” del Presidio Ospedaliero di Ancona – una smart house attrezzata con tutte le tecnologie domotiche - alcuni anziani volontari trascorreranno le loro giornate assistiti dal robot e da un infermiere. Verranno coinvolti pazienti diversi, da chi sta completando il periodo di riabilitazione, a soggetti con demenza lieve, in modo da valutare le esigenze dei possibili tipi di utenza.
Contestualmente, il robot condominiale “Oro” e quello da esterno “Coro” verranno testati nella Residenza per Anziani “San Lorenzo” (FI). Una versione leggermente diversa di quest’ultimo lavorerà in una simile struttura a Orebro, in Svezia, in cui fornirà servizi di trasporto alimenti, posta e consegna della biancheria. Si tratta della fase finale del progetto, che segue due cicli di sperimentazione nel laboratorio DomoCasa di Peccioli (Pisa) e nella Residenza assistita di Angen in Svezia. Una volta conclusa, avrà coinvolto complessivamente quasi 160 anziani, diventando così l’esperimento di robotica più vasto mai condotto. Già durante il corso del 2013 oltre 70 anziani hanno collaborato per testare i servizi offerti dai tre robot, fornendo considerazioni e suggerimenti che sono serviti a ripensare e riprogettare le macchine e i servizi da esse svolti nella versione attuale.
Servizi che, come nel caso dell’accompagnamento a passeggio, trasporto di beni, video chiamata, reminding medicine, potrebbero essere già offerti nel corso del 2016. "Le Residenze per Anziani - spiega l'Inrca in una nota - potranno affittare le piattaforme robotiche, senza la necessità di acquistarle”.
Cosa fanno i robot
Il robot domestico agisce in casa, fornendo servizi che spaziano dalla possibilità di fare la spesa online a raccogliere la spazzatura, dal ricordare le medicine, alla sicurezza. Dotato di un braccio meccanico che solleva fino a cinque chili, è in grado anche di spostare molti oggetti di uso comune. Può aiutare l’anziano a muoversi in casa, grazie ad una maniglia ergonomica a cui ci si appoggia, e si comanda anche da un joystick. Il robot condominiale invece, fornisce prevalentemente servizi di sorveglianza.
Il robot da esterno ha il compito di muoversi nelle strade del quartiere per ritirare la spesa o semplicemente accompagnare l’utente a passeggiare. Questo modello ricorda anche la strada preimpostata e la lista di cose da comprare, inviate al sistema anche da remoto.
“Rispetto agli altri esperimenti di robotica - spiega in una nota
Fabrizia Lattanzio, Direttrice Scientifica Inrca – la novità assoluta è che i robot cooperano sia tra di loro che con le persone non soltanto in casa, ma nei corridoi e anche in spazi aperti, in modo tale da estendere l’autonomia dell’anziano a luoghi diversi. La longevità attiva significa non soltanto avere una buona salute, ma anche rimanere indipendenti il più a lungo possibile”. Ogni prototipo infatti, è concepito per operare in differenti scenari: domestico, condominiale ed esterno.
Il Robot domestico, “dai feedback avuti finora – spiega Roberta Bevilacqua, del Laboratorio di Domotica – è stato apprezzato, in particolare tra la categoria ‘giovani anziani’ (65-75 anni), il fatto di aiutare senza minare la privacy”. L’Inrca infatti ha anche il ruolo di studiare gli aspetti legali, etici e sociali legati all’introduzione della tecnologia robotica in ambito assistenziale.
I Partner
Il progetto Robot-Era (http://www.robot-era.eu/robotera/) si concluderà entro dicembre 2015. Della durata di quattro anni (2012-15), vede la collaborazione di un gruppo di lavoro interdisciplinare composto da università, centri di ricerca, servizi sociali, aziende sanitarie locali e piccole-medie imprese. Oltre alla Scuola Superiore Sant’Anna (Coordinatore) e all’Irccs Inrca (Secondo partner) figurano, tra gli altri, l’Università di Orebro (Svezia), l’Università di Amburgo (Germania), l’Università di Plymouth (Inghilterra), il Comune di Peccioli (PI) e alcune aziende private.
03 dicembre 2015
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