Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 22 NOVEMBRE 2024
Studi e Analisi
segui quotidianosanita.it

Ocse: “Un quinto della spesa sanitaria usato male: pochi generici, troppi cesarei, ricoveri inutili e accessi anomali al pronto soccorso”


Tra sprechi, inefficienze e corruzione i sistemi sanitari perdono per strada un quinto delle risorse. E i numeri sono inquietanti: un paziente su dieci nei paesi OCSE è inutilmente danneggiato presso il punto di cura. E ancora: più del 10% della spesa ospedaliera viene impiegata per correggere gli errori medici prevenibili o infezioni che le persone prendono negli ospedali. Senza contare i ritardi sui generici e l'eccessivo uso degli antibiotici. LO STUDIO

10 GEN - “Le stime attuali indicano che un quinto della spesa sanitaria potrebbe essere incanalato verso un uso migliore”. A dirlo è un nuovo rapporto dell’Ocse Tackling Wasteful Spending on Health che analizza come affrontare le spese inutili sulla salute che avvolgono i sistemi sanitari.
 
Il Report evidenzia come “in tutti i paesi dell'OCSE, una quota significativa della spesa sistema di assistenza sanitaria e le attività sono uno spreco nella migliore delle ipotesi, e nel peggiore dei casi possono danneggiare la nostra salute”.
 
E i numeri sono inquietanti: un paziente su dieci nei paesi OCSE è inutilmente danneggiato presso il punto di cura. E ancora: più del 10% della spesa ospedaliera viene impiegata per correggere gli errori medici prevenibili o infezioni che le persone prendono negli ospedali.
 
Ma non solo: un bambino su tre nasce con il taglio cesareo, mentre le indicazioni mediche suggeriscono che il tasso dovrebbe essere 15% al ​​massimo. Nel frattempo, la penetrazione sul mercato di farmaci generici è ancora bassa ed eterogenea (tra il 10-80% in tutti i paesi OCSE). E il problema anche la percezione della corruzione: un terzo dei cittadini considera il settore sanitario essere corrotto.
 
Volendo fare una summa, secondo alcune stime si evidenzia poi come più del 20% della spesa totale negli Stati Uniti sia assorbita dagli sprechi.
 
Da notare anche un dato preoccupante e di stringente attualità per il nostro Paese dove risulta che il 20% degli accessi al Pronto soccorso sono impropri.
 
“Molti pazienti – si legge nel report - ricevono cure inutili o di scarso valore. Una parte considerevole di ricoveri di emergenza avrebbe potuto essere  trattata altrettanto bene o meglio affrontata  in un ambiente di assistenza primaria o anche gestito dai pazienti stessi, con adeguata educazione. Grandi variazioni di fondo sulle prescrizioni di antibiotici rivelano poi eccessivi consumi, portando a finanziarie sprechi e contribuendo allo sviluppo della resistenza antimicrobica. Il potenziale per i farmaci generici rimane sottoutilizzata. Infine, una serie di processi amministrativi non aggiungono alcun valore, e il denaro è perso per frode e corruzione”.
 
“Nel momento in cui i bilanci pubblici sono sotto pressione in tutto il mondo tutto ciò è allarmante – rileva l’Ocse - i governi potrebbero spendere molto meno per l'assistenza sanitaria e migliorare per giunta la salute dei pazienti”.
 
Nella sua denuncia l’Ocse sostiene che “gli sforzi per migliorare l'efficienza della spesa sanitaria non sono abbastanza buoni”. E nel report suggerisce anche delle ricette: Ridurre interventi inutili, incoraggiare l’uso di farmaci generici, lo sviluppo delle nuove competenze degli infermieri, sistemi di Hta, sburocratizzazione per esempio.
 
“Naturalmente – sottolinea l’Ocse -  questo programma è complesso e difficile. Ma l'assistenza sanitaria è indiscutibile. E ora è il momento di agire su di essa”.
 
L.F.

10 gennaio 2017
© Riproduzione riservata


Altri articoli in Studi e Analisi

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy