Sistema sangue. Il Cergas risponde a Grazzini: "Il nostro impegno per una discussione aperta sul futuro del settore"
di Claudio Jommi e Marianna Cavazza
“Crediamo che il libro, oltre a fornire un’analisi strutturata del sistema plasma, emocomponenti ed emoderivati, contribuisca, insieme ad altre evidenze, al dibattito su tale sistema”. Così gli autori del libro presentato la settimana scorsa, rispondono al direttore del Centro nazionale sangue che ne aveva criticato alcuni risultati. Ribadita anche l’indipendenza dello studio
24 FEB -
Gentile direttore,
vorremmo ringraziare il dott.
Grazzini per la riflessione inviata sul nostro studio e per il contributo dato al dibattito successivo alla sua presentazione, che è stata un’occasione di confronto, considerata utile e costruttiva, da tutti i partecipanti al Convegno del 19 Febbraio.
La pubblicazione dello studio nel libro “
La raccolta di plasma e il sistema di emocomponenti ed emoderivati in Italia”, disponibile a breve anche online ed in formato
open access, consentirà una discussione critica della metodologia e dei risultati da parte della comunità scientifica e del Servizio Sanitario Nazionale, compresi gli aspetti di imperfezione tecnica, cui il dott. Grazzini ha fatto cenno nella sua lettera.
Vorremmo ricordare che il nostro studio ha l’obiettivo di analizzare il sistema plasma, emocomponenti ed emoderivati italiano nella sua evoluzione regolatoria, nel contesto comparativo internazionale e nella dimensione di efficienza, tecnica ed allocativa, nella piena consapevolezza, più volte esplicitata nel testo, che l’efficiente uso delle risorse sia importante, ma non rappresenti l’unico criterio di valutazione dei sistemi sanitari e dei soggetti che in essi vi operano. Su questo siamo in piena sintonia con le osservazioni del dott. Grazzini.
In questo contesto, sono state analizzate alcune criticità, tra cui la frammentarietà della rete di raccolta, la variabilità nella disponibilità ed uso delle tecnologie disponibili per la plasmaferesi, il monopolio nella produzione conto terzi ed il differenziale tra costo della produzione SSN (comprensivo del costo del plasma ottenuto per frazionamento da plasmaferesi e del costo della produzione conto terzi) e prezzo di acquisto su mercato commerciale.
Su quest’ultimo aspetto, la simulazione effettuata e di cui sono stati riportati i risultati, è stata condotta a partire dai dati pubblici esistenti al momento della compilazione dello studio, tra i quali il Rapporto Istisan e le stime di costo del plasma prodotte dal Centro Nazionale Sangue pubblicate sul
Supplement della rivista
Blood Transfusion, cui il dott. Grazzini fa riferimento.
Il tema dei costi della produzione di plasma per frazionamento da plasmaferesi è peraltro presente nel dibattito internazionale: diverse sono le soluzioni adottate dai paesi per sostenere tale costo e per garantire la sicurezza della disponibilità di prodotti emoderivati; differenti sono i modelli di integrazione tra produzione nazionale e ricorso al mercato commerciale, illustrati nel testo.
Dal dibattito successivo alla presentazione dei risultati dello studio sono emerse: (i) l’importanza di discutere il tema del raggiungimento di un equilibrio tra produzione conto terzi e mercato commerciale, considerando, tra gli altri aspetti, la dimensione dell’efficienza e nella consapevolezza dell’attuale dettato normativo; (ii) la rilevanza del processo in atto di consolidamento ed accreditamento della rete di raccolta e di apertura alla competizione nella produzione conto terzi.
Crediamo quindi che il libro, oltre a fornire un’analisi strutturata del sistema plasma, emocomponenti ed emoderivati, contribuisca, insieme ad altre evidenze, al dibattito su tale sistema.
Infine, anche a tutela del Cergas, appare fuori luogo avere dato enfasi, citandola come prima considerazione, al fatto che il progetto sia stato finanziato da un
pool di aziende. Vorremmo sottolineare che la nostra indipendenza di ricercatori deriva dai valori su cui è stato fondato il Cergas dal prof. Elio Borgonovi e non dalle modalità di finanziamento e che, comunque, si è trattato di un
grant incondizionato come specificato nel testo e riconosciuto dallo stesso dott. Grazzini, che ha consentito di svolgere la ricerca in piena autonomia scientifica e solo sulla base di evidenze
referate.
Claudio Jommi e Marianna Cavazza
24 febbraio 2014
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Studi e Analisi