Covid e tossicodipendenza. Su 32.305 utenti di Serd e Comunità terapeutiche positivo solo lo 0,059%, sette volte in meno della popolazione generale
di E. de Bernardis, A. Loffreda, V. Zavan e L. Stella
Il risultato è frutto di un'indagine della Sidt condotta nel periodo maggio-luglio. La prevalenza complessiva della popolazione generale appariva almeno 4 volte superiore a quelli dell’utenza dei Ser. D. e delle Comunità Terapeutiche; confrontando più correttamente con i soli casi accertati tale differenza diventava di quasi 7 volte (40 casi ogni 10.000 abitanti con tampone positivo nella popolazione generale versus 6 casi ogni 10.000 utenti Ser. D. e CT).
03 NOV - La pandemia dovuta alla SARS - Cov-2 sta mettendo a dura prova il Servizio Sanitario Nazionale. Durante la “prima fase” da dati aneddotici e report dei Ser. D. (Jarre, 2020) e Comunità Terapeutiche (CCTT), è stato riportato che questo particolare target sia stato poco interessato dalla SARS – CoV 2. E’ noto dalla letteratura (Davis et al., 2019), che i soggetti che assumono sostanze stupefacenti (Eisenstein et al. 2019), hanno un rischio maggiore di contrarre infezioni virali (Donyavi et al., 2019) con il risultato che i Consumer attivi di sostanze psicoattive hanno mortalità e morbilità più alta in confronto alla popolazione generale.
Per comprendere le cause di tale apparente antinomia la Società Italiana Tossicodipendenze (SITD), ha completato (periodo maggio-luglio 2020) un’indagine con una serie di questionari su tutto il territorio nazionale per verificare se per le suddette descrizioni aneddotiche e per i rapporti locali ci sia un riscontro oggettivo.
Hanno risposto al questionario Ser. D. e Comunità Terapeutiche: 51,7% del Nord Italia, 11,5% del Centro e 34,5% del Sud (il 2,3%, ha inserito i dati in maniera incompleta e non è stato possibile attribuirli ad una specifica area geografica), per un totale di 32.305 utenti in carico, dei quali 15.793 con Disturbo da Uso di Sostanze (DUS) da eroina in terapia oppioide-agonista, pari al 48,9% del totale, e 16.512 in carico senza questa terapia farmacologica (sia DUS da eroina senza terapia oppioide-agonista che Disturbo da uso di alcool (DUA), DUS per altre sostanze psicoattive illegali, dipendenze comportamentali), corrispondenti al 51.1% del totale. L’età media dei soggetti trattati con oppioidi era di 39 anni (l’età indicata era compresa tra 25 e 49 anni). Analizzando soltanto i Servizi che hanno specificato il genere dei soggetti in trattamento con oppioidi (il 91% del totale), il 15% era di sesso femminile.
Rispetto al totale dei Servizi, sono stati riportati 19 casi di Covid-19 accertati tramite tampone, pari allo 0,059 % del totale dei soggetti (5,9 per 10.000): 14 al Nord, 2 al Centro e 3 al Sud. Sono stati riportati anche 15 casi di Covid-19 clinicamente ipotizzati in base alla sintomatologia riferita, senza riscontro di tampone, pari allo 0.046 % del totale dei soggetti (4,6 per 10.000): 9 al Nord, 0 al Centro e 6 al Sud. Sommando i casi accertati e i casi clinicamente ipotizzati abbiamo un totale di n = 34, lo 0.105% (poco più di 1 /1000) dei soggetti totali: n = 23 al Nord, n = 2 al Centro, e n = 9 al Sud.
Riferendoci ai soli utenti trattati con oppioidi, il totale di 15.793 utenti è suddiviso su base geografica come segue: 43,6% al Nord, 9,8% al Centro, 44,3% al Sud, (il 2.4% non è risultato localizzabile). Di tutti questi, n = 13 (lo 0.082 %) presentavano positività al Covid-19, mediante tampone: n = 9 al Nord, n = 1 al Centro, e n= 3 al Sud. I casi di Covid-19 clinicamente ipotizzato ma non accertato erano n = 12 (0.076 % del totale): n= 6 al Nord, n = 0 al Centro, e n= 6 al Sud. Sommando i casi accertati e ipotizzati si arrivava a n = 25 casi (0.158 % del totale): n = 15 al Nord, n = 1 al Centro, n =9 al Sud. In merito agli utenti senza trattamento oppioide, il totale di 16512 soggetti presenta la seguente suddivisione geografica: il 44.9% al Nord, il 15,4% al Centro, il 38% al Sud (l’1.7% non localizzabile).
Tra questi, i soggetti con Covid-19 accertato con tampone erano n = 6 (0.036 % del totale): n = 5 al Nord, n = 1 al Centro, n = 0 al Sud. I soggetti con Covid.19 solo ipotizzato erano n = 3 (0.018 % del totale): n = 3 al Nord, n = 0 al Centro, n = 0 al Sud. Sommando i casi di Covid-19 accertato e ipotizzato si giungeva ad un totale di n = 9 soggetti (0.055% del totale): n = 8 al Nord, n = 1 al Centro, n = 0 al Sud. I soggetti in terapia con oppioidi-agonisti avevano quindi una prevalenza 3 volte maggiore di quelli non in terapia con questi farmaci, fossero essi eroinomani non in trattamento oppioidi-agonisti o pazienti con altre forme di Addiction (0,158 versus 0,055 %).
Per avere un punto di riferimento rispetto alla popolazione generale sono stati confrontati i dati di prevalenza del contagio (accertato con tampone) secondo il Bollettino della Protezione Civile al 15 luglio, data di chiusura dell'indagine. Il totale dei censiti era di 243.506 positivi su una popolazione italiana complessiva di 60.244.639 cittadini (al 1 gennaio 2020), con una prevalenza nazionale quindi dello 0,404 %, e prevalenze per area geografica così suddivise: Nord 0,68%, Centro 0.21%, Sud 0,08%. (fonte contagiati
Corriere Salute).
La prevalenza complessiva della popolazione generale appariva almeno 4 volte superiore a quelli dell’utenza dei Ser. D. e delle Comunità Terapeutiche; confrontando più correttamente con i soli casi accertati tale differenza diventava di quasi 7 volte (40 casi ogni 10.000 abitanti con tampone positivo nella popolazione generale versus 6 casi ogni 10.000 utenti Ser. D. e CT).
La nostra ricerca documenta un bassissimo numero di soggetti tossicodipendenti positivi alla SARS-CoV2. Sarà interessante seguire questa nuova ondata per verificare se tali dati saranno confermati.
Ernesto de Bernardis
Responsabile SerT Lentini e Augusta, ASP Siracusa
Anna Loffreda
Dipartimento Dipendenze ASL di Caserta
Valeria Zavan
Responsabile SS Alcologia, Dipartimento Patologia delle Dipendenze ASL di Alessandria
Luigi Stella
MD, PhD .Presidente Nazionale Società Italiana Tossicodipendenze (SITD)
Si ringraziano tutti Ser. D. e le Comunità Terapeutiche che hanno partecipato alla ricerca. Senza la Loro collaborazione detta ricerca non sarebbe stata possibile.
Bibliografia
- Davis CS, Carr DH, Samuels EA. Paraphernalia Laws, Criminalizing Possession and Distribution of Items Used to Consume Illicit Drugs, and Injection-Related Harm. Am J Public Health. 109 (11): 1564-1567. 19, 2019.
- Donyavi T, Bokharaei-Salim F, Khanaliha K, Sheikh M, Bastani MN, Moradi N, Babaei R, Habib Z, Fakhim A, Esghaei M. High prevalence of occult hepatitis C virus infection in injection drug users with HIV infection. J Acquir Immune Defic Syndr. 1;81(4):448-455, 2019.
- Eisenstein TK. The Role of Opioid Receptors in Immune System Function. Front Immunol. 20; 10: 2904. 2019.
- https://www.corriere.it/salute/20_luglio_15/coronavirus-italia-bollettino-15-luglio-243506-casi-positivi-34997-morti-9863b664-c6a4-11ea-a52c-6b2a448f1d2c.shtml - Fonte popolazione Tutta Italia https://www.tuttitalia.it/statistiche/popolazione-eta-sesso-stato-civile-2020)
- Jarre P. “Addiction e COVID-19. In Italia servizi e consumatori resistenti e resilienti”, Medicina delle dipendenze, Vol. 10, n. 39, pag. 1-2, 2020
- Kumar S, Rao PS, Earla R, Kumar A. Drug-drug interactions between anti-retroviral therapies and drugs of abuse in HIV systems. Expert Opin Drug Metab Toxicol.; 11(3): 343-55, 2015.
03 novembre 2020
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