Gli italiani chiedono più libertà e diritti su fine vita, scienza, droghe, disabilità e fecondazione assistita. Indagine Swg-Coscioni
Il 93% degli italiani è a favore dell'eutanasia; il 70% per l'aborto in Day Hospital; più della metà per legalizzazione della cannabis e la ricerca sugli embrioni; l’82% per una fecondazione assistita regolamentata. Questi gli esiti di un’indagine commissionata da Associazione Luca Coscioni a Swg, che ha interpellato un campione di 1000 soggetti su questi temi. Se ne parlerà al XIV Congresso in programma a Bari dal 3 al 6 ottobre.
01 OTT - Gli italiani chiedono maggiore libertà di ricerca e autodeterminazione. È quanto emerge da un’indagine commissionata da Associazione Luca Coscioni a Swg, che ha interpellato un campione di 1000 soggetti su temi come Fine Vita, Aborto, Fecondazione assistita, Cannabis, Droghe e disabilità, tutti temi al centro del XIV Congresso dal titolo
“Le libertà in Fiera”, che si svolgerà a Bari dal 3 al 6 ottobre.
Testamento biologico e fine vita. Il testamento biologico è conosciuto dall’83% degli intervistati, ma il 71% ignora le procedure per il rilascio delle Disposizioni anticipate di Trattamento. Per l’84% la causa di questa difficoltà è da legare alla scarsa informazione resa disponibile da parte delle istituzioni. La metà rileva l’assenza di un’adeguata tutela e disciplina giuridica relativamente al fine vita. Aumentano i favorevoli a una legge che regolamenti l'EUTANASIA anche a seguito della storica sentenza della Corte Costituzionale sul caso Cappato/Dj Fabo. Il 56% degli italiani è assolutamente a favore di una legge, con un ulteriore 37%, a sostegno di una regolamentazione dell’accesso a determinate condizioni fisiche e di salute. A chiedere l’Eutanasia Legale è quindi il 93% dei cittadini, un dato mai registrato prima d’ora. Il Congresso rilancerà le azioni di disobbedienza civile per ampliare le possibilità di scelte al fine della vita e chiederà la calendarizzazione della proposta di legge d'iniziativa popolare per la legalizzazione dell'eutanasia presentata alla Camera a settembre 2013.
Aborto. Il 73% dei cittadini italiani si dichiara favorevole all'aborto. Di questi, il 50% ritiene che sia necessario migliorare l'accesso all'Interruzione volontaria di gravidanza farmacologica permettendo il regime ambulatoriale, il trattamento a casa ed eliminando la raccomandazione del ricovero. Il 58% sostiene che la legge 194 attualmente in vigore dal 1978 sia stata una buona legge che va però cambiata, garantendo alle donne – secondo il 70% degli intervistati - percorsi di accesso alla Ivg maggiormente facilitati. Il Congresso lancerà una campagna nazionale di informazione e mobilitazione intitolata "Aborto al sicuro".
Cannabis e droghe. Il 53% dei cittadini è a favore della regolamentazione della cannabis, per il 61% l’ideale sarebbe reinvestire le maggiori entrate per lo stato in fini sociali o in regioni depresse economicamente. Due cittadini su tre (il 68 %) sono favorevoli a maggiori studi e ricerche sull’uso di droghe a fini terapeutici. L'ultima conferenza nazionale sulle droghe risale al 2009, il Congresso è il primo appuntamento che porterà a una conferenza indipendente a Milano per gennai 2020 su tutti gli aspetti relativi agli stupefacenti
Disabilità. Per l’80% degli italiani le barriere architettoniche sono una vera emergenza sociale. Il Congresso passerà in rassegna quanto fatto per l'abbattimento della piena indipendenza per le persone con disabilità a partire dal rilancio dell'AppNoBarriere sviluppata negli ultimi anni.
Fecondazione assistita. E' forte l'esigenza di regolamentazione della procreazione medicalmente assistita. L’82% vorrebbe norme per tutte le forme di procreazione assistita. Nello specifico l’85% è favorevole alla diagnosi preimpianto per le malattie genetiche, il 64% alla fecondazione col seme di un donatore esterno alla coppia. mentre il 57% sostiene a fecondazione assistita per le donne single. Il 42% alla fecondazione assistita per le coppie omosessuali.
Ricerca scientifica. Tra le varie restrizioni in Italia non è consentito l'utilizzo di embrioni (non idonei alla gravidanza) ai fini di ricerca, gli embrioni utilizzati che vengono acquistati dall'estero. Il 65% degli italiani eliminerebbe questo divieto chiedendo di destinare alla ricerca scientifica gli embrioni non utilizzati invece di lasciarli congelati indefinitamente.
Ogm. Il 90% degli italiani conosce gli Ogm ma la conoscenza risulta vaga e poco approfondita. Le nuove tecniche di editing del genoma non sono conosciute. Oltre il 60% gli italiani favorevoli alla ricerca scientifica in materia di Organismi geneticamente modificati, il Congresso rilancerà un'iniziativa dei cittadini europei perché l'UE non consideri il genome editing/Crispr alla stregua degli Ogm.
01 ottobre 2019
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