Continua la forte crescita del numero di casi di sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia. Nella 48° settimana del 2022, infatti, l’incidenza è pari a 16,0 casi per mille assistiti (13,1 nella settimana precedente) e supera la soglia di intensità alta.
È quanto emerge dall’ultimo bollettino Influnet curato dall’Iss. Da notare come il livello d’incidenza sia il più alto degli ultimi 13 anni.
Nella quarantottesima settimana del 2022 casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 943.000, per un totale di circa 3.521.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza.
Aumenta l’incidenza in tutte le fasce di età, ma risultano maggiormente colpite le fasce di età pediatriche e in particolare i bambini al di sotto dei cinque anni di età in cui l’incidenza è pari a 50,2 casi per mille assistiti. (41,2 nella settimana precedente).
Nella fascia di età 5-14 anni l’incidenza è a 29,29 nella fascia 15-64 anni a 13,16 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 6,44 casi per mille assistiti.
Si intensifica la circolazione dei virus influenzali, anche se a far crescere il numero delle sindromi simil-influenzali, in queste prime settimane di sorveglianza, hanno concorso anche altri virus respiratori.
Inoltre la curva epidemica delle sindromi simil-influenzali mostra un andamento in crescita anticipato rispetto alle precedenti stagioni con un valore di incidenza superiore a tutte le precedenti stagioni.
In sette Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Abruzzo) l’incidenza ha superato la soglia di massima intensità.
Tre Regioni (Campania, Calabria, Sardegna) non hanno attivato la sorveglianza InfluNet.
Durante la settimana 48/2022 sono stati segnalati, attraverso il portale InfluNet, 1.263 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete InfluNet e, tra i 1.145 analizzati, 472 (41,2%) sono risultati positivi al virus influenzale, tutti di tipo A (368 di sottotipo H3N2, 22 H1N1pdm09 e 82 non ancora sottotipizzati).
Nell’ambito dei suddetti campioni analizzati, 123 (10,7%) sono risultati positivi per SARS-CoV-2, mentre 211 sono risultati positivi per altri virus respiratori, in particolare: 138 (12%) RSV, 43 (3,8%) Rhinovirus, 12 Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, 7 virus Parainfluenzali, 6 Adenovirus, 4 Metapneumovirus e 1 Bocavirus.