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Diagno-click. Quattro adolescenti su 5 cercano informazioni di salute su internet. L’indagine


A 15 anni le ragazze cercano soprattutto notizie sull'alimentazione, mentre i maschi sono più interessati alla sessualità. Dopo la ricerca solo il 45% dei giovani sente il bisogno di confrontarsi con i genitori, nonostante il 91% si dica ansioso perché non sa come gestire le informazioni. I risultati del progetto Diagno//Click patrocinato dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza e promosso dall’associazione FamilySmile. L’INDAGINE

17 GIU - Il 77% degli adolescenti italiani cerca in rete notizie sul proprio benessere. E non c’è distinzione tra maschi e femmine. Tra quelli che navigano su internet in cerca di notizie di salute, il 33% è infatti composto da ragazzi e il 34% da ragazze. Ma se i maschi cercano soprattutto notizie sulla sessualità, le femmine sono più interessate all’alimentazione. In entrambi i casi, internet ha, in molti casi, sostituito la richiesta di aiuto a mamma e papà e, di conseguenza, anche il consulto medico. Dopo la ricerca, infatti, solo il 45% dei ragazzi sente il bisogno di confrontarsi con i genitori, nonostante il 91% si senta ansioso perché non sa come gestire queste informazioni e l’82% confuso perché non sono riusciti a comprendere tutte le informazioni ricevute. L’88% si dice però rassicurato perché comunque hanno ottenuto delle risposte.

Sono questi i principali risultati di Diagno//Click: quando i giovani interrogano il web per rispondere ai problemi di salute, il  primo studio europeo che analizza il rapporto tra i giovani, la salute e il web patrocinato dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza e promosso dall’associazione FamilySmile.

“Come Autorità di garanzia non abbiamo mai pensato di demonizzare l’utilizzo di internet - ha dichiarato Vincenzo Spadafora, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, commentando i risultati dell’indagine - piuttosto bisogna imparare a farne un uso consapevole. Gli adolescenti cercano sulla Rete cose molto importanti, non solo sulla salute ma anche sulla loro identità personale”.

“Dalla nostra ricerca emerge quanto i ragazzi siano straordinari e quanto, in realtà, cerchino di essere autonomi rispetto alle informazioni di cui hanno bisogno", sottolinea l’avvocato Andrea Catizone Presidente dell’associazione FamilySmile, puntualizzando anche che "è fondamentale il sostegno che gli adulti devono riuscire a dare ai ragazzi:  il web è il luogo in cui riescono a trovare delle risposte su temi che spesso non riescono ad affrontare con gli adulti”.

Lo studio è l’inizio di un percorso che ha come obiettivo quello di rendere i ragazzi sempre più consapevoli rispetto alla propria salute, e a fornirgli gli strumenti critici per selezionare le notizie meno affidabili che circolano su internet. A tal proposito è stata annunciata la possibile realizzazione di un’App, la cui funzione è quella di fornire risposte chiare alle domande sulla salute fatte dai ragazzi, utilizzando un linguaggio che sia meno istituzionale e rigido, e attraverso il quale gli adolescenti possano riconoscersi con il massimo della serenità e della sicurezza.

Tornando ai risultati, l’indagine, condotta su un campione di 1713 adolescenti dai 14 ai 19 anni delle scuole superiori in 10 Regioni Italiane attraverso un questionario anonimo di 12 domande a risposta multipla di cui 10 a risposta chiusa e due a risposta aperta, seguito da una fase di formazione attiva, degli studenti, dei genitori e degli insegnanti avvenuto all'interno delle scuole, ha consentito di mettere in luce quanto forte sia il legame tra i giovani e il web quando si tratta di salute. Alla domanda che cosa è per loro la salute, gli adolescenti rispondono in modo assai differente alle aspettative avendo per loro un senso molto diverso dal concetto sanitario ed essendo per lo più legato ad una visione per lo più soggettiva. Per alcuni è un corpo scolpito, per altri, la morte, per altri ancora la materialità del possesso. La salute è, dunque, la rappresentazione ideale di ciò che i giovani vogliono essere o tendono a divenire. Ed è per questo che i giovani cercano prima di tutto notizie relative al benessere, allo “stare in buona salute” intesa come necessità prevalente di possedere un corpo in forma e di controllare l'alimentazione, anche se la materia della ricerca cambia nel corso degli anni. A 20 anni l’argomento più cercato tra le donne (il 75%) è quello relativo alle malattie sessualmente trasmissibili, argomento che a 17 anni interessa solo il 35% delle ragazze, molto più concentrate, tra i 14 e i 16 anni, alla forma fisica e all’alimentazione. Va al contrario per i maschi, dove la sessualità è di maggiore interesse nella prima fase venendo poi sostituita dai consigli su forma fisica e alimentazione dai 19 anni in poi.

Il tema delle droghe e dell'alcool riguarda in modo quasi omogeneo i ragazzi e le ragazze, anche se le differenze aumentano con il variare dell'età : infatti mentre tra i giovani di 15 anni, il 43% delle femmine ed il 57% dei maschi si informa sulle droghe e sull'alcool, quando si indaga sullo stesso argomento con i più grandi emerge che il 66% dei maschi di 17 anni continua a ricercare notizie relative all'alcool, mentre solo il 34% delle femmine diciassettenni si interessa a questo tema.

Il 33% dei maschi e il 34% delle femmine naviga in siti di tutti i tipi per cercare informazioni relative alle malattie soprattutto per risalire dai sintomi all’identificazione di una malattia. Questa percentuale cresce con l’età, infatti il 43% delle femmine di 17 anni e il 41% di quelle di 19 anni hanno interesse a conoscere cosa siano determinate malattie e analizzarne i sintomi.

Ma perché i giovani su temi delicati come la salute cercano informazioni sul web? Il 92% del campione ha risposto che lo fa per la possibilità di accedere alle informazioni 24h/24h e per la velocità con la quale possono ottenere tali risposte. Solo il 2% riconosce alle notizie su internet una maggiore affidabilità.

Quanto ai sentimenti che provano i ragazzi dopo la loro ricerca sul web, il 91% si dice ansioso perché non sa come gestire queste informazioni e l’82% Confuso perché non sono riusciti a comprendere tutte le informazioni ricevute. L’ 88% si sente comunque rassicurato perché comunque hanno ottenuto delle risposte. Il 10% è incuriosito e va a ricercare altre malattie.

Diagno\\click ha anche indagato il comportamento dei giovani rispetto agli adulti di riferimento dopo la ricerca e solo il 45% tra di loro ha dichiarato di sentire il bisogno di confrontarsi con i genitori dopo aver navigato su internet. “Ciò dimostra – secondo i ricercatori - come il percorso di autonomia e di autoaffermazione dei ragazzi in verità presenta aspetti di fragilità che non possono essere ignorati e che talvolta costituiscono un humus fertile nel quale affondano le radici successive patologie di natura psicologica difficili da controllare”.
 

17 giugno 2015
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