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Incidenti sul lavoro. Inail: nel 2018 crescono i decessi (1.218) e le malattie professionali mentre sono in lieve calo gli infortuni


I numeri contenuti nella relazione annuale dell’Istituto presentata oggi. Nei primi cinque mesi del 2019 i casi mortali denunciati sono stati 391, due in più rispetto allo stesso periodo del 2018. Sostanzialmente stabile il numero delle denunce di infortunio sul lavoro nel complesso, che tra gennaio e maggio sono state 269.431, in crescita dello 0,04% rispetto alle 269.332 presentate all’Istituto nei primi cinque mesi dell’anno scorso. LA RELAZIONE

26 GIU - Nel 2018 crescono i decessi (1.218) e le malattie professionali mentre sono in lieve calo gli infortuni. È quanto emerge dalla Relazione annuale Inail sui dati relativi all’andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali in Italia nel 2018, sul bilancio dell’Istituto e sui risultati più rilevanti conseguiti sul fronte della ricerca, delle politiche in materia di prevenzione.

Infortuni sul lavoro
Nel 2018 l’Inail ha registrato poco più di 645mila denunce di infortunio. La lieve diminuzione rispetto al 2017 (-0,3%) sarebbe più accentuata se non si considerassero, per omogeneità, le “comunicazioni obbligatorie”. Dall’ottobre 2017, infatti, tutti i datori di lavoro e i loro intermediari, compresi i datori di lavoro privati di lavoratori assicurati presso altri enti o con polizze private, devono comunicare all’Istituto tutti gli infortuni che comportano un’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’evento.

Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono poco più di 409mila (-4,3% rispetto al 2017), di cui circa il 19% occorsi “fuori dell’azienda”, cioè “con mezzo di trasporto” o “in itinere”. Delle 1.218 denunce di infortunio mortale, in crescita del 6,1% rispetto al 2017, i casi accertati “sul lavoro” sono invece 704, il 4,5% in più rispetto all’anno precedente, di cui 421, pari a circa il 60% del totale, avvenuti “fuori dell’azienda” (35 casi sono ancora in istruttoria).


Come emerge dagli ultimi dati pubblicati nella sezione “Open data” del sito Inail, nei primi cinque mesi del 2019 i casi mortali denunciati sono stati 391, due in più rispetto allo stesso periodo del 2018. Sostanzialmente stabile il numero delle denunce di infortunio sul lavoro nel complesso, che tra gennaio e maggio sono state 269.431, in crescita dello 0,04% rispetto alle 269.332 presentate all’Istituto nei primi cinque mesi dell’anno scorso. 
 
Malattie professionali
Le malattie denunciate nel 2018 sono state circa 59.500, il 2,6% in più rispetto all’anno precedente. Ne è stata riconosciuta la causa professionale al 37%, mentre il 3% è ancora “in istruttoria”.

Le denunce riguardano le malattie e non i soggetti ammalati, che sono circa 43mila, di cui quasi il 40% per causa professionale riconosciuta. I lavoratori con malattia asbesto-correlata sono stati poco meno di 1.400, mentre quelli deceduti nel 2018 con riconoscimento di malattia professionale sono stati 1.177 (-16,4% rispetto al 2017), di cui 257 per silicosi/asbestosi (il 74% con età al decesso maggiore di 79 anni).

Le rilevazioni più recenti mostrano un lieve aumento delle denunce anche nei primi cinque mesi del 2019. Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail tra gennaio e maggio, infatti, sono state 27.385, 372 in più rispetto allo stesso periodo del 2018 (+1,4%).
 
Posizioni assicurative e rendite
Nel 2018 l’Inail ha censito circa tre milioni e 739mila posizioni assicurative territoriali, con una riduzione minima (-0,23%) rispetto al 2017. Al 31 dicembre erano in essere circa 709mila rendite per inabilità permanente e ai superstiti, in calo del 2,40% rispetto all’anno precedente. Le rendite per inabilità di nuova costituzione sono circa 14.600.

Le prestazioni aggiuntive alla rendita a carico del Fondo vittime dell’amianto sono ammontate a circa 44 milioni di euro, mentre la prestazione “una tantum” a favore dei malati di mesotelioma è stata di circa 1,5 milioni di euro.
 
Interventi a sostegno dei lavoratori
Per fronteggiare le conseguenze di infortuni e malattie, nel 2018 sono state fornite più di 7,6 milioni di prestazioni sanitarie. Le prestazioni per “prime cure” presso i 123 ambulatori dell’Inail sono state circa 690mila, mentre negli 11 centri di fisiochinesiterapia, attivi in cinque regioni, sono state effettuate 125mila prestazioni su circa 3.400 assistiti e oltre 9.500 visite fisiatriche.

Il Centro Protesi di Vigorso di Budrio e la sua filiale di Roma hanno registrato l’afflusso di circa 13.300 assistiti, ai quali sono state erogate circa 24.700 prestazioni di assistenza, alle quali si aggiungono oltre 27.200 trattamenti riabilitativi in favore di 623 assistiti. Nel giugno 2018 il Centro ha ottenuto la nuova “certificazione di qualità”, a conferma dell’eccellenza dei servizi erogati.

In attuazione dell’accordo quadro del 2012, è proseguita l’azione di coinvolgimento delle Regioni per l’erogazione di prestazioni riabilitative integrative, rispetto a quelle garantite dal Servizio sanitario nazionale in favore dei disabili da lavoro. Nel 2018 sono state erogate 403.654 prestazioni integrative riabilitative a circa 16mila assistiti. Con l’apertura di nuovi “centri” e “presidi” a Macerata, Cagliari, Genova, Torino, Palermo e Lamezia Terme, è stata inoltre potenziata la rete di assistenza per garantire i vantaggi della “prossimità”.

La legge di bilancio 2019 ha portato il potenziamento delle prestazioni economiche verso gli assicurati dell’Inail (50 milioni di euro nel 2019, 105 nel 2020, 118 nel 2021) per le rendite a superstiti, per l’assegno una tantum ai familiari di vittime di infortuni sul lavoro, per l’indennizzo del danno biologico e per la riforma in melius dell’istituto della “vivenza a carico”. Sono state inoltre rafforzate le tutele e ampliato l’insieme dei beneficiari dell’assicurazione contro gli infortuni domestici.

Le modifiche al Regolamento per il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro, adottate con la determina presidenziale n. 527 dello scorso 19 dicembre, hanno introdotto importanti novità con l’obiettivo di facilitare e incentivare l’accesso alle misure di sostegno garantite dall’Inail. Le novità principali riguardano la semplificazione degli adempimenti e una maggiore flessibilità nell’utilizzo dei fondi messi a disposizione dall’Istituto per l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’adattamento delle postazioni e la formazione. Con l’ultima legge di bilancio sono stati previsti, tra l’altro, anche il rimborso del 60% della retribuzione dei lavoratori destinatari di progetti personalizzati e il concorso dell’Inail al funzionamento dell’assegno di ricollocazione rilasciato alle persone con disabilità da lavoro in cerca di occupazione.
 

Interventi a sostegno delle aziende
Nel 2018 si è concluso il progetto di revisione delle tariffe dei premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, che ha richiesto un lungo lavoro per la ridefinizione dei cosiddetti “nomenclatori tariffari”, in modo da tenere conto dei nuovi processi di lavoro e di produzione che incidono su forme e intensità dell’esposizione al rischio, per il ricalcolo dei tassi di premio e per le verifiche di sostenibilità economica.

I nuovi tassi, entrati in vigore con l’ultima legge di bilancio, segnano per il 2019 una diminuzione stimata di 502 milioni di euro dell’onere a carico delle imprese, circa il 6% in meno rispetto all’importo previsto con la tariffa precedente, già ridotta dalla legge di stabilità 2014. Le stime del minor onere per i due anni successivi si attestano sostanzialmente allo stesso livello, con un andamento lievemente crescente. Nel 2018, in attesa della revisione delle tariffe, è stata applicata la riduzione del 15,81% dei premi e contributi dovuti dalle imprese.

Continua l’impegno delle imprese nell’attività di mitigazione dei rischi negli ambienti di lavoro: nel 2018 sono state presentate circa 29mila istanze di riduzione del tasso di tariffa per meriti di prevenzione (nel 2017 erano state 27mila). Circa 300mila ditte hanno beneficiato della riduzione del 7,09% dell’importo del premio per le imprese artigiane che non hanno denunciato infortuni nel biennio 2016-2017, a cui sono stati destinati 27 milioni di euro. Altre riduzioni del premio hanno riguardato, anche nel 2018, il settore edile, la pesca e la navigazione.

In settembre si è conclusa la fase di assegnazione degli incentivi a fondo perduto messi a disposizione con il bando Isi 2017. Lo scorso 14 giugno, nel “click day” del bando Isi 2018, con cui l’Inail ha stanziato circa 370 milioni di euro per sostenere le aziende che investono in prevenzione, sono stati presentati più di 16.600 progetti. A partire dal 2010, attraverso le nove edizioni dell’iniziativa, l’Istituto ha messo complessivamente a disposizione delle imprese più di due miliardi di euro per contribuire al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
 
Attività di controllo del rapporto assicurativo
All’inizio dell’anno scorso l’Inail ha sottoscritto la convenzione con Ministero del Lavoro, Ispettorato nazionale del lavoro e Inps per lo scambio di informazioni utili alla programmazione e allo svolgimento dell’attività di vigilanza, primo passo verso un controllo integrato. Per ora, comunque, l’Istituto mantiene il suo “corpo” ispettivo, nel “ruolo a esaurimento”, e nel 2018 ha continuato a svolgere un’azione di controllo di tipo amministrativo, per la verifica dell’appropriatezza del rischio assicurato e il contrasto all’evasione.

Nel dettaglio, sono state controllate 15.828 aziende, l’89,35% delle quali sono risultate irregolari. I lavoratori regolarizzati in seguito ai controlli sono stati 41.674, di cui 3.336 “in nero”. Sono state inoltre accertate retribuzioni imponibili evase per circa 3,5 miliardi di euro e sono stati richiesti premi per circa 76 milioni. Oltre all’attività di contrasto all’evasione, sono stati effettuati circa tremila accertamenti relativi a infortuni gravi, mortali, “in itinere” e per malattie professionali.

I risultati confermano la qualità della procedura informatica di “business intelligence” che ha sostenuto l’attività ispettiva e il grande lavoro – sempre più impegnativo, per la progressiva riduzione della forza disponibile – svolto dai 284 ispettori Inail (erano 299 nel 2017, 350 nel 2014).
 

Ricerca e formazione
Dopo la conclusione del piano delle attività di ricerca 2016-2018, nel dicembre scorso è stato approvato il nuovo piano per il triennio 2019-2021, che nella sua componente “istituzionale” garantisce il ruolo dell’Inail come organo tecnico-scientifico del Servizio sanitario nazionale muovendosi sulla frontiera dell’innovazione tecnica e tecnologica: per l’individuazione dei rischi emergenti, per la costruzione di strumenti e processi che possano fronteggiarli, per il ricorso alle nuove tecnologie nella prevenzione dei rischi e per avanzare proposte normative. Ne deriva anche il sostegno all’attività di certificazione e verifica di macchinari e processi di lavoro.

Nella componente “scientifica” del nuovo piano triennale le azioni della ricerca Inail sono strutturate in nove programmi, ciascuno articolato in obiettivi – 45 in tutto – da raggiungere anche con il coinvolgimento di università e centri di ricerca nazionali e internazionali. Tra i temi affrontati, la gestione integrata del rischio attraverso metodologie innovative, come la “ambient intelligence” e la sensoristica, i mutamenti sociali e demografici, con particolare attenzione alla disabilità e all’invecchiamento attivo, i sistemi innovativi di gestione della salute e sicurezza per rischi connessi all’evoluzione dei processi produttivi, e l’innovazione dei processi connessi alla digitalizzazione, alla robotizzazione, alle nanotecnologie e alle biotecnologie.

L’Inail avrà un ruolo anche in tre “competence center” costituiti a seguito del bando del Ministero dello Sviluppo economico del gennaio 2018, in attuazione del piano nazionale Industria 4.0, che hanno come capofila la Scuola Sant’Anna di Pisa, Sapienza Università di Roma e il Politecnico di Milano. L’obiettivo è di fornire alle imprese un sostegno concreto per il trasferimento tecnologico e l’innovazione negli ambiti della robotica, della sicurezza informatica e del settore manifatturiero.

Nel frattempo è proseguita la collaborazione molto proficua del Centro Protesi di Vigorso di Budrio e del Centro di riabilitazione motoria di Volterra con l’Istituto italiano di tecnologia (IIT), con la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, con l’Istituto di Neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche e con l’Università Campus Bio-medico di Roma, per lo sviluppo di esoscheletri e protesi ad alta tecnologia e lo studio di tecnologie e metodiche innovative per la riabilitazione neuro-motoria. L’avvio a Vigorso di Budrio, lo scorso luglio, del progetto “Handbike Kneeler” conferma l’impegno dell’Inail per fornire un contributo tecnico alle strumentazioni per lo sport paralimpico.

Nel 2018 si è conclusa la prima edizione del master biennale interfacoltà di secondo livello sulla “Gestione integrata di salute e sicurezza nell’evoluzione del mondo del lavoro”, promosso e gestito da Sapienza Università di Roma e Inail per dare un profilo nuovo e al passo coi tempi alla figura professionale del “risk manager del lavoro”. Nel bando di concorso per l’edizione 2019-2020, in corso di predisposizione, il piano didattico è sostanzialmente confermato, mentre l’importante contributo, economico e di competenza, fornito dagli enti partner – Aeroporti di Roma, Confindustria, Enel, Eni, Federchimica, Fiat Chrysler Automobiles (Fca), Fondazione Rubes Triva, Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) e Terna – è destinato a essere ulteriormente rafforzato grazie al coinvolgimento di Aci, Fondazione Caracciolo, Banca d’Italia, Fondazione IBM e Uni, ente nazionale italiano di unificazione.
 

Investimenti mobiliari e immobiliari
L’attività di investimento dell’Inail è proseguita anche nel 2018 con l’obiettivo di garantire il principio di solvibilità nella “copertura” delle riserve, ottimizzare la gestione degli immobili e rispondere all’impegno dell’utilità sociale.

Nel dettaglio, sono stati investiti circa 73 milioni di euro in titoli di Stato, a tasso fisso e a tasso variabile legati all’inflazione italiana ed europea. Il portafoglio titoli detenuto dall’Inail al 31 dicembre scorso ammonta a un miliardo di euro, in valore di carico. Per gli “investimenti indiretti” si è ottemperato al “piano dei richiami”, conferendo 78,6 milioni di euro nel fondo “Fondo comune di investimento immobiliare chiuso i3-core” gestito da InvImit Sgr Spa.

Sono state cedute 100 unità immobiliari – 53 residenziali, 40 commerciali e sette terreni – per un incasso complessivo di circa 15 milioni di euro. In ottobre, nell’ambito del piano di interventi di razionalizzazione degli immobili a uso istituzionale finalizzato ad abbattere i costi delle locazioni passive, è stato acquistato l’immobile per la sede della Direzione regionale Abruzzo.

In merito alle iniziative urgenti nell’edilizia sanitaria, su proposta del Ministro della Salute sono stati individuati gli interventi valutabili dall’Inail nell’ambito dei piani triennali di investimento, per i quali sono stati stanziati circa due miliardi e 600 milioni di euro. 

È stato pubblicato il bando europeo per il primo dei cosiddetti investimenti “a sviluppo”, ovvero iniziative che prevedono la realizzazione dell’opera da concedere poi in locazione agli enti locali, per la costruzione a Vaprio d’Adda di una scuola secondaria da realizzare sull’area che l’Inail ha acquistato dal Comune lo scorso novembre.

Per fare fronte alla discrepanza tra gli importi stanziati e gli importi effettivamente impiegati nelle realizzazioni delle iniziative immobiliari di elevata utilità sociale, a causa dell’impianto normativo che spesso rallenta l’iter progettuale, l’Istituto ha dato impulso alla realizzazione delle “scuole innovative” e dei “poli per l’infanzia” facendosi carico, con uno stanziamento complessivo di 13,5 milioni di euro, delle spese di progettazione, che saranno recuperate sul costo di acquisizione delle aree su cui edificare.
 
Risultati finanziari ed economici
I dati del preconsuntivo 2018 mostrano che si sono avute entrate di competenza per 10 miliardi e 571 milioni di euro, pari a circa 250 milioni in più rispetto al 2017. Le uscite di competenza si sono attestate a otto miliardi e 777 milioni, con prestazioni istituzionali in aumento di circa il 2%. Sono positivi il risultato finanziario e il risultato economico. Si hanno riserve tecniche di circa 33 miliardi e 435 milioni. Le riserve sono “coperte” per circa l’87% da liquidità, quasi totalmente versata nella Tesoreria dello Stato, senza remunerazione.

26 giugno 2019
© Riproduzione riservata

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