Gli italiani e i servizi pubblici. Si salva solo la sanità privata
Lo rileva un sondaggio effettuato dall’Istituto Demos di Ilvo Diamanti, per il quotidiano La Repubblica e pubblicato oggi su Il Venerdì. Il 52% del campione si dice infatti soddisfatto dei servizi sanitari privati a fronte del 39,9% che promuove la sanità pubblica. Lo stesso sondaggio sancisce poi la spaccatura netta del Paese nei confronti del federalismo: il 44,5% è favorevole ma il 43,7% è contrario alla riforma.
10 DIC - Gli italiani snobbano i servizi pubblici. O meglio non li gradiscono affatto. E’ quanto emerge dal Rapporto annuale “Gli italiani e lo Stato” realizzato da Demos & Pi, l’isituto di ricerche diretto da Ilvo Diamanti, per conto del Gruppo L’Espresso-La Repubblica.
I dati non lasciano dubbi: tutti bocciati. Ferrovie (pollice in giù dal 75% degli italiani), scuola privata (bocciata dal 67,4%) e pubblica (insufficiente per il 63,6%), trasporti urbani (inadeguati per il 64,2%).
A sorpresa, viste le lamentazioni cui siamo ormai abituati, la sanità esce meglio. Quella pubblica piace almeno al 39,9% degli italiani e quella privata è promossa dal 52% del campione intervistato.
Sul federalismo il Paese si spacca
La ricerca tratta poi molti altri temi, dalla fiducia nelle istituzioni alla politica dei partiti, ma certamente un dato molto attuale è quello riferito al federalismo. La riforma in senso federale piace ancora al 44,5% degli italiani, ma ormai il fronte del no è prossimo. Secondo l’indagine, infatti, l’altra metà del Paese questa riforma non la vuole (il 43,7% è decisamente contrario). Ma non solo: il 39,8% degli italiani teme per l’unità del Paese e il 42,4% è certo che col mfederalismo aumenteranno le tasse.
10 dicembre 2010
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