Autismo. Iss: "L'interazione con i cani aiuta i bambini a sviluppare emozioni"
E' il risultato cui è giunto uno studio realizzato dall'Istituto superiore di sanità e pubblicato sul Journal of Alternative and Complementary Medicine. "I cani sono in grado di rispondere affettivamente all'attenzione umana, reagendo con comportamenti di tipo sociale e ispirando sentimenti positivi".
22 FEB - Interagire con un cane può aiutare i bambini autistici a sviluppare emozioni e legami affettivi, tramite lo stimolo di capacità comunicative e relazionali. E’ la conclusione cui è giunto un team di ricercatori dell’Istituto superiore – coordinato da Francesca Cirulli ed Enrico Alleva – grazie a uno studio poi pubblicato sul Journalism of Alternative and Complementary Medicine.
Il dato più incoraggiante è dovuto al fatto che il principio è valido sia che si tratti di cani di assistenza che di cani co-terapeuti. "Gli studi sugli effetti dell’introduzione di un cane da in ambito familiare hanno ottenuto sui bambini affetti da autismo un significativo decremento dell’ansia e dell’aggressività e una riduzione del numero di scatti emotivi - spiega Cirulli - oltre ad apportare un senso di maggior sicurezza nei genitori e un miglioramento quantitativo e qualitativo del loro sonno. Un altro tipo di indagini, focalizzate sui parametri fisiologici, ha evidenziato una diminuzione dei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, in presenza del cane e, al contrario, un aumento del cortisolo quando l’animale veniva allontanato".
Lo studio ha evidenziato risultati importanti anche per quanto concerne i cani impiegati nelle attività assistite. In questi casi i bambini, in presenza dell’animale, hanno mostrato più assiduamente comportamenti sociali, sia sotto il profilo verbale che non. E, inoltre, è emersa una riduzione dei comportamenti aggressivi e ossessivi, sostituiti da contatti fisici amichevoli, gesti d’affetto e sorrisi. La conclusione cui sono giunti i ricercatori è che queste dinamiche virtuose derivano che i cani sono particolarmente propensi “a rispondere affettivamente all’attenzione umana, reagendo con comportamenti di tipo sociale e ispirando sentimenti positivi. In questo, mostrano di possedere una capacità unica: quella di agire, in specifici contesti ludici o terapeutici, come un ponte attraverso cui fluiscono le emozioni, e di fungere da catalizzatore sociale".
22 febbraio 2013
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