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Monitoraggio Covid. Incidenza settimanale quasi raddoppiata. Sardegna, Sicilia, Veneto, Lazio e Campania temono la zona gialla ma potrebbero essere rivisti i parametri calcolando anche l’occupazione dei posti letto Covid

di L.F.

Rispetto agli 11 casi per 100 mila abitanti della scorsa settimana l’incidenza nazionale settimanale è salita a 19. Sicilia e Sardegna sono sopra i 30 casi ogni 100mila mentre Campania, Lazio e Veneto sopra i 20. Ma il Governo pensa di inserire anche il parametro dei posti letto per valutare il passaggio in zona gialla. E questo vorrebbe dire che, se anche si superasse l'incidenza di 50 casi ogni 10mila, qualora non si registrasse un’alta percentuale di letti ordinari e di terapia intensiva occupati, si resterebbe in bianca

15 LUG - Per capire come il virus abbia ripreso forza basta osservare il dato dell’incidenza settimanale. Negli ultimi 7 giorni si è attestata a 19 casi per 100 mila abitanti rispetto agli 11 di una settimana fa e i 9 di 15 giorni fa. E sono ben 5 le regioni che vedono pericolosamente avvicinarsi la quota 50, il numero che fa scattare il passaggio dalla zona bianca a quella gialla.
 
I dati peggiori li hanno la Sardegna con 33 casi per 100 mila abitanti, seguita dalla Sicilia con 32, dal Veneto con 27, dal Lazio con 24 e dalla Campania con 22. Se il trend in crescita dovesse continuare queste 5 regioni potrebbero quindi essere le prime a passare dalla zona bianca alla gialla. Ma c’è un però.
 
Il Governo, oltre a valutare l’utilizzo del Green pass all’italiana per i grandi eventi con assembramenti, sulla spinta delle Regioni sta valutando di inserire il parametro dell’occupazione dei posti letto anche per la zona gialla. Il che tradotto vuol dire che se anche una regione dovesse superare la soglia dei 50 casi per 100 mila abitanti qualora non avesse un’alta percentuale di letti ordinari e di terapia intensiva occupati potrebbe ugualmente restare bianca.
 
Per ora infatti i letti di ospedale non stanno risentendo dell’aumento dei casi anche se le previsioni parlano di circa 1000 letti di terapia intensiva occupati per fine agosto. Un numero che sebbene alto non sarebbe minimamente vicino ai quasi 4mila letti occupati nelle prime due ondate.
 
La prossima settimana sarà quella decisiva, per valutare un cambio di parametri, anche se purtroppo il Paese sembra destinato a subire una nuova ondata, nella speranza che i vaccini ne mitighino gli effetti.
 


 
L.F.

15 luglio 2021
© Riproduzione riservata

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