Migranti: 244 milioni nel 2015. E la loro salute è un problema. La 2ª Conferenza di Oms e Oim
Si conclude domani il secondo appuntamento dedicato alla Salute dei Migranti, organizzato da Oim e Oms. Tutti gli Stati partecipanti si sono impegnati a portare avanti un programma congiunto per migliorare le condizioni di salute di tutti i migranti. Diminuire il numero di malati, garantire equità di accesso alle cure sono tra i principali obiettivi proposti.
22 FEB - Lasciano il proprio paese in cerca di una vita migliore, da soli o in massa. Sono i migranti che fuggono dalla povertà, dalla guerra, da situazioni ai limiti della sopravvivenza. Nel 2015, questo esercito ha raggiunto quota 244 milioni, di cui 21 erano rifugiati. Quello della migrazione è un fenomeno i crescita: in 15 anni è aumentato del 41%. I dati sono stati diffusi durante il secondo appuntamento dedicato alla Salute dei Migranti, organizzato dall'Organizzazione internazionale delle migrazioni e dall'Oms in collaborazione con il governo della Repubblica democratica socialista dello Sri Lanka nella cui capitale, Colombro, si svolge la tre giorni.
Un fenomeno che cambia
Il confronto ha avuto lo scopo di mettere a punto, con un consenso unanime, una strategia politica che permetta di attuare un programma unificato, tra le varie Nazioni, per migliorare le condizioni di salute dei migranti. Gli esperti, infatti, non hanno analizzato solo i numeri della migrazione, ma anche il modo in cui questo fenomeno sta cambiando. Muta la classe sociale di origine dei migranti, così come i loro paesi di provenienza, quelli di transito e di destinazione. Se cambia il fenomeno è necessario che anche il modo di affrontare le sfide che pone debba essere modificato. La sanità è uno dei settori maggiormente coinvolti in questi mutamenti: la migrazione può influire sulla salute dell’intera comunità, non solo su quella in transito. Da un lato, ci sono migranti sani e giovani, dall’altro ce ne sono altri che, proprio a causa della loro condizione, possono avere difficoltà di accesso alle cure più adeguate. Inoltre, questi spostamenti di massa possono diffondere diverse malattie difficili da monitorare ed arginare, come è accaduto durante la crisi scatenata dal virus Ebola.
L'impegno dei governi
Attraverso un documento redatto per l’occasione è stato espresso il sostegno dei governi partecipanti a promuovere la salute dei migranti su diversi livelli. Sono tre le macroaree tematiche proposte, che definiscono la strategia mondiale, mantenendo sempre un approccio basato su: diritti, centralità della persona ed l'equità. La prima area individuata riguarda il Global Health: l’obiettivo è ridurre il carico di malattia tra i migranti e le comunità di accoglienza, attraverso la copertura sanitaria universale, che comprende la promozione, prevenzione, cura, riabilitazione e terapia palliativa. Per raggiungere tali scopi si punterà sulla qualità delle cure, offrendo servizi sanitari integrati e incentrati sulla persona con un complessivo rafforzamento di tutti i sistemi sanitari.
La seconda area di intervento, invece, punta sulla riduzione della vulnerabilità dei migranti, delle comunità e dei sistemi sanitari. In ultimo, si intende puntare sullo sviluppo sostenibile previsto dall’Agenda 2030.
Agenda 2030: lo sviluppo sostenibile
Sono tutte grandi sfide che i governi si trovano ad affrontare per poter raggiungere quella copertura sanitaria universale prevista sempre dall’Agenda 2030. Affrontare tutti i bisogni in tema di salute dei migranti può ridurre, anche su una scala a lungo termine, i costi sociali, facilitando l'integrazione e contribuendo allo sviluppo sociale ed economico del Paese ospitante.
22 febbraio 2017
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