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Assistenza sanitaria all’estero. Che succederà dopo la Brexit? 

di Grazia Labate

Se il Regno Unito lascerà l’UE senza un accordo, la tessera sanitaria europea non sarà più valida. In caso di accordo, invece, dovrebbe esserci un periodo di transizione tra il 29 marzo 2019 e il 31 dicembre 2020 per consentire più tempo per i negoziati sulle future relazioni tra Regno Unito e UE. Durante questo periodo, tutta la legislazione dell'UE continuerà ad applicarsi anche in UK

23 FEB - Forse non tutti sanno che se viaggiamo negli altri Paesi dell’Unione Europea abbiamo diritto alla stessa assistenza sanitaria prevista per i cittadini di quel Paese. Una possibilità preziosa anche per chi, si trovi in vacanza nel vecchio Continente. La tessera europea di assicurazione malattia (Team) dà diritto ad accedere alle prestazioni sanitarie statali in caso di permanenza temporanea in uno dei 28 Stati membri dell’UE, in Islanda, in Liechtenstein, in Norvegia e in Svizzera, alle stesse condizioni e allo stesso costo (gratuitamente in certi casi) del Paese che ci ospita.
 
Di fatto, sono quasi 300 milioni gli europei in possesso di una Team, tesserino rilasciato gratuitamente che in Italia è integrato nella tessera sanitaria regionale. Nel 2017, secondo i dati della Commissione europea, in Italia ne circolavano 58,9 milioni, per una copertura che raggiunge il 100 per cento della popolazione. Nonostante esista da anni, la Team non è ancora pienamente conosciuta nell’Unione, nemmeno dagli operatori della sanità, tanto che la commissione rileva casi di rifiuto di prestazioni dovute.

Anche per questo la Commissione ha deciso di creare una "app" che fornisce informazioni sulla tessera, sui numeri di telefono di emergenza, sulle cure sanitarie coperte e i costi, sulle modalità di richiesta dei rimborsi e sulle persone da contattare in caso di smarrimento della tessera. L’app, disponibile in 25 lingue, copre i 28 paesi dell’Ue a cui si aggiungono Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera si può scaricare gratuitamente dal sito della Commissione europea.
 
Tessera europea di assicurazione malattia. Va ricordato che la tessera europea di assicurazione malattia, non è un’alternativa all’assicurazione di viaggio. Non copre l’assistenza sanitaria privata, né costi come quelli del volo di ritorno al proprio paese di provenienza o relativi a beni persi o rubati; non copre i costi se si viaggia al solo scopo di ottenere cure mediche; non garantisce servizi gratuiti. 

I sistemi sanitari dei vari paesi sono diversi: determinati servizi che nel proprio paese sono gratuiti potrebbero non esserlo in un altro stato. La nostra Tessera sanitaria nazionale (TS); sostituisce il modello E-111 e garantisce l’assistenza sanitaria nell’Unione Europea secondo le normative dei singoli paesi.

La tessera sanitaria diventa così lo strumento indispensabile per usufruire delle prestazioni sanitarie presso il Ssn o le strutture convenzionate. Contiene i dati anagrafici,  il codice fiscale, il numero della tessera stessa, i codici necessari a garantire al cittadino italiano l’assistenza anche negli altri paesi Ue e la data di scadenza – ma attenzione: l’assistenza sanitaria è garantita anche con la tessera scaduta!

La tessera è anche dotata di una banda magnetica che contiene i dati dell’assistito e un codice a barre con il codice fiscale. Quest’ultimo serve per i lettori ottici di cui sono dotate le farmacie per il rilascio dello "scontrino parlante" necessario per la detrazione del 19% delle spese per i medicinali.

Se stai pianificando una vacanza dopo il 29 marzo 2019, quando il Regno Unito dovrebbe lasciare l'UE, ti starai chiedendo se la tua tessera europea di assicurazione sanitaria sarà valida. Attualmente ti dà diritto a cure mediche fornite dallo stato se ti ammali o hai un incidente in uno dei 28 paesi dell’UE ed in Islanda, Liechtenstain, Norvegia e Svizzera.

Il Regno Unito ha emesso 27 milioni di carte EHIC (tessere sanitarie europee). Riguardano le condizioni mediche preesistenti e le cure di emergenza. Gli individui con malattie croniche, per esempio quelli che richiedono la dialisi quotidiana, possono viaggiare sapendo che riceveranno il trattamento alle stesse condizioni dei cittadini del paese che stanno visitando.

Quindi cosa succederà dopo la Brexit?  Dipende se il Regno Unito lascerà l’Europa con un accordo o no.
 
Cosa succederà se non c'è un accordo? Se il Regno Unito lascia l’UE senza un accordo, la tessera sanitaria europea non sarà più valida. La scorsa settimana, il governo del Regno Unito ha emesso una direttiva  dettagliata sull'assistenza sanitaria quando si viaggia all'estero. Se non c'è un accordo, il consiglio per i cittadini dell’U.K. che viaggiano a partire dal 29 marzo 2019 nei paesi dell'UE così come in Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein, è di acquistare un'assicurazione di viaggio per coprire l'assistenza sanitaria "proprio come faresti se visitassi un Paese non dell'UE".
Ciò vale anche per noi se volessimo andare in vacanza in U.K.
Il governo dice che sta "cercando accordi con i paesi in materia di assistenza sanitaria per i cittadini britannici dopo il 29 marzo", ma non esiste ancora un accordo di questo tipo con nessuno dei paesi. Le informazioni verranno aggiornate se le circostanze dovessero cambiare.

Cosa succede se c'è un accordo? Il Regno Unito e l'UE hanno raggiunto un accordo sul fatto che dovrebbe esserci un periodo di transizione tra il 29 marzo 2019 e il 31 dicembre 2020 per consentire più tempo per i negoziati sulle future relazioni tra Regno Unito e Unione europea. Durante questo periodo, tutta la legislazione dell'UE continuerà ad applicarsi nel Regno Unito. Ciò significherebbe che i cittadini avrebbero esattamente gli stessi diritti e le stesse garanzie di prima - quindi, saremo ancora in grado di utilizzare la nostra carta sanitaria.

La transizione entrerebbe in vigore solo se l' accordo di ritiro di Theresa May fosse stato ratificato sia dal Regno Unito che dall'UE prima del giorno della Brexit.  Secondo i termini dell'accordo, il periodo di transizione può essere esteso fino a due anni, se necessario. Quello che succede dopo non è chiaro, poiché sarà deciso come parte dei negoziati sulle future relazioni UE-Regno Unito.
 
Nel Libro bianco sulla Brexit, pubblicato il 12 luglio 2018, il governo del Regno Unito ha dichiarato di volere "che i cittadini del Regno Unito e della UE possano continuare a poter utilizzare la TEAM per ricevere assistenza sanitaria qualora ne avessero bisogno durante le vacanze". Ma le dichiarazioni non bastano vanno sottoscritte in accordi specifici.

Il Regno Unito ha accordi di assicurazione sanitaria reciproca solo con alcuni paesi non UE, tra cui Australia e Nuova Zelanda, in base ai quali i visitatori possono ricevere cure urgenti gratuite. Ma questi non saranno interessati dai negoziati Brexit. Tutti gli altri noi compresi, si.
 
Grazia Labate
Ricercatore in economia sanitaria già sottosegretaria alla sanità

23 febbraio 2019
© Riproduzione riservata


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