- Con Decreto del 26 giugno il Ministero dell’Università ha fissato l’offerta formativa per l’esame di ammissione dell’8 settembre ai corsi di laurea delle Professioni Sanitarie. A diposizione ci sono 25.602 posti, che sono 1.206 in più dei 25.396 messi a bando lo scorso anno (+4,7%).
Sono superiori ai 25.820 chiesti dalle Regioni, con +3%, ma inferiori ai 30.774 delle Categorie con -4.954, pari al -16%. In prevalenza la differenza in negativo, per -3.253 posti (-16,9%), riguarda Infermiere dato che i posti disponibili sono 16.013, a fronte di una maggiore richiesta dell’Ordine professionale FNOPI per 19.266; mentre è superiore ai 15.201 proposti dalle Regioni, con differenza di +812 (+5,3%).
Il confronto con i Ministeri della Salute e dell’Università, gli Atenei, le Regioni e gli Ordini professionali, ha mostrato una sensibilità delle Istituzioni universitarie all’adeguamento del potenziale formativo per rispondere alla maggiore domanda sociale di Medici; ha invece manifestato una tendenziale difficoltà a rimodulare il medesimo potenziale formativo alla prevedibile occupabilità di diverse professioni sanitarie.
Per la quarta volta consecutiva negli ultimi 20 anni di attivazione dei corsi di Laurea per Infermiere, il potenziale formativo di 16.013 posti delle Università supera il fabbisogno di 15.201 delle Regioni.
In totale, per l’insieme delle 22 professioni, le Regioni con 25.820, hanno chiesto 462 posti in più dei 25.358 dello scorso anno (+1,8%).
E’ invece molto più alta la richiesta da parte delle 22 Categorie, da 28.327 dello scorso anno a 30.774, con +2.447, pari al +8,6% che è parecchio superiore al +1,9% dello scorso anno.
Le domande attese da parte degli studenti potrebbero essere, analogamente allo scorso anno, circa 80 mila con un rapporto medio di 3,1 domande su 1 posto fra le 22 professioni, con range che va da 13 di Fisioterapista a 1,5 di Infermiere fino a 1 di altri 2 casi secondo i dati del Report dello scorso anno 2019.
Fra nuovi corsi, sospensioni e riattivazioni
L’offerta formativa è lievemente aumentata sul numero dei corsi che sono 445 rispetto a 439 dell’anno scorso, con la nuova prima attivazione di 6 Corsi: Ostetrica all’Università di Milano S. Raffaele, Tecnico Ortopedico a Verona, Tecnico Audiometrista a Padova, Educatore Professionale e Tecnico di Neurofisiopatologia a Cagliari e Tecnico di Radiologia a Sassari.
Mentre ci sono anche 10 disattivazioni o sospensioni:
l’Università Cattolica di Roma sospende 3 corsi su 14 (Ortottista, Tecnico di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Tecnico di Laboratorio). Anche l’Università di Catanzaro ne sospende 4: Infermiere Pediatrico, Dietista, Tecnico di Radiologia e Tecnico della Prevenzione che però sostituisce con Ortottista, Tecnico di Fisiopatologia Cardiocircolatoria, Tecnico di Laboratorio e Tecnico di Neurofisiopatologia, per la procedura a cicli alternati fra i vari corsi.
L’Università di Cagliari sospende Logopedista e Igienista Dentale, che sostituisce con Educatore e Tecnico di Neurofisiopatologia. Sassari sospende Fisioterapista che sostituisce con Tecnico di Radiologia.
Riattiva i 3 corsi sospesi lo scorso anno l’Università di Ancona pet Ostetrica, Dietista e Assistente Sanitario.
Analoghe riattivazioni per l’Università di Bari con Ortottista, Tecnico Audiometrista e Tecnico di Neurofisiopatologia.
Altre riattivazioni a ciclo triennale sono quelle dell’Università Cattolica sulla sede staccata di Bolzano, su cui riapre Igienista dentale e sospende Tecnico di Laboratorio e Tecnico di Radiologia.
Analoga situazione, ma con alternanza ciclica annuale, per le Università di Trieste e Udine per i 4 Corsi di Ostetricia, Tecnici di Laboratorio, di Radiologia e della Prevenzione.
Situazione per Professione
L’aumento di 1.206 posti, con +4,7% rispetto allo scorso anno riguarda quasi tutte le 22 professioni sanitarie, ad eccezione di 4: Dietista (-5%), Igienista Dentale (-4%), Tecnico Audioprotesista (-5%) e Tecnico di Fisiopatologia Cardiocircolatoria (-2%). L’incremento maggiore, in valori assoluti, è per Infermiere con +924, da 15.069 a 16.203 (+6%), Educatore con 67, da 673 a 740, Infermiere Pediatrico con +38, da 173 a 211 e Tecnico di Laboratorio con 32, da 780 a 812. A seguire Assistente Sanitario da 327 a 352, Ostetrica da 831 a 855 e infine Tecnico Audiometrista da 51 a 80, che resta il Corso con il più basso numero di posti e di Corsi, solo 6.
Situazione Università per Regioni
Analogo incremento riguarda le Regioni: la Sicilia, da 1.425 a 1.662, con +237 (17%), quasi tutti per Infermiere; a seguire con +139 sia le Università del Veneto da 1.915 a 2.054 (+7%), che del Lazio da 4.730 a 4.869 (+3%), quindi con +109 la Toscana, da 1.686 a 1.795 (+6%) e la Sardegna con +105, da 483 a 588 (+22%). Sotto 100, con +97 sia il Piemonte, da 1.624 a 1.721 (+6%), che l’Emilia Romagna da 2.193 a 2.290 (+4%), poi le Università della Lombardia con +75, da 3.723 a 3.808 (+2%), e tutte le altre con valori inferiori. Umbria con +67, da 452 a 519 (+15%), con + 64 sia Marche, da 324 a 598 (+12%) che Puglia da 1.201 a 1.265 (+5%). Infine tutte le altre con +40 Molise, da 158 a 198; +27 Abruzzo, da 787 a 814, Friuli Venezia Giulia +26 da 468 a 494, +21 Campania da 1.986 a 2.007 e infine Liguria con +10, da 648 a 658.
Al contrario solo in due Regioni i posti sono diminuiti con -48 per la Provincia di Bolzano, da 295 a 247 (-16%) per la sospensione dei 2 corsi per Tecnici di Laboratorio e di Radiologia, e per la Calabria con -40, da 585 a 545 (-7%).
Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria
Analogamente alle Professioni Sanitarie, gli aumenti hanno riguardato anche i Corsi di Laurea magistrale a ciclo unico: per Medicina e Chirurgia con +1.504 da 11.568 a 13.072 (+13,0%), per Odontoiatria con +98 da 1.133 a 1.231 (+8,6%) e per Veterinaria con (+17,3%), da 759 a 890 dello scorso anno.
Anche per queste lauree Magistrali ci sono nuove attivazioni: per Odontoiatria le Università di Cagliari e Roma UniCamillus, mentre per Medicina e Chirurgia le Università di Enna e di Trento, a cui si aggiungono alcune sedi distaccate come Treviso con Padova, Forlì e Ravenna con Bologna, Cotignola (Ravenna) con Ferrara.