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Professioni sanitarie. Aumentano i posti nelle università ma calano le domande di iscrizione (-3,8%)

di Angelo Mastrillo, Lorenzo Bevacqua e Elisabetta Cenerell

Le domande di iscrizione passano da 66.686 dello scorso anno alle attuali 64.139, con 2.547 domande in meno. Analogo calo, del -9,6%, si rileva anche per le domande sui Corsi di Laurea Magistrale delle Professioni Sanitarie, da 15.461 dello scorso anno alle attuali 13.983. Per i 23 Corsi di Laurea, rispetto allo scorso anno i posti a bando sono aumentati del +3,3% a fronte del suddetto calo delle domande del 3,8% con la conseguente riduzione del rapporto domande/posto. IL REPORT

11 NOV -

Con questo rapporto annuale siamo alla 29ma edizione consecutiva dall’avvio dei Corsi di studio Universitari delle Professioni sanitarie; dal 1996 al 2000 con i Diplomi Universitari, dal 2001 con i Corsi di Laurea triennale e dal 2004 dei Corsi di Laurea Magistrale.

Questa relazione è svolta nell’ambito della Conferenza Nazionale Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie di cui è Presidente Alvisa Palese, che è stata preceduta da Luisa Saiani nel 2014 e da Luigi Frati nel 1997.

La rilevazione dei dati sui vari Corsi di studio è possibile solo grazie alla preziosa e costante collaborazione di tutte le 49 Università che ogni anno comunicano i rispettivi dati.

I dati sui fabbisogni formativi sono invece disponibili grazie alle Regioni e ai 4 Ordini delle 22 Professioni, che forniscono anche i numeri degli abilitati per ciascuna Professione.

Le professioni sono aumentate da 22 a 23 per l’inserimento della nuova figura di Osteopata avvenuto tramite l’istituzione del profilo professionale con DPR 7 luglio 2021, n. 131, e dell’ordinamento didattico con Decreto interministeriale del Ministero dell’Università di concerto con il Ministero della Salute del 1° dicembre 2023, n. 1563, ai sensi della Legge 11 gennaio 2018, n. 3 che aveva inserito l’Osteopata nell’area e nella classe di laurea della Prevenzione.


Dalla rilevazione dei dati delle Università emerge un calo delle domande di ammissione sul totale dei 22 Corsi di Laurea da 66.686 dello scorso anno a 64.139, pari al -3,8% che è minore del -8,3% dello scorso anno.

Analogo calo, del -9,6%, si rileva anche per le domande sui Corsi di Laurea Magistrale delle Professioni Sanitarie, da 15.461 dello scorso anno alle attuali 13.983.

Per i 23 Corsi di Laurea, rispetto allo scorso anno i posti a bando sono aumentati del +3,3%, da 34.453 a 35.592 a fronte del suddetto calo delle domande del 3,8% con la conseguente riduzione del rapporto domande/posto (D/P) a 1,8 rispetto al 1,9 del 2023 e 2,2 del 2022.

Per quanto riguarda i fabbisogni formativi si rileva un aumento da parte di quasi tutte le Regioni con +819 posti (+2%) dai 40.629 dello scorso anno agli attuali 41.448 e con numero finale di 43.515 stabilito dall’Accordo della Conferenza Stato-Regioni n.130 del 11 luglio 2024, invece che entro il 30 aprile, come da Decreto Legislativo n. 502 del 1999.

Per i fabbisogni non risulta ancora inserita la nuova professione di Osteopata, di cui non è nota la numerosità per Regioni e totale in attesa di iscrizione all’Albo TSRM PSTRP.

Aumenta con +1,5% il fabbisogno totale da parte delle Categorie: da 43.656 dello scorso anno agli attuali 44.304, di cui per Infermieristica lieve riduzione del -0,2% da 26.899 dello scorso anno agli attuali 26.832.

E’ in aumento del +3,3% anche il potenziale formativo offerto dagli Atenei, che il Ministero dell’Università ha ratificato, con Decreto n. 1119 del 1 agosto 2024, per rispettare la scadenza della nuova norma che da quest’anno, riduce da 60 a 30 giorni il periodo che deve precedere la pubblicazione del bando da parte delle università per l’esame di ammissione fissato il 24 giugno dal MUR per il 5 settembre. La modifica dell’art. 4, comma 1, della Legge 264 del 1999, è stata fatta con la Legge 56 del 29 aprile 2024 sul PNRR, art. 18, ultimo comma.

Quindi, indipendentemente dai fabbisogni indicati dalle Regioni e dalle Categorie, sono stati assegnati tutti i posti, determinando per sei Corsi, come lo scorso anno, un esubero rispetto alle richieste di Regioni, Categorie e Conferenza Stato-Regioni, fra cui Dietista +52% su +46% dello scorso anno, Tecnico di Radiologia +29% su +28% dello scorso anno, Tecnico di Neurofisiopatologia +23% su +41% precedente e Igienista Dentale +20% rispetto a +34% dello scorso anno.

Complessivamente, tuttavia, anche quest’anno si conferma che rispetto all’aumento dell’offerta formativa da parte delle Università non si registra analogo incremento dei candidati.

Ripartizione dei posti per Università
La ripartizione dei posti e delle domande per ognuno dei 23 Profili e delle 49 Università è riportata in Tab. 2, con i totali per Università. Ogni Ateneo ha attivato in media 10 Corsi di Laurea; l’Università con il maggiore numero di Corsi resta Milano Statale con 22, seguita dall’ Università di Roma Sapienza con 21, Genova e Roma Tor Vergata 19, Padova 18, Torino, Bari e Napoli Federico II con 17.

Quindi altre Università: con 15 Corsi Palermo, con 14 Corsi Pavia e Verona, con 13 Bologna, Firenze, Pisa, Ancona, Chieti, Napoli Campania, Messina e Catania, con 12 Brescia, Parma, Modena, Siena e Roma Cattolica, con 11 l’Aquila, con 10 le Università di Trieste, Ferrara e Catanzaro.

A seguire con 9 Corsi Varese, con 8 Cagliari, con 7 Milano Bicocca, Perugia e Foggia. Con 6 Novara e Sassari, con 5 Roma UniCamillus, con 4 Corsi Milano Humanitas, Milano San Raffaele, Udine, Roma Link e Campobasso; con 3 Roma Campus e infine con un solo Corso Trento, Casamassima LUM, Lecce, Napoli Parthenope, Cosenza e Enna.

Resta invariato rispetto agli ultimi anni il rapporto percentuale nella ripartizione dei posti fra le Lauree triennali e le Magistrali a ciclo unico, con il 69,1% dei posti alle Professioni Sanitarie, il 27,7% a Medicina e Chirurgia e il 3,2% a Odontoiatria.

Sospensioni, riattivazioni e nuove attivazioni di Corsi
L’offerta formativa è aumentata anche rispetto al numero dei Corsi di Laurea da 468 a 487, e si compensa fra sospensioni, riattivazioni e nuove attivazioni.

Si osserva la nuova prima attivazione di 19 Corsi di Laurea: Dietista nelle Università di Trieste e di Ancona, Logopedista all’Università di Foggia, Ostetrica a Catanzaro, Educatore Professionale a Palermo, Ortottista a Brescia, Terapista Neuropsicomotricità età evolutiva a Parma, Terapista Occupazionale a Napoli Federico II, Tecnico audiomestrista a Sassari, Tecnico Audioprotesista a Verona, Tecnico di Fisiopatologia Cardiocircolatoria ad Ancona, Tecnico di Laboratorio a Salerno, Osteopata a Verona e Firenze. Inoltre, Infermiere, Fisioterapista, Tecnico di Laboratorio e Tecnico di Radiologia all’Università di Roma Link (di nuova istituzione).

L’Università di Pavia sospende Terapista Occupazionale e riattiva sia Tecnico Ortopedico che Tecnico di Neurofisiopatologia, riportando i Corsi da 13 a 14.

L’Università di Ancona riattiva Educatore e istituisce Dietista e Tecnico di Fisiopatologia Cardiocircolatoria.

L’Università Cattolica di Roma sospende nella sede di Bolzano i tre Corsi per Ostetrica, Tecnico di Laboratorio e Tecnico di Radiologia, mentre riattiva i quattro Corsi per Dietista, Igienista Dentale, Logopedista e Terapista Occupazionale nella sede di Roma. Inoltre, sospende nella sede di Roma Tecnico Audioprotesista e nella sede di Campobasso Infermiere e Fisioterapista

L’Università di Bari sospende il Corso per Tecnico di Radiologia. L’Università di Catanzaro sospende i due Corsi di Tecnico di Laboratorio e di Tecnico della Prevenzione, e ne riattiva altri quattro: Ostetrica, Logopedista, Tecnico di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Tecnico di Neurofisiopatologia.

L’Università di Cagliari sospende i tre Corsi per Educatore, Igienista Dentale e Tecnico di Neurofisiopatologia, mentre riattiva Tecnico della Riabilitazione psichiatrica.

Distribuzione posti per Professione
L’aumento di 1.131 posti, +3,3% sui 34.453 dello scorso anno, riguarda quasi tutte le 23 professioni, ad eccezione di due: Assistente Sanitario da 671 dello scorso anno a 611 con -8,9% e Tecnico della Prevenzione da 921 scorso anno a 891 con -3,3%.

L’incremento maggiore, in valori assoluti, riguarda Infermiere con +376, da 20.059 a 20.435 (+1,9%), Tecnico di Radiologia +130 da 1.570 a 1.700 (+8,3%), Tecnico di Laboratorio +125 da 1.375 a 1.500 (+9,1%), Fisioterapista +100 da 2.722 a 2.822 (+3,7%), Logopedista +80 da 906 a 986 (+8,8%), Ostetrica +63 da 1.177 a 1.240 (+5,4%) e Dietista +60 da 530 a 590 (+11,3%), a cui seguono le altre con valori inferiori. L’aumento maggiore in percentuale riguarda Tecnico di Fisiopatologia Cardiocircolatorio con +13,5% da 208 a 236, Dietista con +11,3% da 530 a 590 e Terapista Occupazionale +10,5% da 238 a 263.

Distribuzione posti a bando per Regioni
Analogo incremento riguarda tutte le Regioni tranne per Molise (-12,9%), Emilia-Romagna (-1,6%), Puglia e Abruzzo (-1%). (Tab. 8). Fra gli aumenti maggiori in valori assoluti le Università del Lazio +315 da 6.179 a 6.494 (+5%), della Sicilia +245 da 2.904 a 3.149 (+8,4%), Veneto +153 da 2.776 a 2.929 (+5,5%), Friuli Venezia Giulia +95 da 691 a 786 (+13,7%), a seguire Toscana +94 da 1.893 a 1.987 (5%), Campania +90 da 2.360 a 2.450 (+3,8%), Calabria +83 da 991 a 1.074 (+8,4%), Provincia di Trento +75 da 325 a 400 8+23%), della Regione Lombardia +68 da 4.585 a 4.653 (+1.5%), Marche +25 da 760 a 785 (+3,3%), Piemonte +25 da 760 a 785 (+1,3%), Liguria +10 da 852 a 862 (+1,2%), Al disotto di 10 e fino a 4 Provincia di Bolzano e Valle d’Aosta.

Sono invariati i dati di Sardegna, Umbria e Basilicata.

Per Lazio, Veneto e Toscana, incidono la nuova Università di Roma Link e i nuovi corsi di laurea di Osteopata delle Università di Verona e di Firenze.

Distribuzione posti per Università
Rispetto alla suddivisione dei 35.584 posti, solo in 10 Università il numero è superiore a mille: Roma Sapienza con 4.053, Padova 1.906, Roma Tor Vergata 1.675, Milano 1.603, Verona 1.425, Torino 1.234, Napoli Federico II con 1.080, Messina 1.043, Bologna con 1.023 e infine Palermo con 1.008. Tutte le altre Università hanno invece un’assegnazione di posti inferiore a mille: Ferrara 967, Firenze 947, Napoli Campania 930, Catanzaro 900, Bari 876, Catania 867. Genova 852, Roma Cattolica 835, Brescia e Ancona 785, Novara 652, Perugia 617, Pisa 607, Foggia 601, Parma 599, Pavia 594, Chieti 574, Milano Bicocca 565, Modena 563, Trieste 500. Sotto 500 le Università de L’Aquila 488, Varese 466, Siena 433, Cagliari 360, Milano Humanitas 345, Sassari 312, Salerno 290, Udine 286, Roma Link 285, Milano S. Raffaele 250, Campobasso 245, Roma Campus 201, Enna 200, Lecce 196, Cosenza 174, Roma UniCamillus 135, Casamassima LUM 129, Napoli Parthenope 90 e infine l’Università di Trento con 40 posti.

Distribuzione Corsi e sedi per Professione
La ripartizione dei posti per Profili vede il maggiore numero di Corsi e di sedi per il Cds in Infermieristica con 48 Corsi su 241 sedi per 20.435 posti, poi Fisioterapista con 43 su 91 sedi per 2.822 posti, Tecnico di Radiologia con 40 Corsi su 63 sedi su 1.700 posti, Tecnico di Laboratorio con 38 su 54 e 1.500 posti, Ostetrica con 36 Corsi su 46 sedi e 1.240 posti. Sotto i mille posti: Logopedista con 29 Corsi su 41 sedi e 986 posti, Igienista Dentale con 30 Corsi su 37 sedi e 913 posti, Tecnico Prevenzione 29 Corsi su 35 sedi e 891 posti, Educatore P. con 16 Corsi su 19 sedi e 828 posti, Assistente sanitario 16 Corsi su 19 sedi e 611 posti.

Seguono Dietista con 24 Corsi e 25 sedi per 590 posti, Tecnico Riabilitazione psichiatrica 20 Corsi e sedi con 525 posti, Terapista Neuropsicomotricità con 15 Corsi e 17 sedi per 440 posti, Ortottista 19 Corsi e sedi con 341 posti e Tecnico Audioprotesista con 303 posti su 14 Corsi e 15 sedi.

Al disotto di 300 posti Infermiere Pediatrico con 279 posti su 8 Corsi e 9 sedi, Terapista Occupazionale 263 posti su 8 Corsi e 9 sedi, Tecnico Fisiopatologia Cardiocircolatoria 236 posti su 15 Corsi e sedi, Tecnico Ortopedico 209 posti su 10 Corsi e 11 sedi, Tecnico Neurofisiopatologia con 190 posti su 14 Corsi e 15 sedi, Podologo con 117 posti su 6 Corsi e sedi, Tecnico Audiometrista con 103 posti su 7 Corsi e sedi, infine il neoistituito Corso per Osteopata con 70 posti su 2 Corsi e sedi.

Situazione occupazionale secondo Alma Laurea
Consultando i dati sul sito www.almalaurea.it si rileva che per i 153.909 laureati di primo livello dell’anno 2022 per tutte le 16 aree disciplinari si registra un calo medio della quota di occupati di -2,1 punti percentuali dal 40,6% dei laureati di primo livello del 2021 agli attuali 38,5% dei laureati del 2022.

In particolare, per i 16.242 laureati di primo livello delle 22 Professioni Sanitarie dell’anno 2022 si rileva che, rispetto ai 12.331 laureati che hanno risposto all’indagine (76%) si registra un lieve calo della quota di occupati (sono 9.476), pari a -1,7 punti percentuali, essendo sceso al 76,8% rispetto al 78,5% dello scorso anno, quando si era invece registrato un calo di -2,4 punti percentuali sul 80,9% rilevato tra i laureati del precedente anno 2020.

Per effetto di questi risultati, si conferma ancora una volta per le Professioni Sanitarie il primo posto assoluto fra i vari gruppi disciplinari. Resta in ogni caso la diminuzione rispetto a 16 anni fa, di -10,2 punti percentuali, dall’ 87,0% del 2007 al 76,8% del 2022, mentre era al 78,5% tra i laureati dell’anno 2021.

Differenze occupazionali fra le 22 Professioni sanitarie
Analizzando in dettaglio le 22 professioni sanitarie sugli ultimi dati AlmaLaurea dei laureati dell’anno 2022, si rilevano per l’alto tasso occupazionale ai primi cinque posti e sopra la media del 76,8%: al primo posto Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva con 81,1%, al secondo Tecnico di Neurofisiopatologia con 81,0%, al terzo Igienista Dentale 80,7%, al quarto Fisioterapista 80,5%, al quinto Tecnico di Radiologia con 78,6%, al sesto Infermiere con 77,7% e Ostetrica con 77,2% e seguire tutte le altre.

Se si guarda invece la media degli occupati di tutte le 22 professioni sugli ultimi 16 anni, fra i laureati dal 2007 al 2022, ai primi cinque posti ci sono Logopedista e Igienista Dentale con 86%, Fisioterapista con 84%, Tecnico Audioprotesista 83% e Educatore professionale con 81%, con 79% Podologo, 78% Terapista Neuro psicomotricità età evolutiva, Infermiere e Tecnico Ortopedico con 77%, mentre sono sotto la media del 74% le restanti 13 Professioni:

Ne deriva che l’area delle Professioni Sanitarie, continua a mantenere stabile al primo posto i livelli occupazionali, seppure con fluttuazioni nel corso dei vari anni.

Domande di ammissione per Università
Preso atto del calo del numero totale delle domande da 66.686 dello scorso anno alle attuali 64.139, con 2.547 domande in meno, pari al -3,8%, vediamo in dettaglio il calo in valori percentuali per ogni Università: Roma UniCamillus -29%, Sassari con -25%, Perugia con -24%, Napoli Campania, Campobasso -21%, Milano Statale -19%, Bari -15%, Ferrara e Udine -12%, Roma Sapienza -10%, Roma Tor Vergata -9%, Brescia, Cosenza, Lecce con -8%, Torino -6,8%, Milano Bicocca -6,7%, Parma -5,8%, Bologna -5,7%, Chieti con -4,4%; a seguire Salerno e Palermo con -3%, Ancona -2,6%, Modena e Reggio -1,4%, Padova -1,3%. Stabili i dati per le Università di Varese, Trento, Firenze e Pisa.

Al contrario sono in aumento le altre 19 Università: Foggia +1,0%, Genova +1,5%, Novara 3,3%, Pavia +4,9%, Cagliari e Verona e Roma Cattolica +6,5%, L’Aquila +6,9%, Roma Campus e Messina +7,1%, Catanzaro +7,7%, Milano Humanitas +9,2%, Milano San Raffaele +10,3%, Siena +11,3%, Catania +16,1%, Trieste +26,1%, Casamassima +30,9% e Napoli Parthenope con +41,1% e Enna +76,5%. Va precisato che per le Università di Udine e di Trieste le differenze oscillano per l’alternanza ciclica annuale dei tre Corsi per Ostetrica, Tecnico di Laboratorio e Tecnico di Radiologia.

Le professioni più attrattive
Il rapporto D/P medio fra i 23 Corsi è di 1,8, in calo rispetto sia al 1,9 dello scorso anno che al 2,2 del 2022, che riguarda tutti i Corsi. Come classifica si confermano quasi tutte le posizioni degli anni scorsi: al primo posto Fisioterapista con rapporto D/P pari a 6,6; al secondo posto la nuova figura dell’Osteopata con 4,8; Logopedista al terzo posto con 4,2, al quarto Ostetrica con 4,1, al quinto Dietista con 3,1 e al sesto posto Tecnico Radiologia con 2,5 e subito dietro Igienista dentale con 2,4. Seguono con 1,9 Infermiere Pediatrico e Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, Tecnico di Neurofisiopatologia e Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica a 1,3; Podologo e Tecnico di Laboratorio con 1,2; Tecnico di Fisiopatologia Cardiocircolatoria con 1,1 e Infermiere con 1,0.

Sotto il rapporto D/P di 1: Ortottista con 0,9; Educatore P. e Tecnico Prevenzione con 0, 7; Tecnico Ortopedico 0,5; Tecnico Audioprotesista, Tecnico Audiometrista, Terapista Occupazionale con 0,4 e infine Assistente Sanitario con 0,3.

Tuttavia, va evidenziato che successivamente la copertura dei posti può aumentare sia tramite le graduatorie derivate dalle domande di seconda e terza scelte dei Corsi che dalla novità dell’utilizzo dei posti residui su altre Università, come da Decreto MUR n. 1116 del 31 luglio 2024, art. 6. comma 6, a seguito della proposta della Conferenza CLPS.

Docenti per gli insegnamenti professionalizzanti MED/45-50
Si conferma la insufficiente presenza di docenti appartenenti allo specifico profilo professionale, chiamati in ruolo dalle Università, e la prevalenza dell’affidamento degli insegnamenti a docenti a contratto, in gran parte dipendenti SSN.

Sul totale di 717 docenti degli ex SSD MED/45-50, che lo scorso anno erano 666 e che fanno parte dei 9.973 dell’intera area 6 di Medicina solo 109, pari ad appena il 15%, appartengono ai profili delle professioni sanitarie dei Settori specifici.

Il Settore MED/45 comprende 80 docenti strutturati di cui 78 appartengono alla professione infermieristica; tuttavia, sono ancora di gran lunga insufficienti se si considera l’esistenza di 48 Corsi distribuiti su ben 241 sedi.

Nessun ruolo fra i 254 del MED/46 Tecniche di Laboratorio mentre sono 4 su 5 del MED/47 in Ostetricia, 21 su 48 per MED/48 Riabilitazione e appena 3 su 142 del SSD MED/49 Dietistica e 3 sui 188 per MED/50 Tecniche mediche applicate, di cui 2 Igienisti Dentali e 1 Logopedista. Rimane l’attesa che comunque il “sistema” si adatti alle indicazioni adottate dalla Conferenza Stato-Regioni con le Linee guida per i Protocolli di intesa Regioni-Università del 29 luglio 2022.

Procedure sugli esami di ammissione
Nel consultare i bandi pubblicati dalle Università sono emerse due diverse modalità di elaborazione delle graduatorie, in analogia agli anni precedenti:
- per punteggio, con priorità alla classifica generale sulla prova d’esame e poi alla scelta, favorendo la possibilità di sfruttare le II e III opzione per gli studenti meritevoli. Riguarda la maggioranza delle Università statali, 32 su 41.

- Per preferenza, in cui prevale invece prima la scelta del Corso e poi il punteggio conseguito nella prova di esame di ammissione, sfavorendo quindi le successive opzioni, che riguarda le sette Università di Brescia, Trieste, Udine, Genova, Chieti, Napoli Federico II e Catania.

Circa i questionari ogni Ateneo prepara il suo in modo autonomo, mentre per Medicina e Chirurgia il MUR stabilisce l’utilizzo di un questionario unico per tutte le Università statali, predisposto dal Consorzio CINECA di Bologna.

Tuttavia, anche per le Professioni Sanitarie ormai oltre la metà delle 41 Università statali si avvale del CINECA per un questionario unico, come ad esempio per le 19 Università di Verona, Udine, Trieste, Parma, Modena, Bologna, Firenze, Siena, Ancona, Perugia, Roma Tor Vergata, L'Aquila, Chieti, Salerno, Bari, Foggia, Messina, Cagliari e Sassari.

Il costo della tassa di iscrizione all’esame di ammissione è quasi invariato rispetto allo scorso anno in tutte le Università, con media di 52 €. Conferma per il costo maggiore, con 100 €, Università di Novara, Pavia e Napoli Campania.

Mentre continua ad essere da diversi anni la più economica l’Università di Cagliari con 26 €.

Sono sulla media di circa 50 € la maggioranza delle altre Università come Torino, Brescia, Milano, Trento, Verona, Genova, Bologna, Parma, Firenze, Ancona, Chieti, Napoli Federico II, Lecce, Cosenza, Catanzaro e Messina.

Situazioni su ognuna delle 22 Professioni
Si riportano le tabelle con i dati di tutte le 22 Professioni, con la relativa sintesi sui totali sia per ogni Professione che per ogni Regione.

Al fine di poter meglio apprezzare le differenze e alcune incoerenti sproporzioni - sia in esubero che in carenza - rispetto agli indicatori demografici, si riportano sia i valori percentuali suddivisi per ogni Regione e per ogni Professione, che il rapporto dei Posti per Centomila Abitanti (PCA).

Inoltre, è stato aggiunto il risultato dell’eventuale ricalcolo sulla ripartizione in base all’indicatore demografico della popolazione rispetto ai fabbisogni indicati dalle varie Regioni.

Riflessioni sulla programmazione posti A.A. 2024-25
Per il quarto anno consecutivo, dal 2021, il Ministero dell’Università mette a bando tutti i posti dell’offerta formativa proposti dalle Università, con un totale di 35.584; numero che è inferiore al totale di 43.515 del fabbisogno stabilito con l’Accordo della Conferenza Stato-Regioni del 11 luglio 2024.

La carenza è di -7.931 posti, pari al -18,2%, in prevalenza su Infermieristica per -6.397 posti, pari al -23,5% rispetto ai 26.832 del fabbisogno. Dall’analisi dettagliata per ognuna delle 23 Professioni si rilevano 3 diverse situazioni:

Equilibrio o quasi, per i Fisioterapisti (-1%) su 2.822 posti.

Offerta inferiore per 14 professioni, con 8.883 posti delle Università inferiori ai fabbisogni: Educatore Professionale (-59%), Terapista Occupazionale (-50%), Tecnico Audiometrista (-49%), Podologo (-47%), Audioprotesista e Assistente Sanitario (-36%), Tecnico Ortopedico (-25%), Infermiere (-24%), seguiti da Tecnico Riabilitazione psichiatrica (-10%), Terapista Neuro Psicomotricità dell’età evolutiva (-9,3%), Tecnico Fisiopatologia Cardiocircolatoria (-8,5%), Ostetrica (-3,2%), Tecnico di Laboratorio (-2,7) e Ortottista (-2,3%).

Offerta superiore per 7 professioni: con 882 posti delle Università superiori ai fabbisogni: Dietista con +52% fra Università con 590 posti rispetto ai 388 del fabbisogno, Tecnico di Radiologia +29%, Università 1.700 e fabbisogno 1.316, Tecnico di Neurofisiopatologia con +23%, Università 190 e fabbisogno 155, e Igienista Dentale con +20% fra 905 Università e 755 del fabbisogno. Con valori minori, Logopedista +8,0%, Università 986 e fabbisogno 913, Infermiere Pediatrico +6,1%, Università con 279 e fabbisogno 263, Tecnico della Prevenzione +2,5%, Università con 891 e fabbisogno 869.

Corsi di Laurea Magistrale
Siamo al 21° anno di attivazione per le cinque classi di Infermieristica-Ostetrica, Riabilitazione, Tecnico Diagnostica, Tecnico Assistenziale e Prevenzione.

In totale sui 21 anni di attivazione, dal 2004 al 2024, i posti

a bando sono stati 49.469, meno dei 70.246 chiesti dalle Regioni (-29%), con una media di 2.356 posti all’anno.

In ulteriore aumento il fabbisogno deciso dalla Conferenza Stato-Regioni da 10.248 dello scorso anno a 10.512 (+2,6%).

Rispetto al numero delle domande presentate su ognuna delle cinque classi per questo A.A. 2024-25 sui 3.940 posti a bando ci sono 13.983 domande, che sono Inferiori alle 15.461 dello scorso anno, pari al -9,6%.

Per la prima volta, grazie alla disponibilità del Consorzio AlmaLaurea, si riportano anche i dati sul numero dei Laureati per ogni anno, che è pari al 83% medio del totale sugli ultimi 21 anni, di cui gli ultimi tre sono come stima.

Va precisato che il valore percentuale superiore al 100% dei Laureati dei primi otto anni, dal 2004 al 2011 è dovuto alla iscrizione in sovrannumero di numerosi professionisti che ricoprivano già ruoli dirigenziali, sia in ambito assistenziale che in quello formativo dei Corsi di Laurea.

Il Corso più richiesto resta quello della I classe Infermieristica e Ostetrica con 11.070 domande su 2.147 posti, con D/P di 5,2; segue la Prevenzione con 605 domande su 275 posti con D/P di 2,2, poi la Riabilitazione 1.400 domande su 795 posti e D/P di 1,8; la classe Tecnico Assistenziale 171 domande su 113 posti con D/P di 1,5 e infine Tecnico Diagnostica con 737 domande su 610 posti e D/P di 1,2.

Prospettive per l’ A.A. 2025-26
La Conferenza CLPS auspica che la definizione dei fabbisogni del prossimo anno 2025 da parte del Ministero della Salute e della Conferenza Stato-Regioni venga fatta entro il 30 aprile, come prevede il Decreto Legislativo 502 del 1992, Questo, per dare tempo utile alle Università di poter rivedere i criteri della determinazione dei posti da mettere a bando, rimodulando e riequilibrando alcune carenze rispetto ad alcuni esuberi di offerta formativa. Inoltre, di pubblicare i bandi entro i 60 giorni prima dell’esame di ammissione, come era stabilito dall’ art. 4, comma 1, della Legge 264 del 1999.

Infine, si conferma l’obiettivo di ricercare un equilibrio tra bisogni sanitari e sociali emergenti, occupazione, e preparazione culturale di qualità di tutte le 23 Professioni Sanitarie.

Angelo Mastrillo, Lorenzo Bevacqua e Elisabetta Cenerelli
Docenti nel Corso di Laurea in Tecniche di Neurofisiopatologia dell’Università di Bologna
Segretario della Conferenza Nazionale Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie



11 novembre 2024
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