UK. Allarme senza precedenti per il NHS. Senza un’inversione di rotta nelle politiche e una robusta iniezione finanziaria rischio default
di Grazia Labate
I pazienti stanno morendo nei corridoi degli ospedali durante la crisi invernale in corso perché il NHS è così sottofinanziato e con un organico così ridotto che non può farcela, i medici anziani hanno avvertito Theresa May. Ma ormai per il personale la misura è colma il sottofinanziamento del NHS e la dura austerità affrontata in questi anni ha condotto ad un bivio da cui il governo deve immediatamente dire come se ne esce. Quello che è certo e che senza maggiori risorse finanziarie ed umane il NHS muore
13 GEN - I medici specialisti in medicina d'emergenza di 68 ospedali che gestiscono 68 reparti A & E hanno scritto una lettera di allarme senza precedenti al primo ministro
Theresa May dicendo che i pazienti stanno morendo prematuramente perché il personale è troppo occupato e non ce la fa a curarli. I medici dipingono un quadro a tinte fosche su come gli ospedali stiano lottando tra la domanda extra che si riversa su di loro in questo rigido inverno.
Le unità di A & E sono sottoposte a un carico così intenso che i pazienti sono a rischio "intollerabile" di essere danneggiati. Nelle scorse settimane alcuni ospedali sono diventati così sovraccarichi da occupare fino a 120 pazienti al giorno nei corridoi, con "alcuni che muoiono prematuramente" di conseguenza, dice la lettera i medici, i consulenti che lavorano o gestiscono unità di A & E in Inghilterra e Galles, hanno scritto a Theresa May per evidenziare "le gravissime preoccupazioni che abbiamo per la sicurezza dei nostri pazienti. Questo attuale livello di compromesso sulla sicurezza è a volte intollerabile, nonostante i migliori sforzi degli staff".
Le condizioni in molte unità A & E sono così terrificanti che potrebbero uccidere i pazienti, affermano i firmatari, che lavorano in entrambi i principali ospedali universitari e negli ospedali generali più piccoli.
"Come saprete, numerose pubblicazioni scientifiche hanno dimostrato che i reparti di emergenza affollati sono pericolosi per i pazienti. Più a lungo i pazienti rimangono nel [pronto soccorso] dopo che il loro trattamento è stato completato, maggiore è la loro morbilità e morbilità associata", scrivono. Il loro intervento è arrivato nero su bianco nella lettera al primo ministro in quanto i nuovi dati del NHS hanno mostrato che la percentuale di pazienti trattati in quattro ore in unità A & E ospedaliere in Inghilterra è scesa il mese scorso al livello più basso di sempre - il 77,3%.
Le prestazioni di tutti i tipi che venivano offerte in A & E, compresi i centri di accoglienza e i centri di assistenza urgente, erano peggiori dell'85,1%, molto al di sotto dell'obiettivo del 95% che gli ospedali si sono dati.
Solo tre dei 137 trust del NHS hanno raggiunto l'obiettivo del 95%, mentre 32 erano pari o inferiori al 70%. Gli ospedali universitari di Blackpool hanno avuto di gran lunga la performance più bassa, al 40,1%. Le cifre hanno rafforzato l'avvertimento del giorno 10 gennaio ai ministri da parte dei fornitori di NHS che sarebbe impossibile mantenere il loro impegno affinchè tutti gli ospedali possano soddisfare il 95% della domanda.
"I nostri dipartimenti di emergenza non sono solo sotto pressione, ma in uno stato di emergenza", ha affermato il dott.
Taj Hassan, presidente del Royal College of Emergency Medicine, che rappresenta i medici A & E.
Il NHS ha intrapreso una pianificazione senza precedenti per aiutare i servizi a far fronte al picco annuale della domanda a dicembre e gennaio. Nonostante ciò, gli ospedali hanno registrato un numero record di ricoveri di emergenza lo scorso mese - 520.163, un aumento del 4,5% rispetto a dicembre 2017.
L'occupazione media dei posti letto è aumentata la scorsa settimana al 95%, molto più alta dell'85% che gli esperti dicono che gli ospedali devono mantenere per evitare che i pazienti possano contrarre infezioni ospedaliere come l'MRSA o il Clostridium.
L'occupazione del letto fino al 95% è "un pericolo per la sicurezza dei pazienti, con circa 7.000 letti in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso", ha affermato Hassan.
Basandosi sulle proprie esperienze nelle ultime settimane, i medici che hanno firmato la lettera hanno dipinto un quadro molto pesante delle condizioni all'interno delle unità A & E. Il Dipartimento della salute ha affermato che certo c'è una grande pressione nei reparti A & E, ed è grato a tutto lo staff NHS per il loro incredibile lavoro in circostanze difficili.
Ecco perché recentemente si è deciso il più grande aumento di posti di formazione per dottori nella storia del NHS: un'espansione del 25%. Naturalmente il primo ministro May non ha potuto negare la realtà, ma ha sottolineato che l' influenza è stata un fattore chiave nell'intenso sforzo che i servizi di NHS stavano affrontando. Infatti i nuovi dati di Public Health England confermano che l'influenza sta’ mettendo un peso notevolmente maggiore negli ambulatori di medicina generale e negli ospedali.
La scorsa settimana 758 persone in tutto il Regno Unito sono state ospedalizzate a causa dell'influenza, rispetto alle 421 della settimana precedente. Di questi, 240 erano così malati che dovevano essere ricoverati in un reparto di terapia intensiva o di alta dipendenza. Il numero di persone che consultano un medico generico con sintomi simil-influenzali è quasi raddoppiato. Altre 27 persone sono morte di sintomi legati all'influenza la settimana scorsa, tre in più rispetto alla settimana prima.
Ma ormai per il personale del NHS la misura è colma il sottofinanziamento del NHS e la dura austerità affrontata in questi anni ha condotto ad un bivio da cui il governo deve immediatamente dire come se ne esce. Quello che è certo e che senza maggiori risorse finanziarie ed umane il NHS muore.
Grazia Labate
Ricercatore in economia sanitaria già sottosegretario alla salute
13 gennaio 2018
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