I vaccini hanno salvato milioni di vite. Basandosi sulla mortalità in eccesso si è stimato che 31,4 milioni di decessi dovuti al Covid si sarebbero verificati senza le vaccinazioni durante il 2021, primo anno della campagna vaccinale, con 19,8 milioni di morti evitate, pari al 63% dei decessi totali grazie alla somministrazione dei vaccini.
Basandosi invece sui decessi causati dal Covid ufficialmente riportati, sarebbero 18,1 milioni i decessi che si sarebbero verificati in tutto il mondo senza le vaccinazioni durante il periodo che va dall'8 dicembre 2020 all'8 dicembre 2021. Di questi, la vaccinazione ha prevenuto 14,4 milioni di decessi, che rappresentano una riduzione globale del 79% dei decessi (14,4 milioni su 18,1 milioni).
A dimostrarlo è uno studio, basato sui dati di 185 Paesi, realizzato da un gruppo di ricercatori guidati dall'Imperial College di Londra e pubblicate su The Lancet Infectious Diseases.
L'impatto del vaccino è stato conferito anche attraverso la riduzione dei livelli di carico sui sistemi sanitari, riducendo il numero di giorni in cui la capacità di assistenza sanitaria sarebbe stata superata e contribuendo quindi a un tasso di mortalità complessivo inferiore per infezione. Nel corso del 2021, l'impatto del vaccino è cambiato nel tempo e nello spazio. L'impatto del vaccino si è inizialmente concentrato nei Paesi a reddito medio-basso, a causa della significativa ondata epidemica in India quando è emersa la variante delta. Successivamente, l'impatto del vaccino si è concentrato nei Paesi ad alto reddito che hanno potuto allentare gli interventi grazie all'elevata copertura vaccinale (ad esempio, il Regno Unito) o che non hanno attuato ulteriori restrizioni nonostante la diffusione della variante delta più virulenta nella seconda metà del 2021.
Complessivamente, la stima dei decessi evitati pro capite è stata più alta nei Paesi ad alto reddito, a causa della diffusione più precoce e più ampia delle campagne di vaccinazione. Si è stimato che nella regione europea dell'Oms sono stati evitati molti più decessi. Ciò è dovuto sia al maggior numero di vaccinazioni somministrate in queste regioni sia ai più alti livelli di copertura vaccinale raggiunti prima dell'arrivo della variante delta.
Nello studio si dettaglia inoltre come il numero stimato di decessi scongiurati per vaccino somministrato sia stato notevolmente più alto nei Paesi ad alto reddito e in quelli a reddito medio-alto, in parte anche per il maggiore accesso ai vaccini a mRNA più efficaci.
La disparità nel numero di decessi evitati per vaccino tra la regione europea e quella del Pacifico occidentale, nonostante l'accesso a tipi di vaccino simili, "riflette la strategia zero-Covid adottata da alcuni Paesi della regione del Pacifico occidentale, come la Nuova Zelanda, che ha portato a epidemie più piccole previste nel controfattuale senza vaccino. Al contrario, abbiamo stimato che l'impatto maggiore del vaccino si è verificato nei Paesi ad alto reddito che non hanno perseguito una strategia zero-Covid, riflettendo il modo in cui la massimizzazione della copertura vaccinale è stata sfruttata per riaprire l'economia, con conseguente aumento della trasmissione e, di conseguenza, dei trend Rt desunti".
Considerando gli strati di reddito, è stata osservata una relazione lineare log-log tra i decessi pro-capite scongiurati e i vaccini somministrati, con i Paesi a basso reddito che si stima abbiano un impatto vaccinale inferiore a causa della minore copertura vaccinale. Questa relazione è risultata più debole all'interno dei Paesi ad alto reddito, in quanto tutti i Paesi ad alto reddito avevano alti livelli di vaccinazioni pro capite, con la variazione dei decessi scongiurati spiegata da altre eterogeneità nelle loro epidemie, come il perseguimento di strategie zero-Covid.