Inquinamento acustico. Oms Europa: è una minaccia per la salute pubblica
Il rumore da traffico urbano ncide sulla vita delle persone diminuendone l’attesa di vita per malattia, disabilità o mortalità prematura nei Paesi occidentali della Regione Europea. Lo rivela il primo rapporto sull’impatto sanitario del rumore in Europa, pubblicato oggi dall’Oms/Europa che ha calcolato come l’inquinamento acustico sia responsabile di oltre un milione di anni di vita persi.
30 MAR - Il rumore causa o contribuisce non solo a fastidio e disturbi del sonno, ma anche a infarti, difficoltà di apprendimento, e tinnito auricolare. È responsabile di oltre un milione di anni di vita persi per malattia, disabilità o mortalità prematura nei Paesi occidentali della Regione Europea.
A lanciare l’allarme è il
primo Rapporto sull’impatto sanitario del rumore in Europa, pubblicato oggi dall’Oms/Europa che, presenta i risultati di uno studio internazionale coordinato dall’Oms/Europa con il sostegno del Joint Research Centre (Jrc) della Commissione Europea, fornisce linee guida per quantificare i rischi derivanti dal rumore e stima gli effetti sanitari nei Paesi dell’Europa occidentale.
In Europa, tra i fattori di rischio ambientale, gli effetti del rumore sulla salute sono secondi in grandezza solo a quelli provocati dall’inquinamento dell’aria. Una persona su tre è infastidita durante il giorno e una su cinque è disturbata nel sonno dal rumore proveniente dalla strada, dalle ferrovie e dagli aeroporti. Questo aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e di alta pressione del sangue. In particolare dai dati è emerso che l'1.8% degli infarti nei Paesi dell’Europa occidentale sono attribuiti all’inquinamento acustico urbano più elevato di 60dB Lden. Questo corrisponde a oltre 60mila anni di vita persa per rumore.
“L’inquinamento acustico non è soltanto un disturbo ambientale – spiega Zsuzsanna Jakab, Direttore Regionale dell’Oms Europa –, ma anche una minaccia alla salute pubblica. ci auguriamo che le nuove evidenze presentate in questo rapporto esortino governi ed autorità locali ad introdurre politiche di controllo del rumore a livello nazionale e locale, proteggendo così la salute dei cittadini europei da questo rischio emergente”.
“Questa nuova rassegna di evidenze scientifiche rappresenta il contributo dell’Oms al processo politico nell’ambito dell’Unione Europea. Auspichiamo che possa influenzare l’aggiornamento della Direttiva UE incorporando limiti più rigidi per l’inquinamento acustico e che possa essere estesa ad altre parti della Regione”, commenta Rok Ho Kim, esperto rumore e salute presso l’Oms/Europa e coordinatore del progetto per la realizzazione del rapporto.
Lo Studio è rivolto soprattutto ai decisori, esperti, agenzie di supporto ed altri attori che hanno l’esigenza di stimare ed agire sugli effetti del rumore ambientale. Fornisce infine le basi per la revisione delle linee guida Oms sul rumore che i Paesi europei hanno richiesto in occasione della Quinta Conferenza Ministeriale Ambiente e Salute di Parma nel 2010.
In Europa orientale e in Asia centrale, invece dove la mancanza di dati di esposizione impedisce di stimare l’ampiezza degli effetti sulla salute, sono necessarie una migliore sorveglianza e raccolta dati.
30 marzo 2011
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